La buona economia

E per non restare indietro mi compro una software house

La Presezzi Extrusion Group, azienda brianzola che produce impianti per la lavorazione dell’alluminio, 53 milioni di fatturato, è entrata nel capitale di un suo fornitore. «Non possiamo permetterci di non conoscere l’evoluzione delle tecnologie. Così arriviamo prima e spendiamo meglio», spiega l’amministratore delegato Bruno Presezzi

Pubblicato il 23 Gen 2015

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Bruno Presezzi, amministratore delegato di Presezzi Extrusion Group

Che cosa c’entra un’azienda metalmeccanica con una software house? Può averla come fornitore o può decidere di comprarla. Come ha fatto la Presezzi Extrusion Group, azienda specializzata nella produzione di macchine e impianti per l’estrusione, una particolare lavorazione dell’alluminio, che ha acquisito Kirio.

Fondata da Valerio Presezzi nel 1994, la società brianzola (con sede a Vimercate) è cresciuta grazie a una strategia di acquisizioni l’ha portata ad avere oltre 140 dipendenti e un fatturato di circa 53 milioni. «Fin da quando abbiamo mosso i primi passi in questo settore non abbiamo mai pensato di restare una piccola azienda a conduzione familiare»a, racconta l’amministratore delegato Bruno Presezzi. «La crescita per noi è stata da subito un obiettivo primario, e si è realizzata anche grazie alla nostra capacità di saper interpretare le richieste del mercato. Siamo divenuti così professionisti nella realizzazione di impianti completi, e non soltanto di presse come avveniva agli esordi».

L’obeittivo è stata raggiunto investendo sulla tecnologia. Sottolinea Presezzi: «Quello che abbiamo fatto è stato semplicemente investire la maggior parte delle nostre risorse economiche in ricerca e sviluppo, attraverso un meccanismo che premiasse sempre e comunque il merito». E i numeri sembrano avergli dato ragione. Nel 2013 il numero di dipendenti è aumentato di oltre 50 unità nel giro di soli tre mesi. E non solo, perché gli effetti positivi si sono visti anche sul fronte internazionale: i clienti arrivano da Cina, Stati Uniti, Sud America e Africa. Recentemente è stata aperta la nuova Presezzi Extrusion North America per seguire l’area di Usa Messico e Canada, mentre il nuovo ufficio di Dubai seguirà i mercati del Medio Oriente. «Abbiamo cavalcato l’onda dei mercati americani e di Dubai — spiega Presezzi — mandando sul territorio gente che conosceva i posti in cui lavorava, una scelta che ci ha dato ragione. Ma non vogliamo fermarci perché mentre continuiamo ad ottimizzare le risorse e gli strumenti che abbiamo qui in Italia, stiamo al tempo stesso lavorando per entrare nel mercato cinese».

E per non fermarsi, ecco l’insolita acquisizione “extrasettore”: la relazione con la software house bologne Kirio, nata dalla volontà di uniformare la parte Information Technology delle aziende del gruppo, è cominciata da cliente, poi si è sempre più stretta fino alla decisione di entrare nel capitale della società. Con un obiettivo ben preciso: «Non possiamo permetterci di non conoscere le evoluzioni del mercato tecnologico — conclude Presezzi — acquisire Kirio ci ha permesso di abbattere tempi e costi dal punto di vista gestionale e monitorare i costi di commessa, ma anche di poter usufruire di una struttura interna che ci suggerisca prima degli altri quali sono i nuovi scenari IT, senza dover ricorrere a costose consulenze esterne». A Kirio è stato affidato anche il compito dell’analisi dei flussi informativi per realizzare un unico sistema in grado di fornire interazione e dialogo tra le tutte le aziende che formano il gruppo.

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