ECOSISTEMA

La voce delle startup, ecco come partecipare alla nuova indagine di ItaliaStartup

L’associazione rilancia la survey per aggiornare i dati e cogliere l’evoluzione delle giovani imprese innovative ad alto potenziale di crescita. La prima, nel 2015, era servita a tracciare l’identikit dell’aspirante imprenditore italiano. Ecco il form da compilare

Pubblicato il 18 Giu 2017

La voce delle startup, ecco come partecipare alla nuova indagine di ItaliaStartup

Quanti anni ha l’aspirante imprenditore italiano? Qual è il suo percorso formativo? Quali sono le caratteristiche di chi crea nuove imprese innovative in Italia? Tracciare l’identikit dello startupper italiano e fotagrafare lo stato dell’ecosistema è lo scopo dell’indagine La voce delle startup, alla quale sta lavorando ItaliaStartup, l’associazione che rappresenta l’ecosistema delle startup italiane.

40 anni e laureato: ecco l’identikit dello startupper italiano. Tutti i numeri dell’indagine 2015

Un’indagine giunta alla seconda edizione: la prima si era svolta nel 2015 con lo scopo di approfondire le caratteristiche delle startup italiane e dei loro fondatori. Dalla ricerca, condotta su un campione di oltre 400 startup di cui 2 terzi iscritte al registro delle startup innovative creato dal Ministero dello Sviluppo Economico, era emerso che oltre il 66% dei founder ha un’età compresa fra 30 e 49 anni e una laurea di secondo livello, post laurea o dottorato in oltre il 70% dei casi (5,2% di questi hanno conseguito un dottorato o PhD). La motivazione prevalente è mettere a disposizione del proprio settore le conoscenze acquisite in funzione dell’innovazione, non a caso solo il 15% delle startup è puramente B2C, mentre oltre l’80% delle imprese innovative italiane si rivolgono al B2B business to business o al B2B2C business to business to consumer.

A distanza di due anni, ItaliaStartup rilancia la survey per aggiornare i dati e vedere l’evoluzione delle giovani imprese innovative ad alto potenziale di crescita. Nel 2015 Secondo Enrico Gallorini, consigliere di Italia Startup e autore della ricerca affermava: “Lo stereotipo della startup va profondamente rivisto, poiché i dati sono chiari: in un sistema complesso e mutevole come quello in cui ci muoviamo, le persone, le organizzazioni e le aziende italiane hanno sempre più bisogno di partire da una preparazione e professionalità estremamente elevate, e continuare ad investire in aggiornamento e formazione per generare e garantire valore”. Saranno cambiate le cose dopo due anni?

Tutte le startup interessate a far parte del campione possono compilare il form qui.

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