INNOVAZIONE & SOCIETÀ

Intelligenza artificiale, gli italiani non sono preparati e chiedono l’intervento della politica

Il 54% degli italiani di fronte all’intelligenza artificiale non si sente preparata, il 59% pensa che servono leggi e il 51% che porterà a una riduzione dei posti di lavoro. Sono alcuni dei risultati di un sondaggio YouTrend che viene presentato il 19 maggio all’incontro di studio della Fondazione Pensiero Solido

Pubblicato il 17 Mag 2023

intelligenza-artificiale-machine-151118192644

Gli italiani sono disorientati di fronte alla diffusione e alle evoluzioni intelligenza artificiale, hanno timori e chiedono l’intervento della politica per porre limiti. La fotografia viene da un sondaggio condotto da YouTrend per la Fondazione Pensiero Solido, che viene presentata venerdì 19 maggio a Milano, in occasione dell’incontro “Intelligenza artificiale. E noi?” (qui il link per registrarsi e seguire l’evento in presenza o in live streaming), di cui EconomyUp è media partner.

Gli italiani e l’intelligenza artificiale: il sondaggio YouTrend

La maggioranza degli italiani, il 54%, dichiara di non sentirsi preparata sul tema dell’intelligenza artificiale. Una percentuale ancora più alta, il 59%, pensa che la politica e le leggi dello Stato dovrebbero intervenire il più possibile, anche vietandone l’uso se fosse il caso, o comunque regolamentando la maggior parte dei casi di utilizzo.

Sul fronte occupazionale, secondo l’indagine di YouTrend, tra gli italiani prevale in generale la percezione che questa tecnologia porterà ad un calo complessivo dei posti di lavoro: la pensa così il 51% degli intervistati, mentre per il 10% l’occupazione aumenterà e per il 26% i posti di lavoro resteranno più o meno gli stessi anche se cambieranno le mansioni.

Il lavoro e l’intelligenza artificiale

La maggioranza degli occupati (55%) non sarebbe inoltre disposta a farsi dare volentieri istruzioni dall’intelligenza artificiale sul lavoro (mentre il 37% sì), sebbene il controllo e la valutazione automatica siano comunque percepiti più come un vantaggio (47%) che come uno svantaggio (30%), e questa percezione di vantaggio aumenta soprattutto tra i giovani e i laureati.

Sempre secondo il sondaggio di YouTrend per la Fondazione Pensiero Solido, i lavori percepiti come più sostituibili da un’intelligenza artificiale sono quelli svolti da impiegati (56%), operai (51%) e commessi (43%), ossia mansioni che non richiedono titoli di studio elevati, mentre all’opposto quelli che vengono percepiti come meno sostituibili da un’intelligenza artificiale sono l’artista (24%), l’imprenditore (26%) e il medico (27%).

Solo una minoranza degli occupati si sente aiutata (23%) o all’opposto minacciata (21%) dai cambiamenti portati da queste nuove tecnologie, mentre la maggioranza (50%) non si sente né aiutata né minacciata.

L’intelligenza artificiale. E noi? L’incontro della Fondazione Pensiero Solido

“Sam Altman, fondatore di OpenAI, che produce ChatGPT, dice bene: l’Intelligenza artificiale non è una creatura, perché non esiste in natura, ma è una costruzione dell’uomo. Tuttavia non è neppure solo uno strumento: non è un semplice algoritmo che si limita a eseguire le istruzioni, perchè l’AI generativa e conversazionale impara ed evolve continuamente e dialoga con noi esseri umani”, osserva Antonio Palmieri, presidente della Fondazione Pensiero Solido. “Tra paure ed entusiasmi, dobbiamo puntare a essere ragionevoli, preparati e responsabili. Per questo la nostra Fondazione organizza un pomeriggio di studio dal titolo “Intelligenza artificiale. E noi? Sfide, opportunità, responsabilità”.

Il programma dell’incontro

Questo l’intenso programma, a partiren dalle 14.30 di venerdì 19 maggio, dell’incontro promosso dalla Fondazione Pensiero Solido, che si svolgerà in Cariplo Factory-BASE

Apertura lavori:
Antonio Palmieri, fondatore e presidente Fondazione Pensiero Solido

Presentazione ricerca Youtrend/Fondazione Pensiero Solido
“Gli italiani e l’intelligenza artificiale. Cosa ne pensano, cosa si aspettano.”
Lorenzo Pregliasco, cofondatore YouTrend.

Lo sviluppo dell’AI

“Sviluppo responsabile dell’IA. Società civile, imprese ed istituzioni assieme nel cambiamento”
Giorgia Abeltino, Senior Director Public Policy South Europe and Director External Relations Google Arts & Culture

“Il progetto FAIR. Le nuove basi scientifiche per l’intelligenza artificiale del futuro.”
Giuseppe De Pietro, direttore Istituto ICAR del CNR e presidente Fondazione “Future AI Research”

“L’intelligenza artificiale rafforza o diminuisce il potere decisionale delle persone e delle nazioni?”
Antonio Preiti, Sociometrica, Università di Firenze

“La scienza dell’AI e l’AI per la scienza.”
Giorgio Metta, direttore Istituto Italiano di Tecnologia

“Le macchine non decidono per noi.”
Massimo Chiriatti, cto Lenovo, autore di “Incoscienza artificiale. Come fanno le macchine a prevedere per noi.”

“Le prospettive presenti e future del buon uso dell’intelligenza artificiale.”
Giovanni Miragliotta, direttore Osservatorio sull’intelligenza artificiale del Politecnico di Milano

AI: includere e non escludere

“Siamo noi esseri umani a realizzare e governare la tecnologia. Quindi, mettiamo al centro regole e inclusione.”
Pier Luigi Dal Pino, Senior Regional Director Government Affairs Western Europe Microsoft

“Non è intelligenza se non è accessibile.”
Roberto Scano, esperto di accessibilità e competenze digitali professionali ICT

“La via italiana all’intelligenza artificiale.”
Mauro Musarra, CEO e founder Algor Lab dialoga con Giovanni Iozzia, direttore economyup.it

“Cybersecurity e IA: necessaria una consapevolezza diffusa, solida e sostenibile.”
Isabella Corradini, Psicologa sociale, presidente del Centro Ricerche Themis

“La voce della macchina.”
Gianni Riotta, direttore Luiss Data Lab

“Valutazione e Monitoraggio di sistemi AI”
Daniele Nardi, docente università La Sapienza Università di Roma e direttore del Laboratorio Artificial Intelligence and Intelligent Systems del CINI

AI: percorsi di senso

“Non esiste progresso senza responsabilità.”
Alessandra Santacroce, Executive Director Government & Regulatory Affairs IBM Italy President of IBM Italy Foundation

“L’intelligenza dell’intelligenza artificiale.”
Ciro De Florio, docente di logica, componente consiglio scientifico Humane Technology Lab, Università Cattolica di Milano

“Logos/ergon. L’AI come provocazione di senso.”
Cosimo Accoto, filosofo digitale, research affiliate e fellow al MIT di Boston, adjunct professor (UNIMORE)

“La via italiana all’intelligenza artificiale.”
Tommaso Madè, Vice President of Global Sales Contents.com dialoga con Giovanni Iozzia, direttore economyup.it

“La dimensione etica dell’intelligenza e la sfida dell’AI”
Don Philip Larrey, decano presso la Pontificia Università Lateranense e autore del libro Artificial Humanity

“L’AI, come il metaverso, è il futuro di Internet, e in quanto tale deve essere gestita con grande prudenza e responsabilità”
Laura Bononcini, Public Policy Director, Southern Europe Meta

 AI: cadute e ricadute.

“La Responsible AI e l’era della Generative AI: democratizzare l’accesso all’innovazione”
Franco Spicciariello, Director Public Policy, Italy and East Central and South-East Europe Division (ECSEED), Amazon Web Services (AWS)

“Il futuro dell’AI: riflessioni sulla “personalità elettronica”.
Cristina Crupi, Fondatrice Studio Legale Crupi & Associati, specializzata in Diritto Civile e Societario. Autrice del primo “Codice delle Startup” e del nuovo “Codice delle PMI”

“AI e lavoro. Come lo cambierà, come dobbiamo cambiare noi.”
Marco Bentivogli, attivista, già Segretario nazionale della FIM CISL

“La via italiana all’intelligenza artificiale”
Uljan Sharka, CEO iGenius dialoga con Giovanni Iozzia, direttore economyup.it

“L’intelligenza artificiale etica a supporto della salute della persona.”
Stefano Regondi, direttore generale centri clinici NeMO e direttore generale NEMO LAB

“Scacco matto alla politica”
Massimiliano Panarari, Sociologia della comunicazione Università Telematica Mercatorum, editorialista

“Governare l’intelligenza artificiale?”
Guido Scorza, componente del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

E
Redazione EconomyUp
email Seguimi su

Articoli correlati

Articolo 1 di 4