L’Internet of Things cresce del 40% in Italia. Ed è boom di auto connesse



Secondo i dati dell’Osservatorio Politecnico di Milano, l’Internet delle Cose in Italia vale 2,8 miliardi. Il 20% di questo mercato dipende dalle smart car. Una sfida, ma anche una grande opportunità, per le compagnie assicurative

di Redazione EconomyUp

Pubblicato il 10 Mag 2017


2,8 miliardi di euro di volume di affari, fatturato del 2016 superiore del 40% a quello dell’anno precedente, 14,1 milioni di oggetti connessi. Sono i numeri dell’IoT in Italia, secondo quanto emerge dall’ultimo report dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano. Una quota rilevante di questa fetta di mercato è appannaggio delle smart car (che incidono per il 20% del fatturato totale). Le auto connesse, dopo lo smart metering, rappresentano il segmento che spinge maggiormente il settore: la crescita del fatturate è stata del 15% e ha raggiunto i 550 milioni di dollari.

Sebbene il calo dei prezzi dei box GPS/GPRS abbia rallentato la crescita del valore di mercato, le auto connesse sono aumentate del 40% raggiungendo quota 7,5 milioni, l’equivalente di un quinto delle autovetture circolanti in Italia. «È il momento di andare oltre la connessione degli oggetti, spostando l’attenzione verso i servizi – ha affermato Angela Tumino, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things, su Digital4Executive – l’auto connessa abiliterà nuovi servizi per sicurezza, manutenzione, navigazione, risparmio energetico, mobilità condivisa». E tutto ciò porterà senz’altro scompiglio anche nel settore delle assicurazioni.

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