Insurtech, Aviva lancia una startup per la sanità insieme a un acceleratore

Il colosso assicurativo britannico e Founders Factory, incubatore di Londra, lavoreranno a OnCare, un’app per operatori sociali. Inoltre hanno dato il via a un programma di accelerazione per 5 startup che usano blockchain, intelligenza artificiale e realtà virtuale. In arrivo anche una partnership in Italia con il Polimi

Pubblicato il 18 Ago 2017

Aviva

Una nuova startup in rampa di lancio più il sostegno ad altre cinque, all’interno di un percorso di incubazione specifico. Continua l’impegno sulla strada dell’open innovation per Aviva, colosso assicurativo britannico, che da tempo ha deciso di puntare con convinzione sul settore fintech. E infatti, nell’ambito del progetto sviluppato assieme a Founders Factory – acceleratore britannico fondato da Brent Hoberman e Henry Lane Fox – sono state rese note le prime cinque startup del programma.

La partnership rientra nella strategia di innovazione di Aviva e prevede annualmente il supporto alla crescita di cinque startup emergenti e il lancio di due nuove imprese da zero. Il primo business ad essere lanciato da zero, progettato e strutturato da Aviva e Founders Factory, è OnCare, una app per l’industria sanitaria che mira a rendere l’assistenza più semplice per tutti. La app, dedicata agli operatori sociali, sostituirà carta e penna e metterà a sistema una quantità di dati finora inutilizzati. Ciò aiuterà i professionisti del sociale a risparmiare tempo impiegato per lavoro di ufficio, per dedicarlo alla cura del cliente.

In aggiunta poi alla partnership inglese con Founders Factory, Aviva ha sviluppato, attraverso molteplici accordi di collaborazione, un vasto programma internazionale dedicato alle startup, che include la Silicon Valley negli Stati Uniti, Canada, Singapore e Israele. Inoltre Aviva inaugurerà una collaborazione anche in Italia con PoliHub, incubatore di startup del Politecnico di Milano.

«L’industria delle assicurazioni sta affrontando una delle principali sfide dei suoi 300 anni di storia – ha dichiarato Serge Taborin, Direttore Innovazione e New Business di Aviva – le esigenze degli individui stanno rapidamente evolvendo, mentre un ingente numero di tecnologie emergenti ha il potenziale di trasformare le assicurazioni, fornendoci numerose opportunità di soddisfare i nostri clienti in maniera migliore. La collaborazione con le startup è una delle modalità su cui puntiamo per affrontare questa sfida. La partnership con Founders Factory ci ha fatto conoscere a una serie di talenti imprenditoriali emergenti, creando un nuovo e più rapido modo di testare soluzioni innovative per i clienti.

Ecco le prime cinque startup selezionate per il programma di accelerazione che riceveranno supporto operativo, di business e tecnico da parte di Aviva:

  1. Luther Systems, leader di mercato nello sviluppo di prodotti basati sul sistema Blockchain, focalizzata sul miglioramento dell’efficienza e della trasparenza del sistema di gestione delle transazioni. Insieme a Luther, Aviva ha completato un programma pilota di successo per automatizzare ampie parti del processo di fatturazione fornitori all’interno della catena di approvvigionamento. Altri due progetti pilota sono attualmente in rampa di lancio.
  2. Psious impegnata a sviluppare progetti che possano aiutare i pazienti con problemi mentali attraverso la realtà virtuale (VR) e la simulazione di scenari reali per migliorare le terapie.
  3. Shepherd che sta lavorando a progetti che utilizzano l’intelligenza artificiale (IA) per predire la necessità di manutenzione di qualunque tipo di macchinario. Se il macchinario si guasta, i referenti del caso ricevono degli alert specifici, eliminando la necessità di ricorrere a costose chiamate a ingegneri esterni.
  4. Previse permette pagamenti B2B più veloci attraverso la tecnologia dell’intelligenza artificiale (IA). Il ritardo nei pagamenti da parte di grandi aziende nei confronti di piccoli fornitori può portare le PMI alla bancarotta, danneggiando così l’economia. Previse usa il potere dell’intelligenza artificiale per permettere ai fornitori di ricevere istantaneamente il pagamento di una fattura. Previse si è appena unita a Founders Factory collaborando in diversi settori (non solo, quindi, limitatamente al fintech) e ha raccolto finanziamenti per circa 2 milioni di sterline nell’ultimo mese.
  5. Fitwell applica l’intelligenza artificiale (IA) a una app che aiuta le persone a mantenersi in forma – grazie anche al personal trainer Hailee – e conta già più di un milione di utilizzatori. Aviva ritiene che l’approccio basato sui dati possa motivare gli utenti e aiutarli a personalizzare il proprio programma di allenamento.

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