Londra, New York e non solo: ecco le 20 capitali mondiali dell’insurtech

City e Grande Mela le realtà dove nascono più startup che innovano le assicurazioni, ma è Palo Alto la città in cui si concentrano gli investimenti maggiori. Una classifica inquadra la geografia della trasformazione digitale del settore assicurativo

Pubblicato il 23 Mar 2018

Londra

La capitale mondiale delle startup insurtech? È Londra, almeno per quanto riguarda il numero di società che puntano a innovare il settore delle assicurazioni: sono 64. Segue New York con 61 e poi San Francisco (58). Chi investe di più invece è Palo Alto, nella Silicon Valley, che svetta nella classifica delle capitali insurtech per dollari investiti: 2,386 miliardi contro 160 milioni di Londra.

Come spiega in un’analisi il sito InsuranceUp, sulla scorta dei dati di un report di PitchBook sul venture capital in Europa, il vecchio continente è sempre più dinamico su questo fronte, sopratutto in alcuni hub come appunto Londra, Parigi, Berlino. Tuttavia quando si comincia a parlare di startup che diventano grandi (le scaleup) e quindi di altre dimensioni d’investimento, l’Europa deve ancora mangiare polvere rispetto alla mitica Silicon Valley, un ecosistema startup maturo, iper competitivo ma in cui sono presenti fondi d’investimento che da soli valgono il Pil di alcune nazion.

Ma come mai Londra e New York sono le città più adatta a promuovere la nascita di startup insurtech? A New York, continua l’analisi di Insurance Up, si concentrano le sedi di moltissime compagnie assicurative: Fortune 500, tra cui AIG, Metlife, Marsh, Chubb / ACE, New York Life, Assurant e Travellers. La vicinanza fisica a queste grandi imprese assicurative offre alle startup maggiori opportunità di sviluppare partnership o di trovare manager di talento ed esperienza “rubati” alla società tradizionali.

Mentre Londra, dal canto suo, è la città preferita per la fondazione di molte startup insurtech europee: Guevara, Brolly, Cuvva, BuzzMove, Digital Fineprint, Neos, Spixii, Revolut, Zego.

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