Dalle batterie ai dati, passando per AI e connettività, imprese e operatori tecnologici stanno ripensando il futuro dei trasporti in ottica ambientale, sociale e industriale. Come? Ecco alcune testimonianze di Iveco Group, Targa Telematics, Bonfiglioli, BYD e Reply al convegno organizzato il 20 maggio 2025 dall’Osservatorio Connected Vehicle & Smart Mobility del Politecnico di Milano.
Indice degli argomenti
La mobilità sostenibile e le aziende
I modelli di mobilità sono in via di ridefinizione. L’elettrificazione dei veicoli, la gestione dei dati attraverso l’intelligenza artificiale, la diffusione di sistemi di guida autonoma e lo sviluppo di piattaforme digitali integrate guidano l’evoluzione verso una mobilità sostenibile e connessa. Il settore si confronta con una trasformazione profonda, che non riguarda solo le tecnologie, ma anche la trasformazione dei comportamenti, delle aspettative degli utenti e delle strategie industriali.
Oggi, parlare di mobilità sostenibile e connessa significa analizzare un ecosistema in cui software, energia, cloud e infrastrutture si fondono per generare efficienza, sicurezza e nuovi servizi. Le aziende dell’automotive e del digitale stanno sperimentando sul campo soluzioni che integrano veicoli elettrici intelligenti, piattaforme AI, sensori e sistemi di controllo avanzato, con l’obiettivo di ridurre le emissioni, ottimizzare le operazioni e abilitare modelli di business flessibili e scalabili.
Al convegno organizzato dall’Osservatorio Connected Vehicle & Smart Mobility del Politecnico di Milano, i rappresentanti delle aziende Iveco Group, Reply, BYD, Bonfiglioli e Targa Telematics si sono confrontati proprio sugli approcci e i casi concreti legati all’evoluzione della mobilità.
Iveco: supportare l’evoluzione con elettrico, ADAS e servizi digitali
Monica Mandirola, Innovation Manager di Iveco Group, ha evidenziato la necessità di accompagnare i clienti nel percorso di adozione dell’elettrico, spesso percepito come un’imposizione normativa. La strategia aziendale si fonda su tre pilastri: veicoli connessi, servizi digitali e supporto personalizzato. L’iniziativa “Electric Days” permette agli utenti di testare le nuove tecnologie, mentre modelli pay-per-use come Gate abbattono le barriere economiche all’adozione. In parallelo, Iveco sta lavorando su sistemi avanzati di assistenza alla guida e guida autonoma di livello 4, testati anche su veicoli pesanti in ambienti autostradali e chiusi, per ridurre il rischio di incidenti e migliorare l’esperienza del conducente.
BYD: sostenibilità e sicurezza partono dalla batteria
Angelo Piazza, Key Account Manager di BYD, ha raccontato l’approccio verticale di BYD, partito dalla produzione di batterie per dispositivi mobili e oggi esteso alla realizzazione di veicoli elettrici completi. La Blade Battery, basata su litio ferro fosfato e priva di terre rare, rappresenta un elemento distintivo in termini di sicurezza, durata e impatto ambientale. Le vetture BYD sono tutte connesse, dotate di ADAS di secondo livello e aggiornabili OTA. L’introduzione della tecnologia LiDAR a partire dal 2026 rafforzerà le funzionalità autonome. La scelta di costruire uno stabilimento in Ungheria conferma la volontà dell’azienda di presidiare il mercato europeo con produzione locale.
Storm Reply: dati e intelligenza artificiale per un ecosistema integrato
Francesco Guaiana, Manager di Storm, società del gruppo Reply specializzata nella progettazione e nell’implementazione di soluzioni e servizi cloud-based innovativi, ha illustrato come i dati generati dai veicoli elettrici diventino il cuore pulsante della mobilità sostenibile e connessa. Piattaforme cloud-native e algoritmi di AI permettono di costruire digital twin, passaporti digitali per batterie, strumenti per il test engineering e modelli predittivi per la manutenzione. L’interoperabilità tra produttori, gestori di ricarica e sviluppatori di servizi rappresenta una leva strategica per trasformare i veicoli in nodi intelligenti di una rete dinamica. Storm Reply sviluppa anche sistemi multiagente capaci di comunicare tra loro e con gli utenti, abilitando nuovi paradigmi di automazione e customer experience.
Targa Telematics: gestione avanzata delle flotte e sostenibilità reale
Michele Cipullo, Go To Market Manager di Targa Telematics, ha mostrato come la telematica evoluta permetta di trasformare dati e algoritmi in azioni concrete. Targa Telematics lavora con grandi flotte aziendali, offrendo dashboard intelligenti per il monitoraggio e la ridistribuzione dei veicoli, nonché strumenti per educare i driver all’uso efficiente dei veicoli plug-in. Gli impatti sono misurabili: riduzione dei veicoli circolanti, transizione verso l’elettrico, abbattimento delle emissioni di CO₂ e risparmi significativi sui consumi. La mobilità sostenibile e connessa, in questo approccio, diventa un processo guidato dai dati, in cui la tecnologia supporta le decisioni strategiche.
Bonfiglioli: elettrificazione e automazione oltre l’automobile
Michele Pennese, Head of E-Vehicle Solutions di Bonfiglioli, ha ampliato l’orizzonte della discussione includendo mezzi agricoli, macchine da cantiere e veicoli per logistica o ambienti industriali. La mobilità sostenibile e connessa in questi settori presenta peculiarità tecniche e operative, ma si muove nella stessa direzione. Bonfiglioli sviluppa trasmissioni elettrificate e sistemi propulsivi modulari, integrando sensoristica e tecnologie AI per automatizzare operazioni in ambienti complessi, anche senza connessione GPS. In ambito urbano, l’elettrificazione dei bus è già una realtà in espansione, mentre nei segmenti off-road la pluralità tecnologica consente un’evoluzione più adattiva e specifica.
Mobilità sostenibile e aziende: la trasformazione passa dalla fiducia e dalla collaborazione
Il confronto ha chiarito che la mobilità sostenibile e connessa non è solo una direzione strategica, ma una necessità operativa. Tuttavia, i benefici ambientali, economici e sociali potranno concretizzarsi solo con una collaborazione trasversale tra industria, istituzioni e cittadini. È necessario superare diffidenze, promuovere consapevolezza e costruire un linguaggio comune tra tecnologie, infrastrutture e comportamenti. La mobilità di domani sarà tanto più efficiente, autonoma e digitale quanto più saprà essere condivisa, integrata e costruita su un ecosistema di fiducia e innovazione.