Fintech, la Cina userà la blockchain per riscuotere le tasse

Pechino ha annunciato che comincerà a utilizzare la “catena dei blocchi”, sistema peer-to-peer per scambio e distribuzione sicura di qualsiasi tipo di dati, per la riscossione dei tributi e l’emissione di fatture elettroniche. È il primo test in assoluto a livello mondiale. E potrebbe fare da traino ad altri Paesi

Pubblicato il 21 Ago 2017

Fintech, la Cina userà la blockchain per riscuotere le tasse

La notizia

Il 31 luglio 2017 il governo cinese ha annunciato che inizierà a utilizzare la blockchain, sorta di sistema peer-to-peer che consente lo scambio e la distribuzione sicura di qualsiasi genere di dati, per la riscossione delle tasse e l’emissione di fatture elettroniche. Solo pochi mesi fa Pechino aveva svelato di essere in fase di test su un progetto legato alla realizzazione di una propria criptovaluta; le due iniziative potrebbero essere collegate e accelerare la diffusione quotidiana di questa tecnologia.

Blockchain: come la “catena dei blocchi” cambierà aziende e startup fintech

♦ Perchè è importante

Criptovalute nazionali e blockchain come sistema per le operazioni amministrative potrebbero rappresentare un futuro non troppo lontanto, ma test veri e propri istituzionali non sono ancora stati fatti. La Cina si sta ponendo come pioniera in questo campo e sarà interessante osservare da vicino l’esperimento, che per ora è il primo in assoluto a livello globale.

In molti paesi, Italia compresa, grazie al lavoro importantissimo del Team per la Trasformazione Digitale, stiamo ricorrendo alla digitalizzazione e all’informatizzazione di processi che troppo a lungo sono rimasti statici e spesso risultano complicati e costosi. Sistemi che sono nati in contesti molto diversi da oggi e che diventeranno sempre più un limite alla crescita e all’adattamento a un futuro che sarà pesantemente rivoluzionato da tecnologie come la blockchain, l’intelligenza artificiale, la robotica, la stampa 3d e molte altre. In molti si interrrogano su come riformare modelli di governance e istituzioni e gli esperimenti in corso sono ancora pochi e limitati. Il fatto che un colosso come la Cina si metta in gioco sperimentando è certamente una spinta ad approfondire e capire quale possa essere la strada per il futuro e farà certamente da traino per gli altri paesi che vorranno restare al passo con l’innovazione.

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