Festival delle Letterature migranti, l’innovazione sociale passa dall’incontro di culture

Dal 12 al 16 ottobre a Palermo si tiene la manifestazione dedicata a scrittori del Sud del mondo. Un fenomeno legato alla storica ondata migratoria, in grado di portare disruption anche in campo culturale. Tra gli argomenti: società digitali, social network e nuovi linguaggi visivi

Pubblicato il 10 Ott 2016

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Anche la contaminazione culturale può contribuire all’innovazione sociale. Un esempio è il Festival delle Letterature migranti, che sta per tornare a Palermo dal 12 al 16 ottobre 2016: centinaia di ospiti, incontri e spettacoli in decine di luoghi della città per raccontare le letterature che migrano da un luogo a un altro, da un tempo a un altro. “Se non ci fossero le letterature – dice Davide Camarrone, direttore artistico del Festival – le città si spegnerebbero, le nostre parole perderebbero significato. Le letterature migrano i popoli. Li accolgono e li accompagnano. Li fanno conoscere. Dove non vi sono letterature, la paura mette le sue radici, fa crescere le sue spine. Migrano lingue e culture, fisicamente e attraverso le grandi reti di comunicazione. Il processo che viviamo, la più grande migrazione della storia umana, segna nuovi traguardi”.

Anche questa è disruption: l’ondata storica di migrazioni verso l’Occidente che stravolge equilibri sociali ma che contiene in sé anche germi innovativi, come appunto le tante culture del Sud del mondo pronte a fecondare in vari modi la nostra cultura.

Peraltro al Festival non si parlerà solo di libri e autori. È previsto un appuntamento su “Società digitali” con Simone Arcagni e Alessandro Gazoia che dialogano con Pino Bruno. Un altro incontro ha come tema “Letteratura e Matematica”, con interventi di Chiara Valerio, Lavinia Spalanca ed Elena Toscano. La crescente importanza dei social network non poteva passare inosservata: nell’appuntamento dal titolo “Caro amico ti scrivo. Dalle epistole ai social” Caterina Bonvicini e Sabrynex affrontano l’argomento con Chiara Valerio. In un periodo in cui l’innovazione sta penetrando di prepotenza anche nel mondo delle case editrici, non poteva mancare un appuntamento dal titolo Le sfide dell’editoria. Interpretare il presente: Antonio Sellerio (Sellerio editore), Paola Gallo (Giulio Einaudi editore), Giulio Passerini (edizioni E/O), Christian Raimo (minimum fax), Chiara Valerio (nottetempo) e Isabella Ferretti (66th&2nd) dialogano con Helena Janeczek.

Da quest’anno inoltre si fanno spazio al Festival anche nuove sezioni (Arti Visive, Documentari, Giornalismo, Nuovi linguaggi), che amplieranno l’orizzonte delle pratiche di una narrazione che cambia con la rapidità stessa di un fenomeno sempre più urgente e globale (qui il programma completo)

In tutto saranno 64 gli incontri letterari e artistici, e 143 gli ospiti presenti tra autori, editori e artisti, oltre al premio Nobel per la Letteratura, lo scrittore nigeriano Wole Soyinka.

Protagonista, ancora una volta, sarà il centro storico di Palermo, città multiculturale per geografia e vocazione, territorio di accoglienza e integrazione di popoli e di lingue che ospiterà gli incontri e le attività in vari luoghi.

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