La storia
GoEuro, la startup di un indiano per viaggiare meglio in Europa
Il Ceo Naren Shaam racconta a EconomyUp come è nata la sua piattaforma per la pianificazione dei viaggi: «Ero in giro per il mondo ma passavo più tempo a progettare gli spostamenti che a godermeli». Così ha riunito in un’app tutte le varianti di trasporto in Europa: treno, bus, aereo. Tra gli investitori c’è Goldman Sachs
di Andrea Milluzzi
Pubblicato il 21 Dic 2016

Nata nel 2013, GoEuro adesso è presente il 12 Paesi europei, ha 200 dipendenti (di cui l’80% sono ingegneri e il 60% sono donne) provenienti da 45 differenti nazioni e ha stretto partnership con oltre 500 compagnie. Negli ultimi due giorni Shaam è stato a Roma, per un giro di incontri con possibili futuri partner e con i media. Economyup lo ha intervistato.
Qual è il problema da risolvere per cui è nata GoEuro?
La confusione e la vecchiaia del sistema dei trasporti in Europa. Quando sono arrivato qui per la prima volta, mi sono stupito dalla quantità di opzioni a disposizione: treni, autobus, una marea di aeroporti che collegano città e piccoli villaggi. In America o prendi l’aereo o ti metti alla guida. Era un mondo pieno di opportunità, ma molto confuso. Dovevo passare molto tempo on line a combinare tutte le possibilità. In più le informazioni che mi davano le persone erano spesso contraddittorie perché non conoscono le compagnie. Per dirti, una volta dovevo andare da Zurigo a Milano e in molti mi hanno detto di prendere l’aereo, ma in pochi sapevano che c’era anche un treno che ci impiega solo tre ore.
Perché un utente dovrebbe utilizzare GoEuro e non i motori di ricerca che confrontano le compagnie di trasporto?
Perché noi mettiamo tutto insieme: non devi andare a cercare i voli sui siti dedicati e poi andare a confrontarli con i treni o gli autobus, perché trovi tutto su GoEuro. E in più acquisti direttamente il biglietto sulla app. In pratica, se hai la carta di credito registrata, con un solo click organizzi e prenoti il viaggio. E non ti costa di più, perché GoEuro prende commissioni solo dalle compagnie. Vorrei anche sottolineare che GoEuro è disponibile in 14 lingue diverse, così gli utenti possono navigare usando la propria lingua.
Quante compagnie di trasporto hanno aderito a GoEuro?
Abbiamo più di 500 partner, che ci permettono di connettere 140mila stazioni ferroviarie, 30mila stazioni degli autobus e più di 3mila aeroporti in tutto il mondo.
Ma qual è il vantaggio per le aziende a mettersi nella stessa piattaforma della concorrenza? Per esempio, per una compagnia aerea può non essere conveniente il confronto di prezzo con una di autobus…
È una buona osservazione, ma alle compagnie più grosse conviene essere su GoEuro perché arrivano a una fetta di pubblico in più. Il nostro è un mercato internazionale, che spinge i clienti a usare sempre di più il mobile piuttosto che le biglietterie. I grandi nomi devono farne parte. Per le compagnie più piccole invece è tutto di guadagnato.
Avete molti investitori, fra cui Goldman Sachs. E fra i partner di GoEuro c’è anche BlaBlaCar che in teoria è il nemico numero uno di treni e aerei…
Sì, i nostri maggiori investitori sono le aziende del settore, ma anche le banche e soprattutto le compagnie tecnologiche. La fase seed è andata molto bene e ci ha permesso di avere 40 milioni di euro di investimenti che in tre anni e mezzo sono aumentati fino a 140 milioni. E ci tengo molto al supporto delle compagnie tecnologiche perché investiamo molto sull’innovazione.
Che progetti avete per l’Italia? Avete già una filiale?
Il cervello operativo di GoEuro, che si occupa di marketing e strategie, è a Berlino ma in ogni Paese, compresa l’Italia, abbiamo un country manager. Puntiamo molto sull’Italia perché è un Paese dove il turismo è molto importante, ma ha bisogno di essere modernizzato. Pensiamo ai viaggi da Nord a Sud o da Est a Ovest che sono difficilissimi da pianificare per gli italiani, figuriamoci per chi non parla la lingua. Abbiamo partnership con cinque compagnie di autobus e con le due principali del trasporto ferroviario. Avete più di 60 aeroporti e il nostro prossimo obiettivo è lavorare con Alitalia.