INNOVAZIONE E POLITICA

Digital Champions, chi sono gli alfieri digitali europei

Riccardo Luna sarà il portabandiera digitale italiano nella Ue. I colleghi? Ministri ed ex ministri, imprenditori, top manager. Più uno startupper sloveno, una finlandese che promuove il coding per le donne, un irlandese ex produttore cinematografico. Luna e il lettone Zitmanis sono gli unici che arrivano dalla comunicazione

Pubblicato il 18 Set 2014

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Riccardo Luna, giornalista esperto di innovazione

Anche l’Italia sta per avere il suo Digital Champion. È in arrivo il decreto di nomina per Riccardo Luna, giornalista, attuale direttore di CheFuturo! e già primo direttore dell’edizione italiana di Wired: una notizia anticipata dal Corriere delle Comunicazioni.

Luna andrà ad unirsi agli altri ambasciatori dell’Agenda digitale europea provenienti dai vari Paesi Ue, di cui EconomyUp è andato a leggere i profili: almeno sette di loro sono ministri, ex ministri o dirigenti (o consulenti) di ministeri, alcuni sono imprenditori dell’Ict, altri sono dirigenti di enti pubblici, accademici. C’è anche, dalla Slovenia, uno startupper di successo, Ales Spetic. Mentre la Digital Champion finlandese è una giovane donna impegnata per introdurre le donne nel mondo (molto maschile) della programmazione di codici. Gli unici due Digital Champion europei provenienti dal mondo della comunicazione sono Riccardo Luna e il campione digitale della Lettonia, Reinis Zitmanis, che presentata trasmissioni televisive e radiofoniche incentrate sulle nuove tecnologie e scrive di questi argomenti per vari giornali.

Compito di tutti loro sarà, come specificato dalla Ue, “aiutare i cittadini Ue a diventare digitali”. Si tratta di persone “creative e motivate che guidano progetti innovativi nella formazione all’ICT, nell’inclusione digitale, nell’accesso al digitale e nell’e-governement. Molti promuovono attivamente lo sviluppo di digital skills e l’imprenditorialità dei giovani, aiutando a ridurre la disoccupazione attraverso la condivisione di idee innovative che hanno avuto effetti positivi nei loro Paesi”.

Ecco chi sono e cosa fanno i Digital Champion Ue.

GERMANIA – Gesche Joost è docente di Arte con specializzazione nella ricerca sul design all’Università di Berlino e dal 2008 è a capo del Design Research Lab, dove si occupa anche di interazione uomo-computer. “Le mie priorità – dice – sono le digital skills, la diversità nella nostra società digitale e l’Internet aperto”.

OLANDA – Tineke Netelenbos ha come priorità migliorare la sicurezza di Internet e le e-skills delle persone. È stata ministro dei Trasporti e ora guida “Digivaardig & Digiveilig”, una ong che promuove programmi di inclusione digitale.

AUSTRIA – Meral Akin-Hecke, fondatrice di DigiTalks, ha come priorità formazione, inclusione e sostegno all’occupazione.

BELGIO – Saskia van Uffelen è CEO di Ericsson Belux. Tre le sue priorità: e-education, e-commerce, e-skills. Inoltre punta a convincere un numero sempre maggiore di suoi concittadini ad andare online e dichiara di voler cambiare l’immagine troppo “geek” che ha il settore dell’ICT nel suo Paese.

DANIMARCA – Lars Frelle-Petersen persegue una modalità innovativa per sviluppare un sistema postale digitalizzato per i settori pubblico e privato. È a capo dell’Agenzia danese per la Digitalizzazione.

FRANCIA – Gilles Babinet è impegnato a sostenere l’innovazione attraverso la formazione. È presidente di CaptainDash, azienda di marketing digitale, ed ex presidente del Conseil National du Numerique, Consiglio nazionale dell’Informatica.

FINLANDIA – Linda Liukas lavora per coinvolgere le donne nel coding e della costruzione del web. È co-founder di Railsgirls.com, movimento comunitario internazionale no profit che scommette appunto sulla capacità femminile di programmare codici e dedicarsi all’informatica. Adesso lavora alla Codecademy, che insegna in modo molto semplice a fare programmazione.

POLONIA – Wlodzimierz Marcinski è plenipotenziario del ministero per lo sviluppo delle competenze digitali, ministro dell’amministrazione e della digitalizzazione ed ex vice ministro della ricerca scientifica e dell’Information Technology.

IRLANDA – David Puttnam è presidente di Atticus Education, company di formazione online con sede in Irlanda. Si propone di far entrare il digitale in tutti gli aspetti della vita: politica, imprenditoria e formazione. In passato, per 30 anni, è stato un noto produttore cinematografico indipendente.

CROAZIA – Darko Parić è promotore del progetto eCroatia e collabora con il ministero per superare il divario digitale della Croazia rispetto al resto dell’Europa in termini di penetrazione della banda larga.

BULGARIA – Gergana Passy è fondatrice e presidente della PanEuropean Union Bulgaria, politico ed ex ministro degli Affari europei.

ROMANIA – Paul André Baran è direttore del programma Biblionet, che punta al libero accesso a computer e Internet.

PORTOGALLO – Antonio Murta è managing partner e co-fondatore di Pathena, una società di investimenti specializzata in aziende dell’ICT. Si descrive come “esordiente” nel mondo della politica ma è determinato a portare il suo approccio pragmatico all’interno dellAgenda Digitale.

SVEZIA – Jan Gulliksen è dean (preside) della Scuola di Informatica e Comunicazione di Stoccolma ed è all’opera per aiutare il suo Paese a raggiungere gli obiettivi che si è prefisso nel settore ICT.

SLOVENIA – È uno startupper di successo il Digital Champion sloveno. Ales Spetic è cofounder di Zemanta, una delle startup di maggiore impatto nel Paese. È fornitrice di una tecnologia in grado di suggerire link ad articoli in base ai loro contenuti. “Voglio che tutti nel mio Paese – dice – usino la tecnologia digitale e la apprezzino. Intendo lavorare sugli aspetti di usability dell’ICT, in modo che si possa usufruire dei serivizi in modo migliore”.

LETTONIA – Reinis Zitmanis è presentatore di un programma televisivo settimanale sulle nuove tecnologie e ha un analogo programma radiofonico. Inoltre scrive articoli per varie riviste di tecnologia. “È stato un piacere – dice – supportare e assistere la Lettonia verso il future digitale e ispirare le persone attraverso stampa, radio e tv. Going digital è un modo di dire, ma con un suo preciso significato”

REPUBBLICA CECA – Ondrej Felix è l’architetto dell’e-government della Repubblica Ceca. Suo principale obiettivo è migliorare l’interoperabilità dei sistemi di e-government tra i Paesi.

LITUANIA – Kestutis Juskevicius è il project manager del programma per la Biblioteca nazionale lituana. Suo scopo: lottare contro la carenza di digital skills.

CIPRO – Stelios Himonas lavora nel segretariato permanente del ministero dell’Energia, del Commercio, dell’Industria e del Turismo. Vuole aumentare la penetrazione di Internet nel suo Paese.

SLOVACCHIA – Peter Pellegrini è ministro dell’Educazione, Scienza, ricerca e sport. Intende costruire un ponte tra la comunità degli esperti e i cittadini comuni per migliorare le condizioni di vita della popolazione.

UNGHERIA – István Erényi è Senior Counsellor al ministero dello Sviluppo. Lavora per rendere la formazione più aperta e ridurre il divario digitale delle digital skills con gli altri Paesi della Ue.

LUSSEMBURGO – Björn Ottersten dirige il Centro Interdisciplinare per la sicurezza, l’affidabilità e la fiducia del Lussemburgo. Vuole promuovere e sviluppare servizi ICT sicuri per tutti.

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