Vito Perrone, dopo Venere.com ricomincio da Yocabè (con mia moglie)

A 40 anni il manager ha lasciato Londra e l’agenzia di viaggi online del gruppo Expedia per tornare in Italia dove ha fondato con Stefania Lafico una startup: la prima Online Retail Agency per i brand della moda. Con cui vuole replicare quello che le OTA (Online Travel Agency) hanno fatto per gli hotel…

Pubblicato il 19 Ott 2016

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Vito Perrone, CEO e founder di Yocabè

Quella di Vito Perrone è la classica storia dell’imprenditore che, una volta entrato nel mondo delle startup, non può più farne a meno. Ex manager Venere.com (gruppo Expedia), Vito è un “cervello rientrato”: da Londra è tornato in Italia, mollando lavoro e carriera, per fondare Yocabè. “Si tratta della prima Online Retail Agency per i brand del fashion, con l’obiettivo di replicare quello che le OTA (Online Travel Agency) come Expedia e Venere hanno significato per gli hotel: vendere il proprio prodotto in tutto il mondo grazie alla tecnologia” dice.

Ingegnere informatico, 40 anni, origini pugliesi, dopo gli studi universitari Perrone lascia il Salento per frequentare un dottorato di ricerca al Politecnico di Milano in Human Computer Interaction. La sua vera passione, però, è il business: “Dopo aver venduto alcuni software da me creati, mi sono trasferito a Londra dove ho lavorato prima per una startup che si occupava di ecommerce e travel, poi per una web agency”.

Nel 2010 viene contattato da Venere che lo vuole nel suo team per sviluppare la piattaforma di viaggi online e mettere in atto una strategia di crescita. “I primi anni sono andati molto bene; io sono entrato nel nuovo management introdotto da Expedia dopo l’acquisizione. Venere è stata acquisita nel 2008 per due ragioni: da una parte perché era un player importante in Europa che lavorava con modello agency come quello di Booking, e dall’altra perché aveva un network di 40mila hotel sul quale Expedia voleva mettere le mani” ricorda.

Perrone rimane in Venere fino all’inizio del 2016 quando prende in mano la versione iniziale dell’ecommerce creato dalla moglie Stefania Lafico nel 2014. “Ero a Londra con lei, era appena nata la nostra prima bambina, e mia moglie, appassionata di moda ed esperta di risorse umane, aveva creato di un e-commerce dedicato all’abbigliamento per mamme e bambini di brand noti e meno noti. È la prima versione di Yocabè, quella 1.0: il nome è un’espressione che mia figlia da piccola usava per giocare con il tablet” racconta Perrone.

“La svolta arriva quando, accompagnando mia moglie ad alcuni eventi di settore e parlando con molti brand delle loro esigenze, paure ed esitazioni nei confronti delle vendite online, mi rendo conto che nel settore manca ancora un operatore che lavori come Expedia, cioè in partnership con i brand per distribuire online i prodotti”.

Nasce così l’attuale Yocabè, con l’obiettivo di cambiare radicalmente il modo in cui i brand del fashion di media dimensione raggiungono i consumatori online. “In pratica – spiega Perrone – Yocabè è un distributore online B2B2C di prodotti di brand fashion che opera a livello globale, dotato di una piattaforma tecnologica in grado di distribuire i prodotti dei brand partner attraverso il proprio network di negozi sui principali marketplace nel mondo (Amazon, Zalando, Privalia, eBay, Spartoo). Il modello di business di Yocabè si basa sulle performance e sul concetto di partnership, garantendo a ciascun brand la possibilità di vendere i propri prodotti fin da subito

Il team di Yocabè

, globalmente, senza ingenti investimenti iniziali, mantenendo il controllo su prezzo al pubblico e politiche di distribuzione”.

“Come è stato in passato per le OTA, così Yocabè ha quello che serve per vendere in modo efficace i prodotti dei brand partner: dalla creazione dei cataloghi digitali multi-lingua alla distribuzione multi-piattaforma, dalla gestione delle vendite al customer service pre/post vendita, fino all’ottimizzazione della logistica – puntualizza il founder. A differenza delle OTA, seguendo i trend del retail online, abbiamo scelto di focalizzare la nostra azione sui marketplace, dove 100 milioni di clienti già fanno già acquisti regolarmente, in tutto il mondo”. Da uno studio di emarketers, infatti, emerge che i marketplace costituiscono in Europa tra il 25% e il 60% delle vendite retail online, con Paesi più maturi, come UK e Germania, dove già oltre il 50% delle vendite retail avviene sui marketplace. I trend sono chiari: nei prossimi 5 anni oltre il 50% delle vendite globali retail online avverranno sui marketplaces ed è qui che Yocabè vuole consolidare il proprio network di negozi.

Nell’aprile 2016 Perrone lascia Venere/Expedia per dedicarsi completamente alla startup. Rientra definitivamente in Italia e a giugno la startup entra nell’acceleratore romano PiCampus. “Finora la startup ha generato transazioni per mezzo milione di euro, con una crescita media mese su mese del 27% e punta a chiudere l’anno con un fatturato di 700-800 mila euro” continua l’imprenditore.

Intorno a lui si sono uniti nel progetto prima la moglie Stefania e Lorenzo Ciglioni, romano, ex collega in Venere (che entra nel founding team), e poi altre 4 persone. Insieme vogliono mettersi in gioco per per cambiare il rapporto tra i brand fashion e le vendite online, rapporto che finora è stato spesso più conflittuale che vantaggioso. “Il prossimo passo è un finanziamento seed di 3-400 mila euro per consolidare la piattaforma, il team e aumentare sia il numero di brand che quello di prodotti e negozi aperti sui marketplace di tutto il mondo”.

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