LexDo.it chiude un round pre-Serie A da 1,7 milioni: obiettivo crescere con AI e servizi “all-in-one” per chi apre un’impresa. La legaltech milanese raccoglie capitali da business angel, Invitalia e la fintech Viceversa. Team in espansione, nuove feature di intelligenza artificiale e una piattaforma che integra apertura attività, contabilità, contratti e consulenza.
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LexDo.it, 1,7 milioni per accelerare
LexDo.it, piattaforma digitale nata per semplificare l’apertura e la gestione di nuove attività, ha chiuso un round pre-Serie A da 1,7 milioni di euro.
Per l’ecosistema, l’operazione è interessante su due fronti: (1) l’integrazione “all-in-one” di servizi operativi spesso frammentati tra più fornitori; (2) l’iniezione di AI nei flussi amministrativi e di compliance, ambito dove la riduzione di attriti (tempi, errori, costi) può generare metriche di adozione rapide.
Chi investe e perché è rilevante
L’operazione coinvolge un gruppo selezionato di business angel, Invitalia e la fintech Viceversa. Tra i nomi citati nel deal: Roberto Spada (fondatore di Spada Partners), Luca Orsini (fondatore del fondo Antares European Fund) e Roberto Lombardi. L’azienda punta a usare le risorse per rafforzare il prodotto e portare l’organico a circa 100 persone entro fine 2025.
La presenza di un investitore pubblico come Invitalia, accanto a una fintech focalizzata su crescita predittiva, suggerisce un percorso che combina impatto sull’imprenditorialità diffusa e attenzione alla sostenibilità dei fondamentali.
Il mix di capitali unisce profili finanziari e competenze operative: da un lato i business angel con track record professionali nel finance e nella consulenza, dall’altro Invitalia (braccio pubblico per lo sviluppo) e Viceversa, fintech specializzata in capitali “non diluitivi” e analisi predittive per la crescita.
«Sosteniamo team ambiziosi… offrendo capitale non diluitivo e analisi predittive per favorire una crescita più rapida» commenta Matteo Masserdotti, CEO & Co-founder di Viceversa. La scelta segnala un’attenzione agli economics della crescita e all’impiego di dati/AI per scalare in modo misurabile.
Che cosa fa LexDo.it oggi
Fondata nel 2015 da Giovanni Toffoletto, LexDo.it è cresciuta sviluppando un modello che unisce tecnologia e servizi professionali in un’unica esperienza digitale. L’azienda riassume così la propria missione: «permettere a chiunque di poter diventare imprenditore o imprenditrice in Italia».
Il servizio di LexDo.it è progettato come “sportello unico” digitale per chi avvia o gestisce un’attività: apertura online, contabilità, contrattualistica e consulenza professionale in un’unica piattaforma, con l’aggiunta di servizi complementari come conti correnti business, pagamenti POS, accesso a bandi e finanza agevolata.
L’azienda dichiara oltre 400mila utenti e più di 6.500 nuove imprese accompagnate nell’apertura tramite la piattaforma, con un risparmio fino a 3.000 euro nel primo anno rispetto ai canali tradizionali.
Il contesto: burocrazia e costi d’ingresso
Il mercato italiano conta circa 4,5 milioni di imprese attive, ma resta uno dei più complessi e costosi per avviare un’attività: tra adempimenti e imposte, la fase di apertura può superare in media i 4.000 euro. È su questo “costo di complessità” che la startup ha costruito la propria proposta di valore, puntando su automazione dei processi e guida passo-passo. «In Italia è ancora troppo difficile avviare un’attività senza ostacoli burocratici» afferma il founder e CEO Giovanni Toffoletto.
Le prossime mosse: AI e organizzazione
Il capitale sarà impiegato per potenziare il team – con inserimenti tra sviluppatori, designer, professionisti legali e contabili – e per accelerare lo sviluppo tecnologico della piattaforma: in roadmap sono indicate nuove funzionalità basate su intelligenza artificiale e automazione, con l’obiettivo di digitalizzare ulteriormente i processi gestionali per PMI e professionisti.





