Flutter Southern Europe & Africa (SEA) è un ecosistema multi-brand e multi-country operativo dal 1° gennaio 2025. Flutter SEA è attiva in Italia, con un’ampia offerta di prodotti che spaziano dalle lotterie alle scommesse, dagli apparecchi da intrattenimento all’iGaming, attraverso i brand Sisal, PokerStars e Snai.
In Marocco vanta un portafoglio di prodotti per lotterie e scommesse, sia online che retail, e in Turchia propone un’offerta di lotterie distribuita online e nei punti vendita.
Flutter SEA ha inoltre Tech Hub di sviluppo e operativi situati a Tirana, Istanbul, Napoli e Palermo.
Completa l’ecosistema l’Innovation Lab di Torino, che promuove l’innovazione attraverso attività di scouting, ricerca e incubazione di idee, in collaborazione con università, centri di ricerca e startup.
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Una struttura di innovazione riorganizzata e più connessa per Sisal
Nel 2025 Sisal, storica azienda milanese che opera nel settore del gioco regolamentato, è entrata a far parte di Flutter SEA, e questo ingresso ha portato anche ad un processo di riorganizzazione profonda della Funzione Innovazione dell’azienda, con l’obiettivo di rendere l’attività più sistemica, interconnessa, orientata alla strategia.
Ce ne ha parlato Davide Orfanelli, Open Innovation & Ecosystem Development Manager di Flutter Southern Europe and Africa, in un’intervista a Startup Thinking, Osservatorio di cui Sisal è recentemente tornata partner.
Il dialogo con le startup e i programmi di intrapreneurship
L’unità Open Innovation & Ecosystem Development opera su due direttrici: da un lato il modello outside-in, che punta a rafforzare il dialogo e le collaborazioni con l’ecosistema delle startup e delle università della regione; dall’altro l’approccio inside-out, che attraverso i programmi di intrapreneurship stimola l’imprenditorialità interna e la nascita di progetti innovativi. In questo quadro, la funzione Innovation Strategy, guidata da Katia Colucci, ha il compito di coordinare roadmap, priorità strategiche e iniziative cross-fnzionali, con una particolare attenzione all’adozione di tecnologie emergenti e nuovi modelli di innovazione.
La Funzione lavora in stretta connessione con altre due anime: il Product Innovation Team, che innova il portafoglio prodotti core, e l’Innovation Lab, focalizzato sull’esecuzione tecnologica e sull’intelligenza artificiale. Le sinergie sono facilitate da un Innovation Committee centrale, presidiato proprio dall’area di Innovation Strategy, che coordina roadmap, priorità strategiche e iniziative cross-funzionali. Un modello operativo dunque strutturato la cui evoluzione è ancora in corso, ma che punta a integrare visione, execution e impatto sul business.
GoBeyond: da programma nazionale a piattaforma internazionale
Tra le iniziative più consolidate, GoBeyond rappresenta il fiore all’occhiello della strategia di Open Innovation di Sisal. GoBeyond, il programma lanciato da Sisal nel 2014, è diventato oggi una piattaforma strutturata che combina scouting, formazione, erogazione di grant e matchmaking con partner e Business Unit interne. Nato come una call for startup, ha saputo evolvere nel tempo attraverso cicli di sperimentazione e rilascio, fino a diventare un asset riconosciuto anche a livello internazionale. Il programma ha ormai superato le 450 candidature annue e prevede un processo di selezione articolato su tre livelli: un comitato interno, uno dei partner e una giuria finale di esperti indipendenti.
GoBeyond non si limita a selezionare le startup più promettenti, ma fornisce loro un ecosistema di supporto concreto: grant (fino a 50.000 euro), fast track in programmi di accelerazione come quelli di Google e Zest, servizi professionali in-kind, e l’accesso a collaborazioni industriali. In parallelo, Sisal affianca ogni edizione a una Challenge tematica per indirizzare le candidature su aree prioritarie per l’azienda, come il retail sostenibile el’innovazione di processo. Questo ha permesso di passare da un approccio generalista a uno più strategico, in grado di abilitare anche partnership strutturate: negli ultimi 24 mesi, ad esempio, sono state avviate una decina di collaborazioni in modalità Client Venturing con startup provenienti dal programma.
Il lancio a ottobre in Turchia
Il modello si è rivelato talmente efficace da essere esportato anche all’estero. Dopo una prima edizione pilota in Marocco (con oltre 140 candidature e un bootcamp fisico per le 10 finaliste), GoBeyond verrà lanciato a ottobre 2025 anche in Turchia, dove Sisal ha una presenza più matura e una base di sviluppo tecnologico in un Tech Hublocale. Il programma turco prevede un setup stabile, con partner territoriali e un processo di selezione ibrido, e rappresenta un primo passo per rendere GoBeyond un’iniziativa multi-country a tutti gli effetti, replicabile anche in altri mercati strategici.
Dall’open all’inner innovation: l’intrapreneurship come leva di trasformazione
Accanto al dialogo con l’ecosistema esterno, Flutter SEA punta a valorizzare il potenziale innovativo interno attraverso un nuovo programma di intrapreneurship. L’iniziativa, attualmente in fase di setup, si ispira alle metodologie lean startup e prevede una call aperta a tutti i collaboratori dell’azienda in Italia. Le proposte selezionate verranno incubate attraverso un percorso strutturato composto da sprint di 9 settimane, con il supporto di un partner specializzato, e articolato in tre fasi: Customer Discovery, Business Case Development e Planning.
Un’attenzione particolare è dedicata alla componente people al fine di assicurare la sostenibilità del programma anche da un punto di vista organizzativo in modo da evitare impatti negativi sull’operatività della Funzione. Il team ha a tal fine definito una stima dell’impegno settimanale per chi partecipa (circa un giorno a settimana), e definito delle regole di accesso. Allo stesso tempo, si punta a un forte coinvolgimento top-down: il programma sarà sponsorizzato dalla Chief Strategy Officer e promosso attraverso una campagna interna strutturata, che ne chiarirà obiettivi, vantaggi, tempistiche e modalità operative. L’obiettivo è duplice: evitare il rischio di engagement frustranti (esperienze negative del passato hanno insegnato quanto sia importante mantenere le promesse) e costruire un sistema di feedback trasparente anche per chi non verrà selezionato.
Sebbene non si tratti di un’attività di venture building in senso stretto, l’ambizione è chiara: generare idee innovative e realizzabili, che possano essere assorbite all’interno delle unità esistenti o, in casi eccezionali, portare a nuovi progetti aziendali. Il messaggio è semplice, ma potente: anche chi lavora ogni giorno nei team interni può essere protagonista dell’innovazione.
Innovare, per Sisal, significa muoversi su più fronti: aprirsi all’esterno senza dimenticare il potenziale che vive già dentro l’azienda. È in questo equilibrio dinamico che nascono le trasformazioni più autentiche.
Non esiste innovazione senza apertura, ma nemmeno senza identità. Sisal sceglie di abitare entrambi i mondi: quello che esplora nuove connessioni e quello che valorizza le energie che ha già in casa.






