Il fintech globale sta vivendo un momento di svolta. Dopo una fase di contrazione degli investimenti tra il 2022 e il 2023, il 2024 ha segnato una ripresa significativa: i ricavi del settore sono cresciuti del 21%, quasi il triplo rispetto al +6% registrato dai servizi finanziari tradizionali. Questo slancio è accompagnato da un miglioramento della redditività: il margine EBITDA medio delle società fintech quotate è salito al 16%, e il 69% di esse ha chiuso l’anno in utile, rispetto a meno della metà nel 2023.
Un nuovo report di Boston Consulting Group e QED Investors evidenzia come il settore stia entrando in una fase di maturità, con una nuova classe di aziende scalate che dominano il mercato e una generazione emergente di disruptor pronti a ridefinire i confini dell’innovazione finanziaria.
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Fintech che scalano: una nuova élite
Secondo il report, circa 250 fintech nel mondo – l’1% del totale – hanno raggiunto una scala significativa, generando ciascuna oltre 500 milioni di dollari di ricavi annui. Queste aziende rappresentano il 60% dei ricavi complessivi del settore e sono considerate i “vincitori scalati” di questa nuova era. Si tratta di operatori che hanno consolidato la loro posizione grazie a una combinazione di efficienza tecnologica, solidità finanziaria e una proposta di valore chiara.
Tuttavia, la loro leadership è messa alla prova da una crescente pressione per mantenere la redditività, affrontare una maggiore regolamentazione e competere con nuovi entranti più agili. Per rimanere competitivi, queste aziende devono ottimizzare l’allocazione del capitale, migliorare la gestione del rischio e continuare a innovare, bilanciando l’espansione geografica con l’efficienza operativa.
I nuovi disruptor: innovazione e opportunità di crescita
Parallelamente, sta emergendo una nuova generazione di fintech focalizzate su segmenti di mercato ancora poco serviti. Questi “emerging disruptors” si concentrano su aree come l’embedded finance, l’insurtech, il regtech e le soluzioni per le PMI, sfruttando tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e l’open banking per offrire servizi finanziari più accessibili e personalizzati.
In particolare, l’adozione dell’intelligenza artificiale sta diventando un fattore chiave di differenziazione. Le fintech più giovani spesso superano le aziende più grandi nell’utilizzo dell’AI, implementando soluzioni innovative che migliorano l’efficienza operativa e l’esperienza del cliente. L’AI agentica, in particolare, è vista come la prossima grande rivoluzione, con applicazioni promettenti nel commercio, nei software verticali e nella gestione finanziaria personalizzata.
Il ruolo degli investitori nel Fintech 2025: focus sulla crescita sostenibile
Dopo anni di crescita a tutti i costi, gli investitori stanno ora privilegiando la sostenibilità economica. Le fintech che dimostrano solidi fondamentali, come margini di profitto positivi e modelli di business scalabili, sono quelle che attraggono maggiormente i capitali. Attualmente, ci sono circa 150 fintech fondate prima del 2016 che hanno raccolto oltre 500 milioni di dollari di equity e sono pronte per l’IPO, ma attendono condizioni di mercato più favorevoli.
Inoltre, gli investitori giocano un ruolo cruciale nell’accelerare l’adozione dell’AI e nel promuovere una disciplina di crescita, indirizzando i capitali verso verticali ancora poco penetrati e regioni emergenti con bisogni non soddisfatti.
Geografie e segmenti: dove si gioca il futuro del fintech
Nonostante i progressi, il fintech rappresenta ancora solo il 3% dei ricavi globali del settore bancario e assicurativo, lasciando ampi margini di crescita. Negli Stati Uniti e in Cina si concentra attualmente circa il 66% dei ricavi delle fintech scalate, ma altre regioni, come l’Europa, l’Asia e l’Africa, offrono opportunità significative.
In Europa, ad esempio, la penetrazione del fintech nei ricavi bancari e assicurativi è del 2%, rispetto al 4% del Nord America e al 5% dell’America Latina. Tuttavia, esistono segnali positivi, con aziende come Revolut, Klarna, Wise, Starling e Monzo che dimostrano la possibilità di costruire modelli di successo intercettando la domanda di servizi semplici, digitali e orientati ai giovani consumatori.
Inoltre, segmenti come il B2B, il lending e le infrastrutture finanziarie sono identificati come aree chiave per la crescita futura, con l’AI e l’armonizzazione normativa che possono fungere da catalizzatori per il potenziale del fintech in queste regioni.
Fintech 2025: verso un ecosistema più maturo e sostenibile
Il 2025 segna l’inizio di una nuova fase per il fintech, caratterizzata da una maggiore maturità, disciplina operativa e attenzione alla sostenibilità. I “vincitori scalati” devono consolidare la loro posizione affrontando le sfide della redditività e della regolamentazione, mentre i nuovi disruptor hanno l’opportunità di innovare e crescere in segmenti ancora poco serviti.
Con solo il 3% dei ricavi bancari e assicurativi globali attualmente detenuti dal fintech, il potenziale di espansione è enorme. La combinazione di tecnologie emergenti, modelli di business innovativi e un focus sulla crescita sostenibile sarà determinante per plasmare il futuro del settore.


