mobilità sostenibile

Arriva TREEN, il primo treno italiano a batteria: come sarà



Indirizzo copiato

Presentato a Milano Rho il convoglio a scartamento ridotto alimentato esclusivamente a batteria, prodotto da Stadler per Ferrovie Appulo Lucane. Sette treni in servizio entro fine 2026 sulla Altamura–Matera. Investimento complessivo: 63 milioni. Come sarà, vantaggi e svantaggi

Pubblicato il 2 ott 2025



Il primo treno a batteria
Il primo treno a batteria

L’Italia è pioniera nel treno a batteria. A Milano è stato presentato il primo treno di questo tipo in Europa. Non risultano infatti, a livello europeo, altri esempi di convogli passeggeri interamente alimentati a batteria su scartamenti inferiori a quello standard, ma solo progetti ibridi. Soltanto il Giappone ha già avviato da una decina d’anni progetti di questo tipo. L’elettrotreno, finanziato con i fondi del PNRR, coprirà la tratta Altamura–Matera entro il 2026. Vediamo dunque in quale contesto è stato presentato, come funziona e come potrà incidere sulla mobilità sostenibile nei luoghi che attraverserà e, più in generale, per l’ecosistema dei trasporti in Italia.

Treno a batteria: la presentazione

Mercoledì 1° ottobre 2025, nel Padiglione 11 (spazio C100) di Expoferroviaria 2025 alla Fiera Milano Rho, Ferrovie Appulo Lucane (società interamente partecipata dal Ministero dei Trasporti) ha svelato TREEN, il “treno green”: si tratta del primo convoglio italiano a scartamento ridotto alimentato esclusivamente a batteria. Realizzato da Stadler e frutto di una sinergia tra FAL, Ministero dei Trasporti, Regione Basilicata e Comune di Matera, il programma prevede la messa in esercizio di sette elettrotreni sulla tratta Altamura–Matera entro la fine del 2026. L’investimento, pari a 63 milioni di euro, è finanziato con risorse PNRR, Fondo complementare al PNRR e PON‑PAC 2014‑2020 a seguito di una procedura a evidenza pubblica di rilievo comunitario.

Come sarà il primo treno a batteria

Il cuore del progetto è la trazione full‑battery: accumulatori ad alta energia specifica che promettono tempi di ricarica brevi e un’autonomia operativa adeguata al servizio regionale su scartamento ridotto. Due stazioni di ricarica saranno attivate a Matera Sud e ad Altamura; dal momento dell’arrivo dei convogli sui binari FAL, sono previsti 18 mesi di prove tecniche propedeutiche all’entrata in servizio commerciale. Sul fronte ambientale, l’adozione dei sette treni a batteria rispetto a convogli diesel equivalenti consentirà un taglio di oltre 1.300 tonnellate di CO₂ l’anno, pari, per ordine di grandezza, a 650 voli da Zurigo alla Thailandia.

L’attenzione alla sostenibilità è visibile nelle dotazioni di bordo: illuminazione interna a LED conforme agli standard energetici più recenti; rivestimenti dei sedili in materiali riciclati; un’area “green” dedicata alle e‑bike. Gli ambienti – si legge in un comunicato aziendale – sono luminosi, con ampi finestrini panoramici, arredi confortevoli e funzionali. L’accesso a pianale ribassato facilita la salita a bordo anche alle persone con mobilità ridotta, in linea con le migliori pratiche di accessibilità.

Che cos’è (davvero) un treno a batteria

Nel gergo tecnico è un BEMU (Battery‑Electric Multiple Unit): un elettrotreno che usa pacchi batterie ricaricabili per alimentare i motori di trazione. Può ricaricarsi in tre modi principali:

  1. Sotto catenaria: quando viaggia su tratti elettrificati, alza il pantografo e ricarica le batterie mentre marcia (oltre a muoversi come un normale EMU).
  2. In stazione: tramite punti di ricarica rapida dedicati (brevi tratte di catenaria o sistemi “charging spot” concentrati al binario di sosta/ricarica).
  3. In frenata: con la rigenerazione, l’energia altrimenti dissipata diventa carica per la batteria.
    Questa architettura consente di coprire i “buchi” non elettrificati senza usare il diesel, mantenendo un esercizio elettrico “full electric” sull’intero percorso.

Nel caso TREEN, oltre alla marcia sotto catenaria per ricarica opportunistica, sono previste due stazioni di ricarica dedicate (Matera Sud e Altamura), come anticipato dall’azienda.

TREEN, primo treno a batteria in Europa

In Italia TREEN è effettivamente il primo treno a batteria e il primo su scartamento ridotto. A livello europeo, non risultano altri esempi di convogli passeggeri interamente alimentati a batteria su scartamenti inferiori a quello standard: esistono progetti ibridi, ma non soluzioni “full battery” già operative.

Va ricordato però che in Giappone treni simili circolano da oltre dieci anni, segno che la tecnologia è già consolidata a livello internazionale.

Vantaggi e svantaggi del treno a batteria

Vantaggi principali
I treni a batteria non producono emissioni locali su linee non elettrificate e permettono una forte riduzione della CO₂ se alimentati con energia da fonti rinnovabili. Sono più silenziosi dei convogli diesel e garantiscono maggiore comfort ai passeggeri grazie a minori vibrazioni. Offrono un’elevata efficienza energetica, sfruttando la frenata rigenerativa e la ricarica sotto catenaria. Consentono inoltre una grande flessibilità d’esercizio: eliminano la necessità di convogli diesel nei tratti non elettrificati senza dover posare nuova infrastruttura. Nel lungo periodo possono risultare più convenienti, con costi operativi ridotti grazie a minore manutenzione e a un’usura inferiore dei freni.

Svantaggi da gestire
Le principali criticità riguardano l’autonomia, oggi limitata in media a 80–120 chilometri, il che impone una pianificazione accurata di turni e ricariche. Anche i tempi e le potenze di ricarica sono un vincolo: servono stazioni adeguate e punti di ricarica rapida per non rallentare il servizio. Le batterie, oltre a essere ingombranti e pesanti, incidono sui consumi e richiedono complessi sistemi di gestione termica. A questo si aggiunge la necessità di sostituzioni periodiche e di filiere per il riciclo. Infine, fattori ambientali come climi rigidi, pendenze elevate o frequenti fermate possono ridurre l’autonomia, richiedendo soluzioni tecniche e operative dedicate.

Le voci istituzionali

Diversi rappresentati delle istituzioni e responsabili del progetto sono intervenuti alla presentazione del primo treno a batteria a Milano. Per il Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, il progetto incarna una transizione pragmatica: “Noi in Italia finanziamo chi guarda davvero avanti, creiamo lavoro e ricchezza con giusti investimenti. Il treno Altamura – Matera, che entrerà in funzione nel 2026 consentendo di immettere meno C02 nell’aria, è il vero green. Per me averlo visto, nell’edizione di due anni fa, prima come modellino disegnato, adesso salirci e dall’anno prossimo viaggiarci è una grande emozione”.

Le voci dell’azienda e dei partner

“Lo abbiamo pensato 2 anni fa ed ora lo abbiamo fatto, rispettando i tempi e gli impegni assunti” ha detto Stefano Di Bello, Direttore Generale di Ferrovie Appulo Lucane. “Nel 2023, sempre qui ad Expoferroviaria, il Ministro Salvini, presentò quello che all’epoca era solo il progetto coraggioso e avveniristico di TREEN (il treno green), augurandosi di poter fare il primo viaggio sul treno. Oggi siamo davanti al primo dei 7 convogli che, entro fine 2026, saranno in servizio sulla tratta Altamura – Matera. Dal momento in cui i treni arriveranno materialmente sui binari FAL, infatti, occorreranno 18 mesi per le necessarie prove tecniche propedeutiche all’entrata in esercizio e per la messa a punto delle due stazioni di ricarica a Matera Sud e ad Altamura. Il progetto nasce grazie alla sinergia tra Fal, Ministero dei Trasporti, Regione Basilicata, Comune di Matera ed al grande lavoro svolto insieme al precedente Direttore Generale di Fal, Matteo Colamussi, che ha fortemente creduto in questa scommessa a forte vocazione green”.


“Ringraziamo il ministro Salvini per la consueta attenzione riservata alla nostra Azienda – ha aggiunto il Presidente di Ferrovie Appulo Lucane, Vittorio Zizza – La sua presenza premia il lavoro che stiamo compiendo con tutto il Cda, il management e le maestranze di Fal, oltre che con Regione Basilicata e Comune di Matera, con l’obiettivo di decarbonizzare il servizio ferroviario sulla tratta Altamura – Matera. Fal già da anni è un’Azienda a forte vocazione ‘green’. Anche per questo la livrea che abbiamo scelto per TREEN (che, ricordiamo, è un marchio registrato) rispecchia l’idea di sostenibilità e di attenzione all’ambiente. Con questo progetto abbiamo dimostrato di voler scommettere sulla mobilità ecosostenibile, anche grazie alla lungimiranza del MIT, della Regione e degli Enti Locali che ci hanno sempre stimolati e sostenuti in questi investimenti coraggiosi ed innovativi”.


“La presentazione del primo treno a batteria ‘Treen’, che da fine 2026 collegherà Altamura con Matera, rappresenta una tappa significativa nel percorso di modernizzazione delle infrastrutture lucane – ha detto il Vicepresidente e assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti della Regione Basilicata, Pasquale Pepe – Un risultato che testimonia la proficua collaborazione tra Regione, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, guidato da Matteo Salvini, e FAL. Sulla decarbonizzazione c’è bisogno di tradurre le buone intenzioni in azioni concrete. In questo caso, c’è un progetto avviato che prevede l’impiego a regime di sette elettrotreni a batteria per una mobilità sicura, efficiente e interconnessa in funzione delle esigenze dei cittadini e del territorio”.

“Si tratta del primo elettrotreno a scartamento ridotto alimentato interamente a batteria, in Italia e in Europa. Un cento per cento green che cambierà il futuro della mobilità sostenibile in Basilicata – ha spiegato Maurizio Oberti, Direttore vendite per il mercato italiano presso Stadler – Siamo molto orgogliosi di portare sul mercato italiano le nostre innovative tecnologie green e di contribuire così all’ecosostenibilità del Comune di Matera e della Regione Basilicata. Ringraziamo FAL per l’eccellente collaborazione instaurata nell’ambito del progetto”.

(Nota di trasparenza: Questo articolo è stato sviluppato in collaborazione con l’intelligenza artificiale per ampliare le capacità dell’autore nel reperire fonti, analizzarle e organizzarle. L’AI ha affiancato, senza mai sostituirle, le scelte creative e argomentative, che restano pienamente umane).




guest

0 Commenti
Più recenti Più votati
Inline Feedback
Vedi tutti i commenti

Articoli correlati

0
Lascia un commento, la tua opinione conta.x