FINTECH

Apple nel “Buy Now Pay Later”: perché entra nell’arena e come lo farà

Apple Pay Later consentirà di distribuire il costo di un acquisto in quattro pagamenti nell’arco di sei settimane, senza interessi o commissioni. Per ora solo negli USA. Il CEO Tim Cook punta a promuovere un maggiore utilizzo dell’iPhone come strumento di pagamento. Con chi si confronta e perché

Pubblicato il 08 Giu 2022

Apple pay later

Nell’arena già piuttosto competitiva del Buy Now Pay Later (BNPL), presenziata al momento soprattutto da scaleup e aziende innovative emergenti, entra un colosso digitale, Apple. Apple Pay Later, una delle novità più interessanti presentate al WWDC, la conferenza annuale degli sviluppatori, consentirà agli utenti negli Stati Uniti di distribuire il costo di un acquisto in quattro pagamenti nell’arco di sei settimane, senza pagare interessi o commissioni. Fa parte di una serie di funzionalità del suo nuovo sistema operativo, iOS 16, tra cui la possibilità di modificare iMessage e una funzione destinata ad aiutare le persone vittime di relazioni abusive.

Che cos’è il Pay Now Buy Later

Versione digitale dei vecchi pagamenti a rate, il Buy now pay later (Bnpl), “Compra ora paga dopo”, è un tipo di finanziamento a breve termine che consente ai consumatori di effettuare acquisti e pagarli in una data futura, spesso senza interessi. È il fornitore di pagamenti a stringere un accordo con lo store e a pagare l’intero l’importo dell’ordine al momento dell’acquisto da parte del cliente, assumendosi i rischi dell’operazione. Per il merchant il vantaggio sta principalmente nella possibilità di scongiurare l’abbandono del carrello e nella fidelizzazione del cliente, per i consumatori è evidente l’opportunità di poter dilazionare la propria spesa nel tempo, specialmente se si tratta di beni o servizi di un certo valore.

QUI TUTTO SUL FENOMENO DEL BUY NOW PAY LATER

Come funzionerà Apple Pay Later

Come accennato sopra, gli utenti di Apple Pay potranno effettuare quattro pagamenti uguali distribuiti nell’arco di sei settimane, con il pagamento iniziale dovuto al momento del pagamento. I prestiti saranno offerti a zero interessi e senza commissioni di alcun tipo.

Il sistema funzionerà negli Usa utilizzando la rete di Mastercard in qualsiasi luogo che supporti Apple Pay, online e nei negozi fisici. Il prodotto sarà integrato in Apple Wallet, dove gli utenti potranno visualizzare, tracciare e rimborsare i prestiti Apple Pay Later.

Il servizio sarà disponibile per i “richiedenti idonei” negli Usa quando verrà lanciata la prossima versione del sistema operativo dell’iPhone, iOS 16, dunque entro quest’anno.

Offrire ApplePayLater non richiede alcun intervento da parte degli sviluppatori e degli esercenti che già hanno adottato il sistema di pagamento di Apple. Con il lancio di Apple Pay Later il CEO Tim Cook punta anche a promuovere un maggiore utilizzo dell’iPhone come strumento di pagamento. Le transazioni effettuate con Apple Pay generano al gigante di Cupertino entrate aggiuntive per oltre 50 miliardi di dollari all’anno.

Apple Pay Later è l’evoluzione di un percorso iniziato da Apple diversi anni fa, prima con l’introduzione del wallet sull’iPhone, poi con la AppleCard in collaborazione con Goldman Sachs, per arrivare infine ad ApplePay.

Con chi si confronta Apple nel mercato BNPL

Anche in conseguenza della spinta alla digitalizzazione impressa dalla pandemia, negli ultimi due anni il trend del BNPL è cresciuto e sono diventate sempre più numerose le società abilitate a offrire servizi di questo tipo. Tra queste Affirm (San Francisco, Usa); l’australiana Afterpay (acquisita da Square); Four (Usa); la fintech svedese Klarna; la giapponese Paidy, acquistata da PayPal, che comunque aveva già introdotto un proprio programma di prestito rateale; Scalapay, scaleup fondata da un italiano; Sezzle (Minneapolis, Stati Uniti); Zip (ex Quadpay). Anche alcune emittenti di carte di credito, come Chase e American Express, hanno istituito meccanismi di finanziamento analoghi.

L’ingresso di un colosso come Apple nel settore rischia di sparigliare ulteriormente le carte. Anche perché Apple Pay ha quasi 50 milioni di utenti negli Stati Uniti. Tuttavia l’azienda, così come tutte le altre attive in questo settore, dovrà fare i conti con le autorità di regolamentazione negli Usa, che hanno cominciato a tenere d’occhio le società Bnlp.

BNPL e regolamentazione

Sono infatti necessarie, negli Stati Uniti come in Europa, regole  chiare per garantire che il credito a breve termine sia offerto in modo responsabile, soprattutto in un momento come questo di crescente inflazione. Sussistono anche preoccupazioni relative alla percezione dei consumatori riguardano al debito che si stanno assumendo. Citizens Advice ha scoperto a marzo 2022 che una persona su 12 utilizza i servizi BNPL per acquistare elementi essenziali come cibo e articoli da toeletta. Anche per questi motivi, a dicembre 2021, l’Ufficio per la protezione finanziaria dei consumatori degli Stati Uniti ha aperto un’indagine sul credito Bnlp.

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