Sono i talenti emergenti in Europa secondo l’importante rivista di settore Automotive News: manager e imprenditori, lavorando da almeno 10 anni in case automobilistiche o aziende del settore. Gli italiani? Marco Magnanini (Maserati), Marco Frecchio (UFI Filters), Marco Marlia (MotorK), Valentina Temporelli (Schaeffler)
Pubblicato il 24 Mag 2019
La trasformazione dell’industria dell’auto è ormai cosa nota. Ma chi c’è dietro il cambiamento epocale che stiamo vivendo, destinato a modificare non solo un mezzo che usiamo quotidianamente ma anche le nostre abitudini e tutto il settore della mobilità? Ci sono giovani manager e imprenditori con l’ambizione di contribuire all’innovazione del settore automotive.
Queste sono le 21 Rising Stars del settore automotive nel 2019. Il premio, organizzato e consegnato da Automotive News Europe, rivista specializzata dedicata al mondo dell’industria dell’automobile, ha selezionato i manager più talentuosi e di successo a livello europeo che stanno contribuendo alla trasformazione dell’industria dell’auto.
Istituito nel 2011 e ormai giunto alla sua nona edizione, ogni anno il Rising Stars Award premia i giovani dirigenti del settore più talentuosi in Europa: i vincitori del riconoscimento, 45 anni di età al massimo e almeno dieci anni di esperienza lavorativa presso case automobilistiche o aziende del settore, sono professionisti che si sono distinti per visione manageriale e risultati conseguiti.
Amy Frascella, 39 anni – Chief designer color and materials in Land Rover
Amy Frascella, 39 anni – Chief designer color and materials in Land RoverNata in Louisiana, ha iniziato la sua carriera nell’industria automobilistica per caso. “Volevo disegnare tessuti per il settore della moda, mai avrei pensato di farlo per il settore automobilistico” dice. Il suo più grande successo è stato “lo sviluppo e la consegna di materiali tessili di alta gamma per la Range Rover Velar 2017 e per i veicoli di produzione di massa Range Rover Evoque 2019. Ciò è stato possibile grazie ad una collaborazione unica tra Land Rover e Kvadrat, il principale produttore europeo di tessuti premium. Credo che questa collaborazione abbia contribuito a creare un vero cambiamento di settore nel valore e nella definizione dei materiali automobilistici di lusso”.
Per quanto riguarda la digital disruption nel settore dice che dell’industria automobilistica la sorprende il fatto che “può essere tradizionale e innovativa allo stesso tempo. In questo momento, durante quella che è stata definita la quarta rivoluzione industriale, è molto eccitante lavorare in questo settore”.
Marco Frecchio, 39 anni, Group supply chain director di UFI Filters
Marco Frecchio, 39 anni, Group supply chain director di UFI FiltersTorinese, prima di ricoprire l’attuale carica, ha lavorato in Procter & Gamble e poi in Iveco. “Sono sempre alla ricerca di nuove sfide e il settore automobilistico ne fornisce molte” dice. Il suo più grande successo, infatti, lo ha raggiunto proprio nel mondo delle quattro ruote, in UFI Filters, azienda attiva nelle tecnologie della filtrazione applicate a diversi settori, tra cui quello automotive.
“Nel 2015 sono stato nominato direttore della supply chain di OE (original equipment) della regione EMEA [Europa, Medio Oriente e Africa]. Sono entrato nel ruolo con occhi nuovi e una mentalità diversa grazie alla mia precedente esperienza nelle vendite e nel marketing in P&C. Dopo 12 mesi abbiamo migliorato significativamente il nostro livello di servizio del 14%. Questo successo ha permesso a me e al mio team di essere promossi a capo della supply chain globale. Siamo riusciti a ottenere un successo simile anche a quel livello. Lo abbiamo fatto puntando sulla squadra, mettendo i giocatori chiave nelle posizioni giuste e lavorando con passione”.
Che cosa lo sorprende di più dell’industria automobilistica? “La velocità e la complessità di questo business dinamico” risponde. E aggiunge: “Il settore automobilistico è all’avanguardia della tecnologia, ma ci troviamo di fronte a vincoli di costo più severi rispetto ad altri settori. Dobbiamo fornire la migliore tecnologia a un prezzo competitivo”. E sui consigli da dare a chi vorrebbe fare il suo mestiere, dice: “Se vuoi avere successo devi avere una passione per l’apprendimento continuo. Il mercato si sta evolvendo rapidamente, quindi devi adattarti alla nuova tecnologia e agli strumenti”.
Dennis Gedrat, 40 anni, Manager, XTronic
Dennis Gedrat, 40 anni, Manager in XTronicHa iniziato la sua carriera nel 2006 nello sviluppo di elettronica automobilistica, lavorando su connettività e test automatici basati su telecamere e componenti di visualizzazione.
“Negli ultimi anni ho sperimentato in prima persona il cambiamento del modello di business del settore. Non si tratta più di sviluppare e vendere automobili. Ora è tutto focalizzato sull’intero ciclo di vita della vettura. Mi sorprende davvero la rapidità con cui questo cambiamento ha iniziato a interessare tutti noi e quanto sia difficile per le persone adattarsi” dice.
Karine Hure-Navarro, 44 anni, Deputy program director, Europe region, Clio and Twingo, Renault
Karine Hure-Navarro, 44 anni, Deputy program director, Europe region, Clio and Twingo, Renault“Il mio primo lavoro nel mondo automotive è stato come ingegnere di base nel settore dell’illuminazione. Questo lavoro mi ha insegnato che l’industria automobilistica è una combinazione di design, stile e sfide tecniche” racconta.
Del suo lavoro dice: “Il mio più grande successo è stato il lancio delle prove di guida autonomadi Renault a Rouen e Saclay, in Francia l’anno scorso. Erano i primi del loro genere su una strada aperta in Europa. I prototipi Zoe che componevano la flotta potevano anche affrontare autonomamente le sfide urbane, come attraversare rotatorie nel traffico a 30 km orari. Ho anche condotto trattative per una partnership tra l’alleanza Renault-Nissan e la società di mobilità Transdev per collaborare allo sviluppo e alla progettazione di robo-veicoli”. Tra le nuove sfide ci sono invece veicoli elettrici e nuovi modelli di mobilità.
Che cosa la sorprende dell’industria automobilistica? “La velocità con cui si sta evolvendo per superare i vincoli delle normative ambientali e per sfruttare le tendenze della digitalizzazione e della connettività” risponde. E dà qualche consiglio a chi vorrebbe intraprendere una carriera nel settore automobilistico: “Suggerirei di passare del tempo con ingegneri, progettisti e persone che costruiscono le macchine per capire e apprendere le basi del DNA di un’auto. Un altro consiglio è di essere flessibili e pronti a reagire alla continua trasformazione dell’industria automobilistica. Sarà difficile perché rendere la mobilità futura più sostenibile ci richiederà di essere più orientati al cliente e più strettamente collegati alle città”.
Sebastien Jacquet, 44 anni, Senior VP vehicle programs,PSA Group
Sebastien Jacquet, 44 anni, Senior VP vehicle programs, PSA GroupLa sua più grande sfide nel mondo dell’auto risale al 2017: “Mi è stato chiesto di guidare un programma per veicoli che sostituisse tutte le berline compatte a livello mondiale per i nostri quattro marchi, Peugeot, Citroen, DS e Opel. Questo include sette veicoli e nove lanci industriali in cinque diversi stabilimenti in Europa e in Cina. La mia sfida è stata quella di mantenere questi veicoli conformi agli standard globali, attraenti e convenienti” racconta. E, proprio per questo, consiglia a chi vuole lavorare nel mondo dell’automotive: “Se ti viene data l’opportunità, accetta un incarico che è lontano dalla sede centrale. Imparerai a lavorare in modo più indipendente e crescerai molto più velocemente rispetto a quando sarai vicino all’ufficio principale dell’azienda”.
Erik Jivmark, 36 anni, Chief digital officer, Volvo Car Mobility
Erik Jivmark, 36 anni, Chief digital officer, Volvo Car Mobility“Sono sempre stato interessato alle automobili e a ciò che rappresentano per le persone” dice di sé. Il suo più grande successo? “Una campagna online di Volvo nella quale ho venduto sul web 1.927 XC90 di prima edizione in 29 mercati entro 48 ore”. E spiega quali sono le sfide per il futuro: “Mentre il mondo passa dal concetto di proprietà delle automobili allo sharing, soprattutto nelle grandi aree metropolitane, abbiamo bisogno di creare un servizio nuovo mixando digitale ed esperienza fisica”.
“Le auto sono prodotti emozionali. Questa è una delle industrie più interessanti in questo momento. I megatrend come il passaggio all’elettrificazione, alla guida autonoma e alla mobilità condivisa stanno portando il cambiamento in un’industria che è stata protetta per decenni. Ciò offre opportunità entusiasmanti e molte possibilità per fare davvero la differenza”.
Mathias Johansson, 42 anni, CEO and co-founder, Dirac Research
“Ho iniziato come project manager presso Dirac. La complessità di un’auto è tremenda e richiede l’unione di competenze diverse. A causa di questa diversità, l’automotive è una grande industria per chiunque sia interessato a sviluppare un mix di skill diverse tra loro” dice il Ceo dell’azienda attiva nel settore della tecnologia audio digitale. Che cosa lo sorprende dell’industria automobilistica? “Continuo a essere sorpreso che sia possibile sviluppare e lanciare un’auto così velocemente. Così tante persone devono coordinare tante attività e ruoli per far sì che questo avvenga”.
Laszlo Kishonti, 44 anni, Founder and CEO, AImotive
Laszlo Kishonti, 44 anni, Founder and CEO, AImotiveLa sua storia è davvero particolare: “Stavo lavorando come Chief Investment Officer in una delle più grandi società di asset management in Ungheria e ho imparato a programmare nel mio tempo libero. Poco prima della crisi finanziaria del 2008, ho fondato una società di benchmarking di chip, quindi ho lasciato il mio incarico finanziario per reinventarmi nel settore emergente dei chip mobili. Allo stesso modo, quando il mercato della telefonia mobile ha iniziato a ristagnare, ho fondato AImotive (che in origine si chiamava AdasWorks) per sviluppare un software basato sull’intelligenza artificiale per il mercato in rapida crescita della guida autonoma”.
Che cosa lo sorprende dell’industria automobilistica? “Il numero di aziende automobilistiche che sottovalutano ancora l’importanza del software nella creazione dei loro veicoli. Sembra che gli attori del settore non abbiano imparato nulla da quello che è successo sul mercato della telefonia mobile negli ultimi 10 anni”.
Marco Magnanini, 42 anni, Head of commercial EMEA, Maserati
Marco Magnanini, 42 anni, Head of commercial EMEA, Maserati“Mi interessa l’industria automobilistica perché è uno dei settori più complessi. Continuo ad essere elettrizzato da tutte le fasi di questo business che vanno dal pensiero strategico alla creazione di una concept car e alla valutazione dell’esperienza del cliente che proviene dal prodotto finale” racconta di sé. La sua sfida sul lavoro? “Il nostro settore è nel bel mezzo di una rivoluzione, quindi è fondamentale creare un piano solido per superare tutte le nuove sfide. I cambiamenti ci costringono a sviluppare una nuova comprensione di ciò che l’esperienza del cliente sarà in futuro. Mentre la digitalizzazione, il car-sharing e la più severa regolamentazione del CO2 incideranno sul settore automobilistico, le mie priorità saranno comprendere e migliorare il significato di un’esperienza di lusso” risponde.
Spiegando anche che cosa lo sorprende dell’industria automobilistica, dice “La linea rossa tra passione e affari. Devi bilanciare i valori del brand emotivo con la pressione per realizzare un profitto mantenendo un approccio customer-centric in uno dei settori più competitivi del mondo”.
Marco Marlia, 40 anni, CEO and co-founder, MotorK
Marco Marlia, 40 anni, CEO and co-founder, MotorKMarlia è l’unico manager di un’azienda digital premiato in questa edizione.
“Quando ho fondato la mia prima società lavoravo per clienti come Mercedes-Benz. Presto mi resi conto che l’industria automobilistica era una delle più grandi industrie nell’economia reale che doveva ancora subire una trasformazione digitale. Questa scoperta è ciò che ha suscitato il mio interesse per il settore. Da lì ho iniziato a cercare modi per migliorare l’efficienza nella catena del valore e sviluppare un modello di business che potesse supportarlo con successo” dice il founder di MotorK, azienda che definisce il “più grande player automobilistico digitale in Europa”.
La sua nuova sfida è “far scalare MotorK in tutta Europa, Medio Oriente e Africa”. Che cosa lo sorprende dell’industria automobilistica? ”Il ritmo con cui la digital transformation sta accelerando all’interno dell’industria automobilistica. Nei prossimi cinque anni assisteremo a una rivoluzione completa, con cambiamenti che saranno più grandi di quelli che abbiamo visto nel secolo scorso” risponde il giovane imprenditore.
Marlia da qualche consiglio alle persone che vorrebbero intraprendere una carriera nel mondo dell’auto:” L’industria automobilistica è specifica e verticale. Bisogna studiare e analizzare intensamente per trovare il proprio posto. Questo settore è molto più complesso di altri, quindi, conoscere alcuni principi di gestione non sarà sufficiente per avere successo”.
Neil Marsons, 38 anni, Global purchasing director for chassis and supply chain design, Jaguar Land Rover
Neil Marsons, 38 anni, Global purchasing director for chassis and supply chain design, Jaguar Land Rover“Il mio primo lavoro è stato come apprendista nel 1996. Ero interessato a entrare nel settore automobilistico perché volevo lavorare in un ambiente vario, frenetico e stimolante” racconta. E ci è riuscito. “È un momento davvero entusiasmante per lavorare alla Jaguar Land Rover, ma non è facile: bilanciare il mio tempo su un gran numero di argomenti chiave e cercare di raggiungere un equilibrio tra lavoro e vita è una sfida costante” dice.
L’industria automobilistica, del resto, non smette mai di sorprenderlo: “Il ritmo del cambiamento è sorprendente. Le sfide sono sempre più complesse e varie. Continuo a usare la frase ‘Il cambiamento è la nuova normalità’. Dico questo ogni giorno. Penso che riassuma lo stato della nostra industria”.
Il suo consiglio è: “Il talento da solo non garantisce il successo. Lavorare nel settore automobilistico è un duro lavoro ma è soddisfacente e piacevole. Aiuta anche ad avere una passione per quello che fai: è il cocktail magico di talento, duro lavoro e passione che continuerà a portare avanti il nostro settore”.
Rajkumar Rajappan, 44 anni, Director of automotive consulting and advisory ,HilMil Solutions
Rajkumar Rajappan, 44 anni, Director of automotive consulting and advisory, HilMil Solutions“Il mio primo lavoro nel settore automobilistico è stato con CG Smith Software nel 2000. Sono stato responsabile dello sviluppo del controllo di trasmissione e del software di gestione del motore per la divisione General Motors Powertrain. Negli ultimi 19 anni ho lavorato su quasi tutte le principali centraline elettroniche per veicoli presso le case automobilistiche globali. Le automobili e il software automobilistico incorporato erano e continuano ad essere la mia passione”.
Guillaume Salvo, 44 anni, Director of product lines for light vehicles, Faurecia Clean Mobility, Faurecia
Guillaume Salvo, 44 anni, Director of product lines for light vehicles, Faurecia Clean Mobility, Faurecia“La priorità per il mio è supportare la trasformazione dell’azienda. Lo facciamo accelerando la nostra innovazione di prodotto” dice Salvo sul suo lavoro. “Ci sono tendenze che hanno cambiato il settore, dall’elettrificazione alla guida autonoma ai nuovi modelli di business come la mobilità condivisa. La capacità delle case automobilistiche di cooperare con i loro fornitori per affrontare queste sfide in modo efficiente dal punto di vista del capitale è unica” spiega. Per questo dà un consiglio specifico a chi sogna la sua carriera: “L’industria automobilistica si sta muovendo velocemente. Cerca le sfide, poiché sono il modo migliore per imparare e crescere. Non aver paura di mettere in discussione lo status quo. Ti divertirai per anni lavorando con persone appassionate in tutto il mondo”.
Michael Schaller, 45 anni, Head of digital marketing, Mercedes-Benz Vans, Daimler
Michael Schaller, 45 anni, Head of digital marketing, Mercedes-Benz Vans, Daimler“Il mondo dell’auto è stato sempre emozionante per me. Mi piace la capacità di innovare del settore e le emozioni forti che le auto possono suscitare” dice. Tra i suoi successi, la creazione di un nuovo brand e di una nuova identità aziendale, più vicina al cliente e alle sfide delle nuove tecnologie. “Trovo il cambiamento che sta subendo il settore sorprendente e impressionante. Alcune grandi aziende automobilistiche più tradizionali potrebbero essere più lente nell’adattarsi rispetto a una startup, ma la maggior parte di esse ha dimostrato di potersi adattare anche rapidamente a fattori quali la nuova legislazione, lo sviluppo urbano, i cambiamenti ambientali e sociali e le aspettative dei clienti”.
Christian Schmidt, 34 anni, Director customs trade compliance EMEA, Adient
Christian Schmidt, 34 anni, Director customs trade compliance EMEA, AdientÈ il suo primo lavoro nel settore dell’automotive. “Il mondo di oggi è caratterizzato da mercati complessi, per questo è importante far leva sulla capacità di negoziazione. Il ritmo veloce della vita genera anche pressione e richiede molta trasparenza. La mia sfida è migliorare ogni giorno in questo ambiente e sviluppare una buona strategia per le esigenze future” racconta. E aggiunge: “Le dinamiche del settore sono incredibili. È anche interessante vedere quanto tutto sia strettamente collegato al mondo automobilistico”.
Christian Schmidt, 33 anni, VP of commercial consumer experience and EMEA service business , Volvo Cars
Christian Schmidt, 33 anni, VP of commercial consumer experience and EMEA service business , Volvo Cars“Non sono mai stato il tipico ragazzo appassionato di auto. Anche se amo le macchine, il loro design e la loro tecnologia. Sono motivato dal cambiamento e dalle grandi sfide. Uno dei motivi principali per cui sono entrato a far parte di Volvo Cars nel 2012 è il fatto che l’azienda ha una storia così forte di attenzione alle persone e all’innovazione” racconta. Il suo più grande successo?
“Probabilmente quello che sto facendo ora. I miei colleghi e io stiamo lavorando a un nuovo modo di affrontare le esperienze dei consumatori. Siamo concentrati sul punto di vista del consumatore e del modo in cui vive il marchio”. Proprio in questo, infatti, consiste la sua più grande sfida: cambiare il modo in cui si interagisce con i clienti. “Non possiamo semplicemente guardare all’interno dell’industria automobilistica. L’ispirazione su come rendere felici i consumatori verrà da altri settori come viaggi, banche, moda e musica” spiega. E aggiunge: “Viviamo in un’economia di esperienza e ritengo che l’industria automobilistica debba adattarsi”.
Frederic Sipahi, 38 anni, CEO air & cooling and filtration business units, Sogefi
Frederic Sipahi, 38 anni, CEO air & cooling and filtration business units, SogefiHa iniziato a lavorare nel settore come controllore dell’impianto presso la fabbrica PSA / Peugeot-Citroen di Mulhouse, in Francia, nel 2004.
“Sono cresciuto vicino alla fabbrica e ho sempre sognato di lavorarci perché sono rimasto stupefatto dalle dimensioni degli edifici. Mi piaceva anche l’odore e i rumori prodotti dall’impianto in cui 15.000 persone costruivano 400.000 auto all’anno. Dopo essermi laureato, il primo posto in cui sono andato a fare domanda per un lavoro è stato quella fabbrica” racconta. “Il mio più grande risultato professionale è la gestione del turnaround della business unit aria e raffreddamento di Sogefi. Quando ho iniziato, l’unità aveva problemi operativi, finanziari e strategici. Una delle mie prime sfide è stata la creazione di un team di gestione forte ed efficiente. Insieme abbiamo risolto i problemi operativi che riguardano la qualità e la catena di approvvigionamento. Di conseguenza, abbiamo migliorato la redditività ogni anno. Sono grato alla mia compagnia per avermi dato questa opportunità”. Oggi è responsabile di due business unit geograficamente distanti tra loro. “Ogni giorno devo prendere numerose decisioni, e devo farlo velocemente anche se so che ogni errore potrebbe avere conseguenze di vasta portata. Ciò significa che la mia più grande sfida è quella di essere il più efficiente possibile. Non posso fare tutto, quindi ho bisogno di scegliere con attenzione quali lavori farò da solo, quanto tempo dedicherò a questi compiti e quali lavori delegherò”. Che cosa lo sorprende dell’industria automobilistica? “La velocità con cui le cose stanno cambiando. Questi cambiamenti possono essere opportunità o minacce. Per molti anni le cose sono rimaste stabili, ma è chiaro che quei giorni sono finiti e molti altri cambiamenti sono in arrivo. Dalle automobili autonome, l’elettrificazione, la digitalizzazione, all’ascesa di nuovi attori nel settore automobilistico. Sarà divertente”.
Angelika Sodian, 41 anni, Managing director, Nio UK
Angelika Sodian, 41 anni, Managing director, Nio UK“Nio ha il suo quartier generale a Shanghai e uffici in tutto il mondo. Questo è sia stimolante che gratificante. I lavoratori di Nio che hanno sede al di fuori della Cina stanno diventando esperti in ‘Sinovation’, che rappresenta l’approccio agile, flessibile e accelerato di fare business e promuovere l’innovazione” racconta la managind director della società cinese specializzata nella progettazione e nello sviluppo di veicoli elettrici autonomi. Che cosa la sorprende dell’industria automobilistica? “Il settore sta subendo un cambiamento radicale e il ritmo di questo cambiamento è impressionante” risponde. E puntualizza: “Non si tratta più dell’industria automobilistica. Si tratta di nuove soluzioni per la mobilità che miglioreranno la vita delle persone”.
Florian Stadler, 41 anni, Team leader, cell analysis, BMW Group
Florian Stadler, 41 anni, Team leader, cell analysis, BMW GroupHa iniziato la sua carriera professionale come ricercatore per batterie per dispositivi portatili. Quando BMW Group ha iniziato a cercare esperti di batterie, ha deciso di candidarsi. “Sono entrato a far parte di un gruppo altamente dinamico che ora sta lavorando allo sviluppo e all’implementazione della mobilità elettrica.Volevo portare la mia conoscenza della batteria a BMW per contribuire a dare forma a questa parte del futuro dell’industria automobilistica” spiega Stadler, ora al lavoro “sullo sviluppo di nuovi metodi analitici per materiali e componenti di batterie. Dobbiamo anche occuparci della definizione e dell’organizzazione di nuove procedure di lavoro e modelli di collaborazione interfunzionale” dice.
“Quando ho iniziato il mio lavoro, mi ci è voluto molto tempo per avere una panoramica di tutti gli aspetti necessari per sviluppare, costruire e vendere un’auto. Sono rimasto davvero colpito dal modo in cui i vari reparti lavorino insieme. È interessante notare quanto sia difficile convincere le persone a considerare il passaggio da tecnologie consolidate alla mobilità elettrica”.
Valentina Temporelli, 42 anni, Customer relationship marketing director global key account automotive, Schaeffler
Valentina Temporelli, 42 anni, Customer relationship marketing director global key account automotive, Schaeffler“Sono attratta dall’industria dell’auto perché mi ha permesso di essere un attore globale in un ambiente dinamico e stimolante. Rimango affascinata dal settore perché svolgerà un ruolo chiave nel definire quale sarà la mobilità futura mentre ci avviamo verso l’auto a guida autonoma, spiega la manager della società che commercializza sul mercato italiano i prodotti a marchio INA, FAG e LuK per applicazioni industriali e automotive.
“Il mio più grande risultato è stata l’introduzione di un nuovo dipartimento presso l’azienda. Ho creato un progetto pilota per avvicinare il cliente automobilistico globale in un modo nuovo. Grazie ai risultati raggiunti, l’azienda mi ha consentito di creare un nuovo dipartimento marketing che si concentra sulle relazioni con i clienti, creando iniziative di marketing e comunicazioni su misura per ciascun cliente. È avvenuto due anni fa. La mia squadra è internazionale ed è composta da 22 persone che si basano su quattro continenti. Lavoriamo secondo il mio motto: i motori più potenti e affidabili sono alimentati dall’entusiasmo” racconta.
La sua attuale sfida professionale è “far fronte alla globalizzazione e alla digitalizzazione. Quando si parla di globalizzazione, il marketing svolge un ruolo sempre più importante perché aiuta un’azienda a differenziarsi dalla concorrenza. La digitalizzazione ha drasticamente cambiato le attività di marketing portando l’attenzione sul cliente a un livello completamente diverso. La digitalizzazione trasformerà in modo significativo l’intera economia, ma se viene affrontata correttamente può offrire infinite opportunità”. E aggiunge: “Sono stupita di quanto velocemente e profondamente l’industria automobilistica stia cambiando. Il concetto di mobilità si sta trasformando. Chiunque lavori nel settore oggi è fortunato perché abbiamo l’opportunità di influenzare la rivoluzione della mobilità che stiamo vivendo”.
Zuzana Vitamvasova, 36 anni, Human resources director for Europe, Varroc Lighting Systems
Zuzana Vitamvasova, 36 anni, Human resources director for Europe, Varroc Lighting Systems“Se desideri una carriera che offra molti cambiamenti e sia veloce, l’industria automobilistica è il campo giusto in cui lavorare” dice la responsabile Risorse Umane per l’Europa dell’azienda che produce luci esterne per veicoli. “La nostra azienda sta crescendo rapidamente. Aiuto a gestire questa rapida crescita. Nella mia regione, siamo cresciuti da quattro a otto sedi negli ultimi due anni” racconta del suo lavoro.
“Durante l’ultimo anno ho visto davvero quanta flessibilità l’industria automobilistica richiede ai team delle risorse umane. Se vuoi che le risorse umane siano un partner commerciale, devi essere in grado di fornire questo tipo di flessibilità. È molto più necessario e richiesto qui che in altri settori” puntualizza.
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