StartupManager
A.A.A Cercansi imprenditori visionari (che non si preoccupino delle banche…)
«Non bisogna guardare al domani, ma almeno al dopodomani», dice Massimiliano Benci, Chief Financial Officer del venture incubator Digital Magics. Che racconta il suo percorso alla ricerca di una visione a 360 gradi di quello che succede in azienda
di Giovanni Iozzia
21 Ott 2013

«Non ci si può permettere di focalizzarsi sulle problematiche di breve periodo. Soprattutto nel digital: il mercato non è pronto, il digital divide è ancora una realtà con cui fare i conti, i fondi sono risicati». Si sta sempre in bilico fra le questioni quotidiane e la capacità di vedere il futuro. «Servono imprenditori visionari. Ma non ce ne sono molti».
Nel suo ruolo un po’ da old economy anche Benci è sempre sospeso fra il contingente e la prospettiva, nei rapporti con le banche ad esempio: «Quando arrivano richieste di informazioni tendo a scontrarmi con questi di breve periodo per società che andrebbero valutate sul medio e lungo termine».
E i rapporti con le banche per chi fa finanza e amministrazione in una holding di start up sono la croce e delizia. «La banca non è un venture capitalist, d’accordo. Ma sul fatto che il sistema del credito sia completamente scollegato dalla piccola e piccolissima impresa non c’è dubbio. Oggi parliamo di digital, ma anche se vediamo qualsiasi altra realtà da old economy, nelle banche ci si trova di fronte a un sistema di regole interne rigide e restrittive che danno poca autonomia al responsabile di filiale». La realtà schizzata da Benci è chiara: per le start up ci sono i venture capitalist e i business angel, alle banche dovrebbero rivolgersi solo per il conto corrente e qualche minuscolo finanziamento. «Oggi sedersi per incontrare una banca il più delle volte significa raccontare qualcosa che non capiscono e sentirsi dire: che cosa offrite in garanzia? Se vuoi fare una start up, va bene solo se sei ricco di famiglia…».
Ma lei non ha mai avuto la tentazione di diventare imprenditore? Benci ci pensa un momento e risponde:
«Ci sono state un paio di occasioni ma non mi sento ancora pronto, non sono così visionario». Ma qualcosa in mente ha: «È sicuramente una strada che prima o poi intraprenderò, anche se non so quanto manca ancora. In questi anni ho raccolto idee, problematiche, spunti. Sto facendo training on job».