Costituire una startup innovativa con soli 202 euro? Si può fare se si tratta di una SRL semplificata (Società a responsabilità limitata semplificata), un tipo di società introdotta nel 2012. Ad oggi, nel 2022, non ci sono sostanziali novità nella normativa rispetto agli anni precedenti. La s.r.l.s. è una classica s.r.l. dove per le obbligazioni sociali risponde solo l’azienda con il suo patrimonio, ovvero non é aggredibile il patrimonio personale dei soci, e, a differenza di una normale srl, non occorre un capitale minimo di 10.000 euro. Vediamo quali sono le agevolazioni, in cosa differisce da una SRL e quali sono i primi passi che l’imprenditore deve fare se decide di scegliere questa formula societaria.
Indice degli argomenti
Cos’è la SRLs (Società a responsabilità limitata semplificata)
Questo tipo di società è stata introdotta dall’art. 3 del D.L. 24 gennaio 2012, n. 1 recante “Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività”, meglio noto come decreto sulle liberalizzazioni convertito con L. 24 marzo 2012, n. 27.
La SRL semplificata gode in sede di costituzione di alcune agevolazioni a fronte dell’utilizzo obbligatorio di un modello standard di atto costitutivo: in particolare è esente dal pagamento dell’imposta di bollo e dei diritti di segreteria (imposta di registro e diritti camerali sono invece da versare), e non è dovuto alcun onorario al notaio che stipula l’atto. Costituire una srl semplificata viene perciò a costare al futuro imprenditore 322 euro, a fronte di un costo medio di circa 2.000/2.500 euro per la costituzione di una normale società a responsabilità limitata. Tuttavia, non è facile completare tutti gli adempimenti necessari in autonomia e può essere necessario individuare un notaio per la costituzione della SRLs in tempi brevi.
Nel caso in cui poi laSRLs rivesta anche la qualifica di startup innovativa, le relative agevolazioni si sommano e pertanto la costituzione della società viene a costare solamente 202 Euro.
L’intento dichiarato di questa norma agevolativa, sicuramente meritevole e condivisibile, è quello di favorire la nascita di nuove imprese. D’altro canto, l’urgenza di stimolare l’iniziativa imprenditoriale deve tenere conto di alcuni elementi imprescindibili, come la necessità di garantire costantemente la legalità delle società costituite (ad esempio tramite verifiche sull’oggetto sociale), l’affidabilità dei pubblici registri e i controlli finalizzati a prevenire le attività illecite e il riciclaggio di denaro.
È proprio per questi motivi che la normativa comunitaria (Direttiva UE n. 101/2009, art. 11) prevede che, per l’atto costitutivo di una società, sia necessariamente richiesta la forma dell’atto pubblico nei casi in cui non sia previsto un controllo preventivo di legalità di tipo amministrativo o giudiziario.
Lo Stato offre questa agevolazione addossando i costi per la costituzione della società principalmente sul notaio, che per legge non riceve alcun onorario, nemmeno nella forma del rimborso spese, come capita invece nel caso del gratuito patrocinio (detto appunto “patrocinio a spese dello Stato”).
Cos’è la Srl semplificata (differenze con la startup innovativa)
Spesso, scrive StartupBusiness, si commette l’errore di confondere la SRLs con la startup innovativa. In realtà sono due cose molto diverse: la Srls è, come detto, una tipologia di società di capitali, cioè la forma giuridica con la quale un’impresa di costituisce e diventa un’entità economica che può agire, assumere responsabilità e rendere conto ai terzi e al fisco. La startup innovativa è una categoria di impresa, caratterizzata da un alto contenuto tecnologico e/o d’innovazione, rispetto alla quale il nostro ordinamento ha previsto particolari agevolazioni se iscritta nell’apposito albo del Registro imprese.
Costo SRLs, quanto costa costituire una SRL semplificata
Il notaio, come tutti i liberi professionisti, ha alle spalle una struttura fatta di dipendenti, software, hardware, cancelleria, uffici (solo per citare le principali voci di spesa), insomma ha dei costi fissi e dei costi variabili come qualunque altra attività. Per il notaio, il costo vivo per un singolo atto di costituzione di srl semplificata è di circa 500 – 700 euro, che non solo costituisce un “mancato guadagno”, ma rappresenta proprio una perdita economica per la sua attività (per assurdo, se un notaio stipulasse solamente Srl semplificate dovrebbe pagare comunque i dipendenti, l’affitto dei locali, le bollette, la carta, i toner, le visure e via dicendo).
Se si analizza l’agevolazione concessa per le srl semplificate, l’agevolazione compete indipendentemente dal reddito dei soci costituenti e senza nessuna valutazione sul tipo di attività che il costituendo ente andrà a svolgere.
Differenze tra SRL e SRL Semplificata
Che cosa vuol dire esattamente “semplificata”? La principale differenza tra la srl ordinaria e quella semplificata consiste nell’assenza dello statuto. Ciò significa che le regole per l’amministrazione, la gestione e, soprattutto, i rapporti tra i soci, sono quelle previste dal codice civile, oltre che le poche regole contenute nello scarno testo dello statuto standard.
L’evidente conseguenza dell’assenza dello statuto è che, mentre la srl ordinaria può essere cucita su misura, come un abito, e quindi rispondere a tutte le esigenze dei soci, la srl semplificata è un modello rigido e non modificabile.
Questa caratteristica della srl semplificata, se può essere di scarsa rilevanza in caso di società unipersonale, diventa molto pericolosa nel caso in cui la società sia costituita tra due o più persone. L’impossibilità di disciplinare nel dettaglio e in maniera adeguata i rapporti tra i soci infatti comporta, nell’ipotesi di disaccordo o dissapori tra gli stessi, possibili liti, che sono sicuramente costose e controproducenti per l’operatività aziendale e possono addirittura essere fatali per la società stessa.
Per fare un paio di esempi delle più rilevanti mancanze nella srl semplificata si può citare l’assenza di un diritto di prelazione in caso di cessione delle quote, oppure la mancanza di un termine di durata della società (che comporta la facoltà di ciascun socio di recedere senza giusto motivo, con preavviso di legge).
Costituzione di una Srls – i primi passi
Per l’aspirante imprenditore che vuole intraprendere una nuova avventura imprenditoriale la scelta del modello societario da adottare è cruciale. Per aiutarlo in questa difficile decisione il Consiglio Nazionale del Notariato aveva lanciato nel 2013 il progetto L’Arancia.org con l’obiettivo di andare incontro alle esigenze di chi vuole fare impresa in Italia. I notai mettevano a disposizione il proprio know-how in campo societario per dare risposte e consigli pratici a chi aveva bisogno di informazioni e orientamento. Ad oggi l’iniziativa non sembra essere più operativa.
SRLs: a chi rivolgersi per costituire l’impresa
Dopo aver stabilito che il modello migliore per la propria attività è la società a responsabilità limitata semplificata, l’aspirante imprenditore può rivolgersi a due professionisti: un notaio (se lo desidera, perché appunto non è obbligatorio per legge) e un commercialista.
Il notaio si occuperà della costituzione della società predisponendo l’atto costitutivo, sulla base del modello standard, stipulandolo, registrandolo fiscalmente e iscrivendo la società al compente Registro delle Imprese.
Per l’iscrizione al Registro delle Imprese la società dovrà avere un codice fiscale (che può essere richiesto sia dal notaio che dal commercialista) e una casella di posta elettronica certificata.
Una volta iscritta al Registro delle Imprese, la società potrà aprire il proprio conto corrente bancario ed iniziare ad operare.
Il commercialista sarà invece il professionista che seguirà la società dal momento successivo alla costituzione, a partire dalla comunicazione dell’inizio attività in Camera di Commercio.
La società ogni anno dovrà predisporre un bilancio e depositarlo in Camera di Commercio. Al riguardo è bene precisare che non vi sono differenze tra le srl ordinarie e quelle semplificate e, pertanto, i relativi adempimenti (e i costi da sopportare) sono i medesimi.
Criticità
Rispetto ad altre società, le SRLs possono incontrare maggiori difficoltà ad accedere al credito da parte delle banche. Chi apre una Srls deve considerare che il capitale non può superare i 9.999 euro, perciò la società rischia di non soddisfare i requisiti minimi spesso stabiliti da enti pubblici e privati per la partecipazione a gare o ad appalti. Un’altra condizione sfavorevole è che i soci possono essere solo persone fisiche, non persone giuridiche. Questo fa sì che non possano essere utilizzati moderni strumenti societari di controllo, come le holding, anche in un’ottica di risparmio dei costi.
Srl semplificata: la normativa in Italia
Il principale riferimento normativo per la Srls è l’ art. 2463-bis del Codice Civile, aggiunto ad opera dell’art. 3 del Decreto Legge 24 gennaio 2012 n° 1.
Ecco una serie di normative di riferimento per quanto riguarda la disciplina della SRLS, come riportate in questo documento ufficiale del Registro Imprese.
– DL 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con modificazioni dalla Legge 221 del 17 dicembre 2012;
– aggiornato con le variazioni apportate dal DL 28 giugno 2013, n. 76, convertito dalla Legge 9 agosto del 2013, n. 99;
– integrato con le disposizioni di cui all’art. 11 bis del DL 31 maggio 2014 n. 83, convertito dalla legge n. 106 del 29 luglio 2014;
– integrato con le indicazioni interpretative introdotte dalle circolari 16/E dell’11 giugno 2014 dell’Agenzia delle Entrate e 3672/C del 29 agosto 2014 del Ministero dello Sviluppo Economico;
– DL 24 gennaio 2015, n.3, convertito dalla Legge n.33 del 24 marzo 2015;
– DM 17 febbraio 2016, modalità di redazione degli atti costitutivi di società a responsabilità limitata (startup innovative);
– DD 01 luglio 2016, approvazione delle specifiche tecniche per la struttura di modello informatico e di statuto delle società a responsabilità limitata start-up innovative, a norma del DM 17 febbraio 2016;
– DM 28 ottobre 2016, modello per le modifiche delle start-up innovative;
– DD 04 maggio 2017, specifiche tecniche e modalità di iscrizione delle modifiche agli atti costitutivi e statuti di startup innovative redatte a norma dell’articolo 4, comma 10 bis del D.L. 3/2015 e del DM 28 ottobre 2016
– DL 14 dicembre 2018 n.135, in vigore dal 13 febbraio 2019
Srl semplificata: novità
Sul fronte interpretativo, il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali si è espresso sul tema della perdita volontaria della qualifica di impresa sociale, su fusioni per incorporazione di cooperative sociali e ha ribadito la possibilità che una impresa sociale possa acquisire la forma giuridica di srl semplificata.
Per quanto riguarda quest’ultimo punto, ad agosto 2020 il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha fatto chiarezza, affermando che un’impresa sociale avere come forma giuridica quella di società a responsabilità limitata semplificata, a patto però che segua le indicazioni previste dalla normativa di riferimento (dlgl n. 112/2017).
Per diventare impresa sociale, quindi, quello che conta davvero non è la forma giuridica ma lo svolgimento in via stabile e principale (i relativi ricavi devono essere superiori al 70% dei ricavi complessivi) di un’attività d’impresa di interesse generale, senza scopo di lucro e per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. In questo contesto le imprese devono adottare modalità di gestione responsabili e trasparenti e favorire il più ampio coinvolgimento dei lavoratori, degli utenti e di altri soggetti interessati alle loro attività.
(Articolo aggiornato al 04/05/2022)





Buongiorno, scusate l’assenza ma gli impegni professionali sono tanti. Vorrei dare alcune risposte ai vari commenti, non ultimo l’articolo apparso del giovane notaio.
Innanzitutto People4funds è stata regolarmente costituita ed ha saldato una parcella di rimborso spese di registro dal notaio di soli 200Euro. Importo spese che si evince nella sua correttezza anche dalla copia digitale rilasciata. Quindi permetto a nessuno anche se Notaio di confutare quanto è stato fatto per la società e di cui ho ampie prove.
A tutti gli altri Notai disponibili chiedo: dove eravate? Sono dovuta ricorrere al MISE per avere un documento che mi consentisse di chiedere al Notaio un atto gratuito, anche di questo ho documentazione e l’avete anche voi, perchè la risposta del MISE è stata mandata anche al vostro ufficio notariato, al ministero dell’Interno e a quello di Giustizia.
Io non gioco a Monopoli, faccio l’imprenditore, quindi le cose le faccio nella massima tutela.
Qualcuno qui dice che il 50% è inattivo, può essere ma allora NON sono start up innovative, perchè per avere questo riconoscimento bisogna essere attivi al momento della iscrizione e quindi, quel 50% non avrà pagato il Notaio ma tutti i bolli spesi per una normale società.
Il notaio verifica l’oggetto sociale vero, oggetto che è stato redatto da un commercilista: quale è il problema non si fida?
Intanto mi fermo qui, perchè ora devo andare a produrre reddito, quel reddito che lo Stato spera che nasca dalle start up.
Cordiali saluti.
Federica
Ma perfavore … un notaio che piange miseria mi mancava!! Siete una casta paragonabile a cosa nostra, guadagnate migliaia di euro per ogno atto di mutuo e/o compravendita utilizzando ducumenti precompilati.. affamate giovani coppie squattrinate ..già prosciugate dalle banche! E vi lamentate per 4 startup all anno.. Vergognati!
Il costo di 200 euro per la costituzione della People4funds è corretto perché questo tipo di società ha goduto di due tipi di agevolazioni: una relativa alle start-up innovative, legata a tutta una serie di criteri, che esonera dal pagamento di tutte le imposte, ad eccezione dei 200 euro dell’imposta di registro, ma non dall’onorario del notaio; l’altra relativa al tipo sociale srl semplificata, svincolata dai criteri di innovatività, che esonera da alcune imposte e anche dall’onorario notarile.
Per quanto riguarda il controllo dell’oggetto sociale (e di tutte le altre clausole del contratto), non è una questione di fiducia, ma di funzione: il controllo di legalità è affidato al notaio, perché pubblico ufficiale inserito in un meccanismo che lo pone sotto il diretto controllo, anche sanzionatorio, del ministero di giustizia; il commercialista invece svolge una funzione completamente diversa.
Spett.le notaio, sono un giovane commercialista suo coetaneo, ed in quasi tre anni di esistenza della forma giuridica in oggetto, avendo clienti in quasi tutta la penisola, sono entrato in contatto con diverse realtà professionali appartenenti alla sua categoria. Ho potuto sperimentare qualsiasi forma di angheria, da onorari “mascherati” in contributi per startup impresa (anche 300 euro per apertura partita iva e PEC), a tempi biblici per appuntamenti, ad appuntamenti impossibili nonostante richiesti alla circoscrizione notarile provinciale, ad iscrizioni presso Registro Imprese effettuate a ridosso della scadenza normativa prevista di 20 giorni, a giri di richieste che hanno fatto perdere anche giorni a me e ai miei clienti, ad approfittazioni nei confronti di soggetti stranieri (nella sua circoscrizione l’importo minimo richiesto per un atto tradotto in inglese è stato di 700 euro). Il tutto mai sperimentato nella costituzione di SRL “classiche”.
Da parte mia, ho dovuto cambiare, dopo 15 anni di collaborazione con il mio studio, il mio notaio di riferimento a causa di una sua arbitraria decisione, a far data dal 01/01/2015, di non occuparsi più di tale modello societario, nonostante lo abbia sempre agevolato e mi sia anche offerto di preparare e spedire per conto suo le iscrizioni presso Registro Imprese (ovviamente in forma totalmente gratuita). Le motivazioni addotte riguardavano una non precisata “illegalità nei contenuti dell’atto costitutivo e statuto standard”, peraltro realizzato dal MiSE con la collaborazione del Consiglio del Notariato, a quanto mi risulta.
Nel suo articolo continuo a leggere di controlli anti-riciclaggio, di controllo formale su oggetto sociale, di affidabilità di pubblici registri, di richiesta di contributi allo stato, per lavori da voi effettuati.
In quasi tre anni di esistenza di tale modello societario, ed avendo contribuito a costituire circa 30 SRL semplificate (ed avendo avuto a che fare con almeno 10 notai differenti), posso assolutamente affermare che, da un punto di vista statistico:
– ho sempre effettuato io effettivamente il controllo di identità, nella maggior parte dei casi per perdere meno tempo possibile il notaio dà semplicemente un’occhiata distaccata al documento di riconoscimento (a volte nemmeno quello, in realtà), per cui i soggetti potrebbero essere chiunque; a ciò aggiungasi che spingo sempre gli amministratori ad avere la propria firma digitale;
– ho sempre realizzato io l’oggetto sociale, nessun notaio ha mai avuto obiezioni (nonostante, a dire la verità, in alcuni casi vi fossero indicate castronerie);
– il più delle volte ho già fornito l’atto pronto da copincollare, da completare inserendo i dati di repertorio del notaio;
– in diversi casi ho preparato io la pratica camerale, e presumo che molti miei colleghi abbiano fatto lo stesso: sicuramente è sempre capitato nel caso di startup innovative (ovviamente il tutto gratuitamente da parte mia);
– la prestazione dei suoi colleghi si è sempre limitata nella lettura di atto e statuto a velocità simile a quella delle pubblicità farmaceutiche.
Da parte mia, ho sempre cercato di agevolare le startup innovative e le startup in senso lato, fornendo servizi anche in equity o con pagamenti eventualmente spostati nel tempo (correlati ai primi ricavi), investendo personalmente in molte attività tempo e lavoro.
La congiuntura economica attuale non permette di aggrapparsi più ad antichi privilegi che molti ordini professionali (ed ovviamente aggiungo anche il mio), hanno acquisito nel corso degli anni, e credo che anche i cittadini e potenziali imprenditori ne abbiano abbastanza.
Di contro, avendo avuto a che fare con startup in altre nazioni europee e soprattutto anglosassoni, non ho sperimentato alcuna problematica nella costituzione di modelli analoghi al nostro, e nessuna problematica legata a controlli di qualsivoglia tipo: mi risulta invece che fenomeni legati ad anti-riciclaggio, mafia, illegalità, siano molto più presenti nel nostro paese nonostante il controllo notarile. Che poi, a dirla tutta, posso riciclare tranquillamente denaro con una partita iva individuale intestata ad un soggetto con falsa identità, se volessi.
Insomma, ritengo che non siano tali controlli societari a poter permettere il non verificarsi di episodi di illegalità di qualsiasi genere, anche perchè le ricordo che il rilascio di una firma digitale è comunque assoggettato ad un controllo che è identico a quello esperito da un notaio, visto che, a quanto mi risulta, non provvedete ad una analisi in archivi di polizia delle posizioni dei soci ed amministratori di società, ma il controllo si limita ad una identificazione abbastanza blanda del soggetto e del documento.
Posso anche essere d’accordo sui costi da voi sostenuti per i vostri studi professionali, ma il legislatore sta cercando di venirvi incontro e togliervi tali carichi di lavoro, prevedendo con l’Investment compact e con il DDL concorrenza la forma di scrittura privata per la costituzione di tale modello societario. Tali normative stanno ricevendo pareri negativi e strenue difese delle posizioni professionali (notarili).
Quindi non riesco a capire perchè:
1) la vostra categoria non voglia costituire tale modello societario, o richieda dei compensi per farlo, anche se da parte dello stato;
2) la vostra categoria non vuole che la costituzione di società sia attribuibile a scrittura privata, e quindi senza controllo di funzionario pubblico (notaio), cosa che eliminerebbe il vostro problema.
Con osservanza
Rosario
Spett.le Dott. Rosario, mi dispiace sinceramente che abbia avuto queste spiacevoli esperienze. D’altro canto, come Lei sa benissimo, in tutte le professioni, nella mia come nella Sua, esistono professionisti che non operano sempre seguendo le regole della deontologia professionale e della correttezza. Non si può però generalizzare ed applicare il (cattivo) giudizio su alcuni professionisti all’intera categoria, che opera in maniera corretta, professionale e preparata. Senza tenere conto, tra l’altro, che i comportamenti che Lei riporta (mancato controllo del contenuto dell’atto e dell’identità delle parti) sono a dir poco autolesionisti perché, in caso di problematiche successive, chi risponde è il notaio che ha sottoscritto l’atto.
Per quanto riguarda il controllo antiriciclaccio poi, Le evidenzio che i notai sono la categoria che effettua il maggior numero di segnalazioni. E il ruolo di controllo diventerà ancora più importante con la firma digitale, che più facilmente si presta ad abusi e frodi.
Rispondo infine ai Suoi due quesiti:
non ho nulla contro il modello di srl semplificata, ma ritengo che non sia accettabile obbligare a lavorare in perdita. Il fatto, come Lei dice, di venire incontro ai clienti, proponendo dilazioni o pagamenti posticipati, è corretto ma è legato ad una valutazione che Lei fa del singolo cliente, alla volontà di fidelizzarlo creando un rapporto continuativo. Con la srl semplificata invece il notaio non può fare alcun tipo di valutazione e deve prestare la sua opera gratuitamente anche per la più strampalata delle idee imprenditoriali.
Il controllo pubblico sulla costituzione e la modifica delle persone giuridiche è un elemento imprescindibile che consente la corretta tenuta dei registri pubblici e garantisce un notevole risparmio alla collettività grazie alla possibilità di accedere a banche dati (registro imprese, registri immobiliari) assolutamente affidabili.Non è solo la categoria notarile a ritenere questo principio di fondamentale importanza, ma l’impianto normativo dell’Unione Europea stessa. A riguardo le riporto l’articolo 11 della Direttiva 2009/101/CE: “In tutti gli Stati membri la cui legislazione non preveda, all’atto della costituzione, un controllo preventivo, amministrativo o giudiziario, l’atto costitutivo e lo statuto della società e le loro modifiche devono rivestire la forma di atto pubblico.”.
Cordiali saluti.
Alessandro
Sono un imprenditore che come i notai pago comunque i dipendenti, l’affitto dei locali, le bollette, la carta, i toner, le visure e via dicendo (ma dicendo tanto tanto tanto).
A differenza dei notai se sono fortunato mi pagano a 30ggdffm, invece se non lo sono moltiplicate 30 x 2,3,4,5,6,etc.
A differenza dei notai pago anche i legali per tentare di farmi pagare dai clienti morosi (i risultati li conoscete bene).
A differenza dei notai le mie tariffe sono vincolate dalla concorrenza ormai diventata assurda… la loro casta invece è più compatta di quella degli avvocati, così come le loro tariffe.
Adesso dovrò aprire una nuova società e sicuramente sarà una SRLS… devo solo decidere quale notaio spenderà i suoi oltre 700 euro per me… non so perchè ma mentre sto scrivendo nel mio volto è comparso un sorriso che non riesco a controllare 🙂
Sono un imprenditore che come i notai pago comunque i dipendenti, l’affitto dei locali, le bollette, la carta, i toner, le visure e via dicendo (ma dicendo tanto tanto tanto).
A differenza dei notai se sono fortunato mi pagano a 30ggdffm, invece se non lo sono moltiplicate 30 x 2,3,4,5,6,etc.
A differenza dei notai pago anche i legali per tentare di farmi pagare dai clienti morosi (i risultati li conoscete bene).
A differenza dei notai le mie tariffe sono vincolate dalla concorrenza ormai diventata assurda… la loro casta invece è più compatta di quella degli avvocati, così come le loro tariffe.
Adesso dovrò aprire una nuova società e sicuramente sarà una SRLS… devo solo decidere quale notaio spenderà i suoi oltre 700 euro per me… non so perchè ma mentre sto scrivendo nel mio volto è comparso un sorriso che non riesco a controllare 🙂
E’ molto piacevole.
Quasi quasi apro una SRLS ogni mese
Bhe…sà cosa possiamo fare?
scambiamoci il lavoro.
Lei si sta lamentando di fare beneficienza a dei poveracci.
Mi indichi una ssrl che abbia un guadagno che si avvicini MINIMAMENTE al suo di notaio.
La prego…sta facendo una FIGURACCIA.
Mi dispiace di parlare così….ma si guardi in faccia ,guardi in faccia la realtà dell’italia,guardi i giovani della sua età che cosa hanno.
Io ho la sua età e non ho nemmeno la possibilità di studiare per problemi economici. Mentre scommetto che lei invece ha studiato,è andato in una buona scuola e ha un gran patrimonio.
Cerchi di essere grato per quello che ha, invece di lamentarsi come i bambini toppo viziati.
…come se voi guadagnaste solo con apertura di società, e le compravendite immobiliari? Le successioni? Tutte le srl che non sono semplificate? Per citare solo queste eh… non vi manca il grano su questo non ci piove.
Il bello è che vi lamentate sulla pelle di chi è obbligato ad aprilra semplificata scrivendo, in questo caso, un blog che confonde solo le idee ai giovani. Io li aiuterei.
Caro Notaio,
la prima stesura della legge prevedeva che questi atti venissero ricevuti da un apposito ufficio presso le CCIAA con gli costi.
Il notariato si è fortissimamente opposto dicendo che non veniva garantita la legalità degli atti e la tutela del cittadino ed altre solite amenità simili che si tirano fuori per mascherare la tutela del proprio giardinetto.
Orbene, lo stato ha acconsentito acciocchè tale categoria di atti rimanesse nella competenza esclusiva dei notai ma agli stessi costi e la sua categoria ha accettato tale circostanza con giubilo, affermando che la tutela del cliente e della legalità era salva ( fortuna che ci sono i notai…)
Ora ovviamente si lamentano tutti e nessuno le vuole costituire perchè è un aggravio di costi senza alcun ricavo.
La prossima volta fatevi i fatti vostri.
Come si dice….chi è causa del suo mal pianga se stesso
Sono d’accordo che il notaio non dovrebbe lavorare gratuitamente, ma a molto meno si!!!
Se prendesse per gli atti delle cifre congrue (2000 euro per una srl significa un guadagno netto di 1200 euro per poche ore di lavoro dei segretari), non ci sarebbe bisogno delle agevolazioni!!
Saluti
Daniele
Vabbè adesso i Notai che si ribellano, scusate se non vi vengono riconosciuti i migliaia di euro per una firma, come siete abituati a chiedere. Sicuramente si, andrete tutti in fallimento adesso. E’ una vergogna, il notariato andrebbe abolito, siamo l’ unico paese in Europa ad averlo…. anche i BAR sono costretti ad avere un bagno pubblico, e se lo lavano da soli, pagando i detersivi e mettendo spesso le mani nella merda altrui. Scusate eh.
E ti pareva il “povero Notaio” che deve prodigarsi per la Nazione..ma se ricavate emolumenti mummifici da ogni operazione ..non menatecela per un pochino di buon senso..poverini sti notai..!
Ma stiamo scherzando ? È vergognoso ! Pensiamo semplicemente che per una firma ( per un qualsiasi atto) si fanno pagare cifre da capogiro … È ora si lamentano ? Abolire il notariato nn sarebbe male . Invito tutti a chiamare un qualsiasi notaio per fare una srl semplificata … La risposta ? No , non le conviene , no , mi spiace ma noi nn le facciamo … E via dicendo …. Chiamate l’ordine notai e denunciate la cosa .. No notai in Europa .
Il notaio piange.
Poverino fa la pratica gratis.
Il notaio è la quinta essenza del bizantinismo Italiota.
Siete una delle tante caste inutili e vergognese che esistono in questo paese di giullari.
Poi c’è ancora chi si domanda come mai la gente veicola la rabbia votando Beppe Grillo. E te credo!!!!
Ingordigia ed Ignoranza :
A 30 anni si deve essere propositivi per il sociale, collaborativi, aperti al futuro.
Ma tu? Ti rendi conto dell’ignorante ingordigia della tua posizione? Pensi ai 500euro di mancato guadagno …ma i lettori li prendi per stupidi da non sapere che la tua lobby notarile ti garantisce il guadagno su tutto il resto con onorari ben più alti dei 500 euro?
Nell era del non spreco,…la prima cosa è abolire i notai e far entrare la finanza, sempre per tutte le operazioni sotto il milione. Così tu dopo il concorso vediamo se inizi a lavorare e guadagnare oro da subito. Vergognati di ciò che il tuo pensiero ha maturato
Caro giovane notaio il vero scandalo non sono le tue farneticazioni sul fatto che un atto ti costi 700 euro!!! ma il fatto che in questo paese idiota per qualsiasi fesseria dobbiamo andare da un notaio che vive di rendita di posizione e regalargli un mucchio di soldi per stilare atti inutili e anacronistici. le persone come te dovrebbero cominciare ad andare a lavorare seriamente e utilmente.
io ho fatto altre società e l’onorario per poche ore di lavoro è stato di 1200,00 euro , se la spesa sostenuta dal notaio è di 500/700 euro significa che per poche ore di lavoro il notaio si intascava 700/500 euro complimenti per poche ore di lavoro ma fatela finita e lavorate e mi fermo qui buona serata a tutti ……..
Io vivo in slovenia e per aprire una SRL NORMALE (d.o.o. in slovenia) costa 300 euro di media….ma fatemi il piacere !! il notaio è risaputo che è un ingordo numero 1…x cui fammi il piacere….non piangere pidocchioso!!
Adami… parenti pugliesi? Beh… povero notaio in disgrazia …. che pena
i notai godono di un reddito fisso dallo stato, se la tariffa e’ stata fissata a 330 euro vuol dire che ci rientra! articolo scritto solo per farci incazzare! I notai andrebbero liberalizzati o cancellati, sono esempio di arretratezza..questo poi che si lamenta andrebbe mandato in miniera!
Leggo con le lacrime agli occhi l’intervista a questo notaio. Mi dispiace che il professionista sia costretto dalla Stato a lavorare come uno schiavo per cosituire questo tipo di società.
Addirittura rimettendoci soldi in carta, toner, segretaria.
…. Ho il cuore a pezzi e sanguinante per tanta tragedia.
Voglio lanciare una colletta per i notai. Vi prego creiamo un fondo per aiutare questi poveri professionisti.
Assieme ce la possiamo fare. per favore non lasciatemi solo