INTEROPERABILITÀ

Telepass e mezzi pesanti: tutti i servizi che aiutano le aziende a semplificare e contenere i costi

L’autotrasporto ha bisogno di innovazione. Per questo Telepass, partita come provider di pedaggio sul mercato domestico, sta diventando, tra le altre cose, una piattaforma che offre soluzioni a 360 gradi per i mezzi pesanti: dall’interoperabilità a KMaster, servizi per agevolare il fleet management. Ecco come

Pubblicato il 03 Giu 2019

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Partendo dal mondo dei pagamenti digitali si può arrivare in molti luoghi. Telepass, per esempio, la controllata del Gruppo Atlantia, è partita come provider di pedaggio sul mercato domestico e sta diventando, tra le altre cose, una piattaforma in grado di offrire soluzioni pienamente europee e interoperabili per il settore dell’autotrasporto. Da servizio di pagamento del pedaggio a offerta completa di servizi di cui il pedaggio è solo un elemento. Vediamo passo passo il percorso intrapreso dalla società in questo ambito.

“Negli ultimi 5 anni – spiega Paolo Malerba, Head of Corporate Business Unit di Telepass – abbiamo iniziato un percorso di internazionalizzazione: prima eravamo un provider focalizzato sul mercato domestico. L’occasione per aprirci ai mercati esteri è stata la normativa EU sulla interoperabilità introdotta inizialmente per i mezzi pesanti, perché sono quelli che hanno maggiore esigenza di interoperabilità”.

Telepass e l’interoperabilità

Come è noto, l’interoperabilità è, in ambito informatico, la capacità di un sistema o di un prodotto informatico di cooperare e scambiare informazioni o servizi con altri sistemi o prodotti senza alcuna restrizione per l’accesso o le implementazioni, in maniera completa e priva di errori, con affidabilità e ottimizzazione delle risorse. È fondamentale in molti settori e aree di business, per esempio è uno degli assi portanti per arrivare alla piena digitalizzazione della pubblica amministrazione. L’interoperabilità è particolarmente rilevante per gli automezzi pesanti, che spesso varcano i confini dello Stato da cui provengono per trasportare altrove ogni tipo di merce.

Ogni Paese che riscuote un pedaggio all’interno dell’Unione Europea possiede un proprio specifico sistema per il pagamento dei pedaggi. Questo significa che, per i viaggi internazionali, gli autisti di mezzi pesanti sono obbligati ad avere nel proprio veicolo una certa quantità di apparati di bordo distribuiti dal provider locale. Una situazione che porta inevitabilmente a costi extra e ad una gestione amministrativa troppo complessa. L’interoperabilità dei servizi di pedaggio  consente invece di pagare facilmente in tutta Europa con un unico contratto di pedaggio ed un unico apparato di bordo.

Interoperabilità: le tecnologie adottate da Telepass

L’apparato con cui Telepass ha iniziato 5 anni fa questo percorso verso l’interoperabilità  possiede una tecnologia RFID a micro ondechiamata DSRC (Dedicated short-range communications), ovvero un canale di comunicazione wireless a distanza ridotta. il sistema DSRC prevede uno scambio dati tra e l’apparato di bordo e il sistema di terra  che registra il passaggio del mezzo e,  dà ordine di alzare una sbarra, come ad esempio accade in Italia ed in Francia. In Austria invece, il sistema non essendo canalizzato non prevede la presenza di una sbarra al passaggio dei veicoli ma unicamente dei portali cosiddetti free flow.

Poi, nell’aprile 2018, Telepass ha introdotto un apparato satellitare che coniuga la tecnologia DSRC con quella satellitare GNSS (Global navigation satellite system). Nel caso di uso della localizzazione satellitare non sono mai previste sbarre e il passaggio dei veicoli è libero: il pagamento avviene attraverso una box satellitare che, sulla base del tragitto effettuato, identifica l’importo del pedaggio. La combinazione delle due tecnologie ha consentito di offrire in un singolo apparato, Telepass SAT, la copertura ad oggi più ampia possibile tra Italia, Francia, Belgio, Spagna, Portogallo, Polonia ( autostrada A 4 tra Cracovia  Katowice), Austria, Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia, e a breve si aggiungeranno anche Slovenia e Ungheria.

Ad oggi sono dunque coperti 11 Paesi per un totale di 94mila chilometri. “Questo significa – spiega Paolo Malerba – che con uno stesso apparato di bordo montato su un camion si può viaggiare liberamente in 11 Paesi senza preoccuparsi di convenzioni diverse e senza occupare lo spazio del veicolo con diversi apparati”.

In Italia sono circa 430mila i mezzi pesanti  in circolazione dotati di Telepass: a questi si aggiungono  oltre 200 mila apparati di bordo interoperabili in  Europa.

Kmaster: la nuova soluzione per gestire le flotte aziendali

Dall’interoperabilità, Telepass si è ulteriormente evoluta e recentemente ha lanciato sul mercato KMaster, piattaforma di servizi a valore aggiunto per le flotte aziendali, nuova e unica nel suo genere. “Facendo leva sulla necessità di avere un apparato a bordo del veicolo, abbiamo deciso di ampliare l’offerta, proponendo ai gestori delle flotte aziendali  una piattaforma di servizi, a partire dal servizio di geolocalizzazione totalmente personalizzabile e flessibile” chiarisce Malerba.

KMaster consente di individuare la posizione del veicolo in tempo reale, preventivare i costi di pedaggio e carburante, calcolare le ore di guida e periodi di riposo dell’autista, avere informazioni di traffico in tempo reale, identificare POI (Points Of Interest), comunicare da remoto con gli autisti (App per il fleet manager e App per i Driver), produrre reports sull’attività di ogni singolo veicolo.

KMaster è inoltre integrabile con ulteriori opzioni tra cui il monitoraggio puntuale dei consumi di carburante, lo scarico automatico e analisi dei dati del cronotachigrafo digitale da remoto,  che consentono  alla societa di autotrasporto un importante saving in termini di tempo e denaro.

“Telepass si sta sempre più trasformando da provider di pedaggio a provider di servizi, tramite una piattaforma che offre soluzioni a tutto tondo per il mondo dell’autotrasporto” rimarca il manager. Ma la società non si ferma qui: “A breve lanceremo una carta prepagata su un circuito internazionale che consente al conducente del veicolo di pagare eventuali emergenze lungo il percorso. Per esempio nel caso in cui si venga fermati all’estero da parte delle autorità ed il mezzo venga bloccato seduta stante se non si è in grado di pagare la contestazione rilevata”.

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