Cassa Depositi e Prestiti: come CDP gestisce i progetti di innovazione e trasformazione digitale

A partire da fine 2020, CDP si è dotata di un’unità per implementare iniziative di innovazione, che si è poi evoluta, a partire da maggio 2022, in due aree distinte: Innovation Lab e Digital Transformation. Ecco cosa fanno, come funzionano, chi le guida

Pubblicato il 07 Apr 2023

CDP la gestione dell'innovazione

Cassa Depositi e Prestiti (CDP) è un’istituzione finanziaria italiana che impiega le risorse raccolte dal risparmio postale e dal mercato per favorire la crescita e l’occupazione del Paese, sostenendo l’innovazione e la competitività delle imprese, le infrastrutture e il territorio. Con un totale attivo di circa 517 miliardi di euro, CDP è una delle più grandi istituzioni bancarie italiane. CDP è una società per azioni a controllo pubblico, il cui azionista di maggioranza è il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Azionisti di minoranza sono le Fondazioni di origine bancaria che operano a favore del contesto sociale, civile e culturale dei territori.

In quanto istituzione al servizio del Paese con il compito, fra gli altri, di promuovere e sostenere l’innovazione e la competitività delle imprese, CDP ha deciso di dedicare una struttura per valutare e implementare progetti di innovazione e trasformazione digitale interna, confermando così il suo ruolo di realtà all’avanguardia.

A partire da fine 2020, CDP si è dotata di un’unità dedicata a questo scopo, che si è poi evoluta, a partire da maggio 2022, in due aree distinte, Innovation Lab e Digital Transformation. Queste due aree, coordinate da Valeria De Flaviis, sono a riporto della Direzione ITO (Innovation,  Transformation, Operations) guidata da Alberto Tavani, e si occupano di curare lo sviluppo e l’adozione di metodi, approcci e strumenti volti a supportare e accelerare l’ideazione, selezione, prototipazione e attivazione di soluzioni innovative per CDP e il suo business, collaborando con le altre Unità Organizzative e con terze parti in ottica “open innovation”, curando altresì gli aspetti legati alla trasformazione digitale, identificando nuove idee e soluzioni tecnologiche innovative per CDP.

Nel dettaglio, l’Innovation Lab, presidiato da Adriano Amalfi, si occupa principalmente di processi utili alla generazione di opportunità, attraverso call4ideas e momenti di confronto. Strutturato secondo un modello “hub & spoke”, l’Innovation Lab rappresenta l’hub centrale che governa i processi di innovazione. Nelle unità organizzative sono presenti circa 35 figure di collegamento tra l’innovazione e le Business Line, denominate evangelist, che hanno il compito di portare i progetti sviluppati nel Lab all’interno delle diverse business line o di intercettare le esigenze di innovazione delle differenti Direzioni da sviluppare nel Lab. Queste figure sono scelte principalmente per la loro attitudine positiva verso il cambiamento, caratterizzate comunque da una solida preparazione sui temi digitali. L’Innovation Lab si occupa anche di scouting in logica di “open innovation” attraverso call4solutions pensate per cercare sul mercato soluzioni innovative, provenienti sia da realtà giovani che da player più consolidati. Inoltre, l’Innovation Lab lavora alla costruzione e mantenimento di partnership strategiche per l’innovazione, quali collaborazioni con Università e Centri di Ricerca e con attori industriali.

Per garantire un allineamento tra innovazione e strategia aziendale, è stato istituito un innovation board che coinvolge alcune prime linee di Cassa Depositi e Prestiti chiamate a identificare, insieme ai membri del Lab, le idee più interessanti. La parte manageriale, che porta il punto di vista strategico dell’azienda, è anche chiamata a selezionare ed approvare le idee più promettenti su cui investire effettivamente.

L’unità di Digital Transformation, la cui figura di riferimento è Flavia Sciannandrone, rappresenta la parte più strettamente technology-driven. Operativamente l’unità è guidata da alcuni driver individuati in fase iniziale coerentemente con il piano industriale: sulla base di questi vengono avviati progetti sperimentali che possono includere la realizzazione di un prototipo o la pubblicazione di uno studio, a seconda della maturità della tecnologia trattata.

Le due unità lavorano in maniera sinergica per coprire tutte le esigenze di innovazione che possono essere utili al Gruppo. Per misurare le performance, utilizzano metriche specifiche relative alla quantità di attività portate a termine con successo in ogni ambito. In particolare, l’Innovation Lab monitora il numero di idee realizzate rispetto a quelle selezionate, mentre l’area di Digital Transformation monitora il numero di piloti attivati nelle aree di technology scouting individuate.

Le iniziative portate avanti in CDP dimostrano una volontà esplicita di sfruttare appieno le opportunità offerte dall’innovazione digitale e dai paradigmi dell’Open Innovation. Questo obiettivo verrà rafforzato anche attraverso la collaborazione con l’ Osservatorio Startup Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano, che consentirà di consolidare e sviluppare ulteriormente queste strategie nel tempo.

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Alessandra Luksch
Alessandra Luksch

Direttore dell'Osservatorio Startup Thinking degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano

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