Il settore assicurativo si sta distinguendo per la rapidità e la profondità con cui sta integrando l’Intelligenza Artificiale nei propri processi: l’Insurance si posiziona al secondo posto per numero di aziende frontrunner, cioè realtà che hanno già integrato l’IA nelle proprie attività e si stanno ora focalizzando su come scalarla per ottenere vantaggi competitivi. Lo sostengono recenti studi di Accenture sul settore assicurativo, aggiungendo che in Italia le aziende leader nell’implementazione dell’AI raggiungono una quota del 10%, rispetto alla media globale dell’8%. Il 61%, invece, ha già superato la fase di sperimentazione ma si sta ancora concentrando sull’implementazione. Ma vediamo meglio le principali evidenze che emergono dai report
QUI IL REPORT “The front-runners’ guide to scaling AI“
QUI IL REPORT “Pulse of Change 2025”
Indice degli argomenti
Verso i “Super-Agenti IA”: il modello ibrido che unisce uomo e macchina
Il report introduce il concetto di “Super-Agenti IA”, ovvero una nuova generazione di figure ibride in cui l’intelligenza umana si combina strettamente con algoritmi e modelli predittivi.
Daniele Presutti, Senior Managing Director Insurance di Accenture, spiega che tale modello offre vantaggi su tre assi principali: efficienza operativa, qualità del rapporto con il cliente e capacità di personalizzazione delle soluzioni assicurative. In questo contesto, il canale fisico (filiali, agenti) acquisisce un ruolo centrale, supportato e potenziato dalla tecnologia.
Le aree in trasformazione e lo slancio della “disruption”
La rivoluzione generata dall’intelligenza artificiale si manifesta in ambiti chiave del business assicurativo:
- Marketing e distribuzione: grazie all’IA generativa, è possibile profilare con maggior precisione e attivare campagne fortemente personalizzate;
- Underwriting: l’IA supporta l’assunzione dei rischi standard e orienta le decisioni su casi complessi;
- Gestione sinistri: modelli “no touch” consentono di gestire casi end-to-end senza interventi manuali;
- Operations e customer service: assistenti virtuali e agenti conversazionali semplificano il flusso documentale, la sintesi di comunicazioni e l’invio automatico delle notifiche.
Il fenomeno non è episodico: tra il 2021 e il 2025, l’indice di disruption tecnologica è cresciuto del 37 %, a indicare che l’IA si sta trasformando da elemento innovativo a componente strutturale del business assicurativo.
Scenari di crescita e vincoli strategici
Come anticipato da Presutti, il 2025 dovrebbe chiudersi con una crescita prevista dell’8,1 % rispetto al 2024, proseguendo il trend positivo che caratterizza il settore. Tuttavia, l’adozione dell’IA su larga scala richiede non solo investimenti tecnologici, ma anche lo sviluppo delle competenze interne e il rafforzamento del “digital core” aziendale.
Secondo il report, per divenire davvero competitive, le imprese devono consolidare la base dati, integrare le tecnologie con i processi esistenti e costruire una cultura che metta al centro l’interazione “Human + Machine”. Solo così sarà possibile cogliere appieno le potenzialità trasformative dell’IA, che non rimane una promessa ma diventa leva concreta di vantaggio competitivo.






