Gli italiani continuano a pagare con carta anche per spese di piccolo importo, tanto che è diventata un’abitudine quotidiana, e pagano sempre di più attraverso modalità innovative, per esempio tramite smartphone e wearable. Ma l’Italia è ancora quart’ultima in Europa nel 2024 per numero di transazioni con carta pro capite. Sono questi alcuni dei risultati della Ricerca dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, presentata al Salone dei Pagamenti il 31 ottobre 2025 durante il convegno “I pagamenti digitali in Italia nel 2025”.
Secondo il report, nel primo semestre 2025 il valore dei pagamenti digitali con carta in Italia ha raggiunto 236 miliardi di euro, in aumento del +6% rispetto all’anno precedente. Il trend porterà a fine anno a un valore compreso tra 495 e 505 miliardi di euro, con una crescita tra il +5% e il +7%. È un ritmo più contenuto rispetto al passato, ma segna l’ingresso in una fase di consolidamento: i pagamenti elettronici sono ormai parte integrante delle abitudini quotidiane degli italiani.
Le transazioni aumentano a un ritmo quasi doppio (+11,5%), con scontrino medio in calo, segnale di un utilizzo sempre più diffuso anche per spese di piccolo importo. Pur restando quart’ultima in Europa nel 2024 per numero di transazioni con carta pro capite – davanti solo a Germania, Romania e Bulgaria – l’Italia mostra un tasso di crescita superiore alla media europea. La sfida ora è trasformare questa accelerazione in un vantaggio competitivo, puntando su infrastrutture integrate, competenze diffuse e servizi a valore aggiunto.
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Pagamenti digitali nei negozi: la spinta degli stranieri e del turismo
Nel primo semestre 2025 il valore totale incassato dai punti vendita fisici tramite strumenti di pagamento digitali ha raggiunto 188 miliardi di euro, in crescita del +4% sul 2024. Di questi, 174 miliardi derivano da consumatori italiani e 20 miliardi da visitatori stranieri, pari a oltre un decimo della spesa complessiva in negozio. Il dato conferma la rilevanza strategica dei pagamenti digitali per il turismo e la competitività del sistema Paese.
Gli effetti positivi della stagione estiva, che ha registrato un aumento delle presenze turistiche e del turismo di prossimità, lasciano prevedere un ulteriore incremento nella seconda metà dell’anno. L’adozione di strumenti digitali consente ai commercianti di intercettare meglio la domanda internazionale, offrire esperienze d’acquisto più sicure e integrare servizi che rafforzano la relazione con i clienti.
“L’Italia si sta avvicinando a una fase di equilibrio: i pagamenti digitali non crescono più per effetto di spinte esterne o obblighi normativi, ma perché si radicano nelle abitudini quotidiane delle persone”, dichiara Ivano Asaro, Direttore dell’Osservatorio Innovative Payments.
“La crescita del 6% nel valore e dell’11,5% nelle transazioni mostra un uso sempre più naturale delle carte, soprattutto per i piccoli acquisti, e segna il passaggio a una maturità sostenibile. “Tuttavia,” aggiunge Matteo Risi, Ricercatore Senior dell’Osservatorio, “restiamo indietro rispetto all’Europa: servono nuovi driver per spingere ulteriormente l’adozione. Bisogna lavorare su sicurezza, esperienza d’uso e integrazione dei pagamenti digitali in servizi più ampi di valore per il cliente. Il turismo dimostra che i benefici sono concreti: oltre il 10% della spesa nei negozi italiani è generato da carte estere.”
Innovative payments: smartphone e wearable spingono la crescita
Prosegue la corsa dei pagamenti digitali in negozio tramite smartphone e wearable, che nel primo semestre 2025 raggiungono 29,7 miliardi di euro, con una crescita del +46% sul 2024. Le transazioni aumentano del +52%, superando 1 miliardo di operazioni. Il 95% del valore è transato tramite tecnologia NFC, il restante 5% tramite app basate su QR code o geolocalizzazione.
“A trainare questa crescita sono soprattutto i pagamenti innovativi, che dimostrano come la digitalizzazione stia ormai entrando nelle abitudini degli italiani”,
afferma Valeria Portale, Direttrice dell’Osservatorio Innovative Payments.
“I pagamenti contactless tramite smartphone e dispositivi indossabili confermano che l’innovazione tecnologica sta trasformando il modo in cui paghiamo.”
Portale evidenzia anche i cambiamenti globali in atto: Digital Euro in fase di sviluppo, stablecoin con capitalizzazione oltre i 300 miliardi di dollari e nuove soluzioni europee come Wero per ridurre la frammentazione dei pagamenti. A questi si aggiunge il ruolo crescente della geopolitica nelle scelte tecnologiche e l’avanzata dei pagamenti istantanei e cross-border, con impatti significativi su efficienza e sovranità finanziaria europea.
Pagamenti digitali: una crescita più consapevole
Dopo il sorpasso sul contante nel 2024 e gli anni di crescita a doppia cifra, il mercato dei pagamenti digitali entra ora in una fase di maturità e consapevolezza. L’aumento, seppur più moderato, è strutturale e trainato dai pagamenti innovativi, nuovo motore dell’ecosistema.
La sfida dei prossimi anni sarà dare nuova spinta al settore, promuovendo innovazione, interoperabilità e collaborazione tra tutti gli attori della filiera. Serviranno investimenti in infrastrutture digitali, formazione e sicurezza, per consolidare la posizione dell’Italia e ridurre il divario con i mercati europei più avanzati.





