OPEN BANKING

Perché JPMorgan potrebbe finanziare Yapily, startup di un italiano a Londra

La società fintech fondata a Londra dall’italiano Stefano Vaccino sarebbe in trattative per un eventuale ingresso della banca d’investimento JP Morgan. Nata con l’open banking, Yapily ha vari investitori tra cui l’ex dg di Unicredit e alcuni membri della famiglia Berlusconi

Pubblicato il 12 Set 2022

Stefano Vaccino, CEo e founder Yapily

Yapily, startup del fintech fondata a Londra dall’italiano Stefano Vaccino, è alla ricerca di un nuovo round di finanziamenti e avrebbe attratto l’attenzione di JP Morgan Chase & Co. Lo riferisce Bloomberg, sottolineando che la banca d’investimento americana si troverebbe già nella fase di discussione dell’investimento con rappresentanti della giovane società innovativa. Per il momento, però, non sono state rilasciate dichiarazioni ufficiali.

Per Yapily questa nuova iniezione di capitali sarebbe funzionale all’acquisto di finApi, provider tedesco di soluzioni per il banking, direttamente dall’holding Schufa Ag, equivalente della Fico credit score americana, agenzia di credit information. Un’acquisizione mirata a porre le premesse per rendere la stessa Yapily una delle piattaforme principali dell’open banking in Europa.

Cos’è l’open banking

L’open banking è una condivisione dei dati tra i diversi attori dell’ecosistema bancario, naturalmente autorizzata dai clienti, scaturita dalla PSD2 (Payment Services Directive 2), direttiva europea sui pagamenti digitali emanata nel 2018.

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L’open banking di Yapily: come è nata e cosa fa

Fondata nel 2017 a Londra da Vaccino, già Executive Director di Goldman Sachs, Yapily nasce proprio dall’opportunità creata dalla rivoluzione Open Banking ed è una piattaforma tecnologica che aiuta le imprese di ogni dimensione a connettersi con le banche retail. La società offre ai fornitori di servizi un modo semplice per recuperare i dati finanziari e effettuare pagamenti in maniera sicura, collegandosi direttamente a tutte le Open Banking API delle banche retail. Tra i suoi clienti conta ditte di accounting software, società nello spazio dei pagamenti, crypto-wallet, applicazioni per la gestione finanziaria e società di e-commerce. Yapily è presente nel Regno unito, in Lituania e Germania.

A maggio 2019 la società fintech ha raccolto raccolto 5,4 milioni di dollari di seed funding da HV Holtzbrinck Ventures e LocalGlobe per accelerare lo sviluppo della sua piattaforma.

Open Banking: 5,4 milioni di dollari a Yapily, piattaforma per connettere imprese e banche retail

Chi investe in Yapily

Tra gli investitori italiani non c’è solo Vaccino, fondatore e CEO, ma anche l’ex direttore generale di Unicredit Roberto Nicastro, nei panni di angel investor, il fondo Ithaca investments di Luigi Berlusconi e Giorgio Valaguzza, Giovanni Daprà (co founder di Moneyfarm) e H14 (il family office di Barbara, Luigi ed Eleonora Berlusconi).

Perché JP Morgan potrebbe finanziare Yapily

Per JPMorgan l’investimento in Yapily non sarebbe che l’ultimo di una serie di investimenti nel fintech, la tecnologia applicata alla finanza. La banca d’investimento ha infatti stretto decine di accordi in questo ambito per cercare di contrastare la concorrenza. Negli ultimi 18 mesi, per esempio, ha acquisito una partecipazione nella società greca di digital banking e pagamenti Viva Wallet e ha acquisito il gestore patrimoniale digitale britannico Nutmeg Saving & Investment.

La collaborazione con l’unicorno Pleo

Intanto Yapily ha avviato una collaborazione con  l’unicorno fintech Pleo  per offrire un’esperienza di pagamento  semplificata ai suoi utenti del Regno Unito. Gli utenti di Pleo saranno ora in grado di ricaricare i loro account direttamente dai propri conti bancari, consentendo ai clienti di ottenere fondi istantaneamente, evitando i lunghi tempi richiesti dal regolamento. A loro volta, le imprese e i dipendenti di tutta Europa saranno in grado di accedere al contante più rapidamente e di calcolare e gestire meglio il loro flusso di cassa.

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