Semplificazioni

Startup senza notaio, tre società si contendono il primato

Una startup di Padova, una di Catania e una di Lecco sono le prime a essere nate grazie alla nuova norma operativa dal 20 luglio, che consente di costituire la società online tramite la compilazione di un modulo tipizzato. In attesa che il Tar si pronunci sul ricorso presentato dal Consiglio Nazionale del Notariato…

Pubblicato il 08 Ago 2016

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Catania, Lecco e Padova: sono le città dei primi imprenditori che hanno scelto di costituire la loro startup innovativa senza ricorrere al notaio.

Le tre giovani società non hanno fatto altro che applicare una norma, approvata l’anno scorso all’interno del cosiddetto Investment Compact e operativa dal 20 luglio di quest’anno, che prevede la possibilità di costituire una startup ricorrendo alla sola compilazione online di un modulo standard “rinforzato” con firma digitale ed evitando così il ricorso al notaio, con relative spese che possono variare dai 1200 ai 2000 euro.

Qui tutte le novità introdotte dall’Investment Compact

L’approvazione della norma è stata però immediatamente contestata dai notai, che hanno paventato furti di identità e casi di infiltrazione mafiosa se fosse venuto meno il loro controllo ex ante. Ne è nata un’accesa battaglia – con i notai, capitanati dal Consiglio Nazionale del Notariato, da una parte, e startupper e innovatori dell’altra – che alla fine è stata vinta dalle startup, almeno per il momento. Il Consiglio nazionale del Notariato ha infatti presentato ricorso al Tar contro il decreto legge 3/2015, articolo 4 comma 10 bis, appunto l’Investment Compact. Un pronunciamento del tribunale amministrativo regionale è atteso per il 30 agosto, mentre Roma Startup ha già dato mandato ai propri legali di ricorrere al Tar in opposizione ai notai.

Startup e firma digitale, i notai ricorrono al Tar

Nel frattempo le startup hanno cominciato ad avvalersi della normativa. Il 21 luglio a Catania è partita la prima richiesta di registrazione di una startup innovativa senza notaio. Si chiama Getax srl e della procedura si è occupato il commercialista Rosario Emmi, che ne è co-founder insieme al fratello. Gestax sta sviluppando l’applicazione Startitapp, guida che aiuta ad avviare l’azienda in pochi passi, e Probo, sistema di gestione di scadenze fiscali e customer care per professionisti basato su sviluppo di bot Messenger, Telegram e Skype per automatizzare il controllo scadenze e la richiesta di documentazione. La giovane società ci teneva a essere la numero uno “ma – spiega Emmi – abbiamo perso una settimana con il funzionario dell’Agenzia delle Entrate e siamo ancora impelagati per spiegare la procedura al funzionario del Registro Imprese. Da un punto di vista legale – afferma – siamo comunque i primi, perché fanno fede la data di registrazione e la marca temporale”. Tuttavia Getax non appare ancora nella sezione speciale del Registro delle startup innovative tenuto dalle Camere di Commercio, ma Emmi assicura che dovrebbe “apparire a breve”.

C’è un’altra startup a proclamarsi prima in Italia ad aver utilizzato la firma digitale senza ricorso al notaio: è “Experenti Engineering srl“, società con sede a San Martino di Lupari, in provincia di Padova, che il 5 agosto ha annunciato di essersi costituita come impresa seguendo la procedura online sul sito della Camera di Commercio locale. La società è specializzata in ideazione e sviluppo di progetti in realtà aumentata per il marketing. La sua iscrizione alla sezione speciale del Registro delle Imprese risale appunto al 5 agosto. “A Padova abbiamo fatto nascere la prima startup innovativa con la nuova procedura online – ha commentato il segretario generale della Camera di Commercio di Padova Maurizio Pirazzini – accettando la sfida di costituire una impresa in mezz’ora, una nascita accelerata in linea con i tempi del web”.

Sempre il 5 agosto la Camera di commercio di Lecco si è dichiarata “pioniera in Italia nell’utilizzo dello strumento informatico” annunciando di aver registrato a Lecco “la prima start up innovativa in forma di srl secondo il modello standard di atto costitutivo, totalmente digitale, mediante l’utilizzo della piattaforma del sistema camerale”. Peccato però che il comunicato diffuso per l’occasione non specifici il nome della startup né fornisca ulteriori indicazioni sulla sua natura e costituzione. Nella nota la Camera di Commercio tiene a sottolineare che “l’esito positivo della registrazione della startup è confermato dal ministero dello Sviluppo economico che attesta che Lecco è la prima realtà a livello nazionale nella quale la nuova modalità di costituzione, tutta digitale, si è realizzata”. Difficile, se non impossibile verificarlo, almeno per ora, dal momento che non è noto il nominativo della startup e gli uffici della Camera di Commercio di Lecco, che potrebbero fornire ulteriori informazioni, sono chiusi per il periodo estivo.

Chiunque sia il “vincitore” di questa curiosa gara, se non altro Experenti Engineering srl vince il premio per la completezza dell’informazione, oltre ad aver portato a termine la missione “startup senza notai”. Su tutte e tre le giovani società, comunque, pesa un’incognita: il ricorso al Tar dei notai. Nel caso il tribunale amministrativo dovesse accogliere il ricorso presentato dal Consiglio nazionale del Notariato, ci sarà da interrogarsi sulla validità della costituzione di queste prime startup che hanno eseguito le procedure senza ricorrere alla categoria.

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