FINANZA AGEVOLATA

Ricerca e sviluppo al Sud: come partecipare al bando “Scoperta Imprenditoriale” da 300 milioni di euro

Il bando di finanza agevolata “Scoperta imprenditoriale” lanciato dal Ministero delle Imprese intende favorire progetti di Ricerca e Sviluppo da realizzare nelle Regioni meno sviluppate: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Ecco come partecipare

Pubblicato il 12 Dic 2023

"Scoperta imprenditoriale". il bando per l'Innovazione al Sud

Annunciato ormai da tempo è finalmente uscito “Scoperta imprenditoriale”, un bando di finanza agevolata a favore di progetti di Ricerca e Sviluppo da realizzare nelle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).

L’intervento, realizzato a cura del Ministero delle Imprese e del Made in Italy nell’ambito del Programma Nazionale Ricerca Innovazione e Competitività 2021-27, prende appunto il nome di “Scoperta Imprenditoriale” e prevede una dotazione finanziaria molto consistente (300 milioni di euro).

Il finanziamento concesso intende agevolare aziende e Organismi di Ricerca che operano nelle suddette regioni sostenendo progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di quelli esistenti.

Le agevolazioni sono previste sia in termini di contributo diretto alla spesa che di finanziamenti agevolati.

Scoperta imprenditoriale

A chi è rivolto e quali progetti finanzia

I progetti di Ricerca e Sviluppo possono essere realizzati in forma collaborativa. In tal caso devono prevedere un massimo di tre proponenti (ivi compresa l’impresa capofila) ed avere all’interno della compagine almeno una PMI. Ciascuno dei soggetti proponenti deve sostenere almeno il 10 per cento dei costi ammissibili.

I progetti possono essere realizzati anche da una PMI in forma singola con la partecipazione di uno o più soggetti esterni all’impresa che concorrano, in qualità di fornitori, alle attività del progetto per almeno un 10 per cento dei costi complessivi ammissibili.

I soggetti che possono partecipare al bando possono essere:

  • imprese che esercitano attività industriale diretta alla produzione di beni o di servizi; di trasporto per terra, per acqua o per aria; imprese artigiane
  • imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale
  • imprese che esercitano attività ausiliarie in favore delle imprese di cui sopra
  • Centri di ricerca
  • Organismi di ricerca che operino come soggetti co-proponenti

I progetti devono riguardare la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (cosiddetti KETs). Tali tecnologie rappresentano le traiettorie di sviluppo definite dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente.

Possono essere presentati progetti che riguardino anche altre aree tematiche e traiettorie di sviluppo con l’obiettivo di contribuire ad alimentare e far evolvere il processo di scoperta imprenditoriale.

In ogni caso, i progetti devono essere diretti ad introdurre significativi avanzamenti tecnologici.

I progetti dovranno avere una durata non inferiore ai 18 mesi e non superiore a 36 mesi. Essi dovranno essere avviati non prima della presentazione della domanda e non oltre 3 mesi dalla data del provvedimento di concessione.

ELENCO DELLE TECNOLOGIE (KETs – Key Enabling Technologies)

  • Materiali avanzati e nanotecnologia
  • Fotonica e micro/nano elettronica
  • Sistemi avanzati di produzione
  • Tecnologie delle scienze della vita
  • Intelligenza artificiale
  • Connessione e sicurezza digitale

Scoperta Imprenditoriale”: investimenti e finanziamenti previsti

I progetti di Ricerca e Sviluppo dovranno prevedere un investimento minimo di 1 milione di euro ad un massimo di 5 milioni.

Le spese che possono essere rendicontate e che sono oggetto di finanziamento riguardano:

  • Il personale impiegato nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto dell’iniziativa, rendicontato secondo dei “costi standard” predefiniti;
  • gli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto;
  • i servizi di consulenza, di ricerca contrattuale e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;
  • le spese generali relative al progetto calcolate in modo “forfettario”.

Le agevolazioni previste vengono fornite, come detto, in forma di “finanziamento agevolato” e di “contributo diretto alla spesa”. Tutte le aziende, indipendentemente dalla loro dimensione possono ricevere un finanziamento agevolato del 50% delle spese ammissibili.

Il “contributo diretto alla spesa” viene invece concesso in modo differenziato. In particolare: 35% alle micro e piccole imprese, 30% alle medie imprese e 25% per le grandi imprese.

Gli Organismi di Ricerca non ricevono prestiti ma solo contributi diretti nella misura del 60% per le attività di Ricerca Industriale e del 40% per le attività di Sviluppo Sperimentale.

Scoperta Imprenditoriale”: la procedura di valutazione

La procedura di valutazione delle proposte sarà “a sportello”, le proposte presentate lo stesso giorno vengono esaminate sulla base di una graduatoria stabilita in base al parametro di valutazione “Solidità Economico-Finanziaria”.

La valutazione prevede una prima fase preliminare in cui viene esaminata la completezza della documentazione presentata e dei requisiti richiesti, nonché il rispetto delle condizioni formali di ammissibilità.

Superata la fase istruttoria il progetto viene valutato sulla base dei seguenti criteri di carattere oggettivo e soggettivo:

  1. Caratteristiche del soggetto proponente definita in base alla sua capacità tecnico-organizzativa, alla qualità delle collaborazioni in particolare con gli organismi di ricerca, alla solidità economico-finanziaria valutata sulla base di oggettivi valori di bilancio
  2. Qualità della proposta progettuale definita sulla base della fattibilità tecnica del progetto (adeguatezza delle risorse strumentali e organizzative), rilevanza dei risultati attesi, grado di innovazione introdotto
  3. Impatto del progetto valutato in termini di interesse industriale, potenzialità di sviluppo.

Il progetto potrà inoltre usufruire di punteggi premiali aggiuntivi connessi a dei criteri oggettivi in possesso delle aziende proponenti.

Per accedere al finanziamento occorre raggiungere, per ogni criterio di valutazione, un punteggio minimo mentre il progetto dovrà globalmente raggiungere almeno 70 punti.

Immagine che contiene interno, finestra, luce Descrizione generata automaticamente

Come proporre il proprio progetto

La ottima dotazione finanziaria messa a disposizione dal bando fa prevedere il finanziamento di un numero significativo di progetti.

Come visto, la procedura di valutazione dei progetti sarà “a sportello” per cui risulterà molto importante presentare le proposte già dal 7 febbraio (primo giorno di apertura).

In considerazione del fatto che la graduatoria di valutazione dei progetti presentati lo stesso giorno viene stabilita in base al parametro di valutazione “Solidità Economico-Finanziaria”, questo parametro va attentamente valutato per decidere sin da subito se sia il caso di procedere alla presentazione della proposta e non rischiare che essa non venga nemmeno valutata.

Nel caso di progetti presentati in collaborazione con altre aziende risulta fondamentale una valutazione preliminare della “Solidità Economico-Finanziaria” di ogni partecipante. L’attenta selezione dei partner con cui si intende procedere alla presentazione ed alla successiva realizzazione del progetto diventa un altro elemento da tenere sotto stretto controllo.

La proposta dovrà infine essere corredata da un adeguato “Piano di Sviluppo” sulla base del quale la commissione giudicatrice valuterà in modo soggettivo gli altri criteri rilevanti del progetto.

Un iter valutativo complesso che richiede un’attenta gestione delle diverse fasi di cui è composto per incrementare le possibilità che il progetto venga finanziato.

ICTLAB PA (Gruppo Digital360) è il partner ideale per assistere le aziende nell’impostare e presentare al meglio progetti di investimento complessi. Un supporto importante nelle diverse fasi di presentazione della domanda, di negoziazione e rendicontazione una volta ottenuto il finanziamento.

Scheda sintetica del bando “Scoperta imprenditoriale”

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Fabio Pasquazi
Fabio Pasquazi

Amministratore ICTLAB PA (Gruppo Digital 360), si occupa della crescita delle aziende medio-piccole e delle amministrazioni locali supportando le loro strategie di sviluppo attraverso il ricorso alla finanza agevolata

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