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Pokémon Go, ora c’è la polizza per proteggere i giocatori

Sberbank, la più grande compagnia assicurativa russa, ha lanciato un contratto assicurativo gratuito per il risarcimento di qualsiasi incidente collegato all’attività di gioco, mentre la britannica Row continua ad assicurare il dispositivo

Pubblicato il 03 Ago 2016

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Il fenomeno Pokémon Go, l’app lanciata da Nintendo, è nato di recente (appena un mese nel mondo, in Italia ufficialmente da un paio di settimane) ma è già diventato virale, probabilmente cogliendo di sorpresa per la stessa azienda giapponese.

Il gioco, sostanzialmente una sorta di caccia ai piccoli animaletti gialli chiamati Pokémon, è basato sulla cosiddetta Realtà Aumentata e utilizza la fotocamera, il sensore GPS e l’accelerometro per avvisare l’utente su cosa cercare nelle vicinanze. Particolari luoghi georeferenziati (di solito punti di riferimento e punti di interesse locali) offrono ricompense in-game ai giocatori che li visitano. Una sorta di pedometro incorporato spinge a “viaggiare” per incubare le “uova” che schiudono nuovi Pokémon. In sostanza: gli utenti sono fortemente incentivati a mantenere l’applicazione smartphone attiva in ogni momento, un app che tiene traccia della loro posizione e dei movimenti in grande quantità.



Attraverso il cellulare un mondo digitale è completamente sovrapposto al mondo reale. Al contrario della realtà virtuale, che trasporta i giocatori in un mondo di fantasia, con Pokémon Go si gioca all’interno dell’universo reale. Qui sta il bello e anche il brutto di Pokémon Go, poiché in giro per il mondo il gioco ha provocato (o quanto meno agevolato) reati quali furti e aggressioni ma anche incidenti automobilistici per effetto della distrazione causata dal giochino.

La “follia” collettiva scatenata dal gioco può quindi diventare rischiosa. E, a sorpresa, coinvolge anche le compagnie di assicurazione. Per continuare a leggere l’articolo su Pokémon Go clicca qui

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