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Trasformazione digitale e territori: il caso Puglia



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La Regione Puglia sta promuovendo la trasformazione digitale attraverso una serie di iniziative. Obiettivi: migliorare le competenze di cittadini e imprese, favorire l’adozione di tecnologie come l’AI, attrarre e far crescere talenti

Pubblicato il 19 dic 2025



Puglia e trasformazione digitale: una veduta di Bari
Puglia e trasformazione digitale: una veduta di Bari

Da sempre la Puglia ha un legame con l’innovazione e la tecnologia. Non tutti lo sanno, ma l’Università di Bari è stata la prima in Italia a istituire una facoltà di Informatica. Non stupisce, dunque, che negli anni questa attitudine si sia evoluta, non limitandosi all’ambito accademico, ma estendendosi anche al mondo delle imprese e dei servizi ai cittadini. La direzione è chiara per tutti e si chiama trasformazione digitale.

“Il digitale quale elemento abilitante dell’innovazione e della crescita socio-economica del territorio pugliese – dice a EconomyUp Vito Bavaro, Responsabile Sezione Trasformazione Digitale della Regione Puglia – è alla base della strategia #PugliaDigitale2030. Il suo scopo principale è rafforzare e far ulteriormente evolvere un ecosistema di competenze e conoscenze. In questo ecosistema da un lato le micro, piccole e medie imprese possano cogliere al meglio, grazie anche agli strumenti regionali di sostegno agli investimenti, i vantaggi delle nuove tecnologie digitali, dalla intelligenza artificiale all’internet delle cose, per la loro competitività e resilienza in mercati sempre più complessi. Dall’altro lato i cittadini, sempre più consapevoli e formati, possano interagire con la pubblica amministrazione mediante servizi digitali sempre più avanzati, ma allo stesso tempo accessibili ed inclusivi.”

Ad approfondire questo scenario è Gianna Elisa Berlingerio, Direttora del Dipartimento Sviluppo Economico della Regione Puglia, che spiega a EconomyUp: “Il nostro obiettivo è non solo quello di essere all’avanguardia nel Sud Italia, ma anche di posizionarci come avamposto di digitalizzazione per tutto il paese».

Innovare per il Futuro: cos’è #PugliaDigitale2030

“#PugliaDigitale2030, riguarda l’accrescimento delle competenze digitali sia dei cittadini che interagiscono con i servizi innovativi della Pubblica Amministrazione, sia del personale degli enti locali impegnati nei processi di semplificazione basati sulle nuove tecnologie” chiarisce Berlingerio. Due i progetti più significativi : la creazione di una rete regionale di 231 punti di facilitazione digitale, finanziato con risorse del PNRR, che ha già supportato circa 230.000 cittadini consentendo alla Regione di accedere anche a finanziamenti aggiuntivi; e l’intervento “Governance”, finanziato con risorse Programma Interreg IPA South Adriatic 2021-27, che opera sui territori pugliese, molisano, albanese e montenegrino con lo scopo di supportare le amministrazioni pubbliche locali in un percorso di miglioramento in termini di efficienza e trasparenza.

Focus sull’AI

In questo contesto la Regione Puglia sta puntando decisamente sull’intelligenza artificiale, che sta avendo un impatto straordinario sul mondo industriale e produttivo e ne avrà ancora di più nei prossimi anni. La sua implementazione è uno degli obiettivi chiave del programma #PugliaDigitale2030.

“Negli ultimi due anni abbiamo sottoscritto protocolli di intesa con Microsoft Italia e le cinque università pugliesi per il trasferimento di tecnologie avanzate di intelligenza artificiale generativa” sottolinea la dirigente. “Non si tratta solo di sviluppare competenze universitarie, ma anche di integrare queste tecnologie nei processi produttivi locali, dall’industria alimentare alla tecnologia satellitare, per ottimizzare ogni fase della produzione”.

Cosa fa la Regione per i talenti

Per realizzare progetti di questo tipo servono talenti. E la Puglia lo sa. Per questo ha avviato un’iniziativa che si chiama #mareAsinistra: “Il suo obiettivo è duplice: contrastare il declino demografico della Regione e rigenerare il tessuto economico e sociale, trasformandolo in un laboratorio mediterraneo di opportunità” afferma la Direttora.

La strategia si struttura su cinque ambiti – Persone, Imprese, Brand, Networking e Management – articolati in 14 macro-aree e 118 azioni, con interventi sia quantitativi, per ridurre la perdita di popolazione, sia qualitativi, per creare condizioni concrete che incentivino le persone a restare o tornare in Puglia.

Tra gli strumenti previsti ci sono incentivi all’assunzione, sostegno all’autoimprenditorialità, investimenti in ricerca e innovazione, percorsi formativi in linea con il mercato del lavoro, programmi di residenza attiva nei borghi e servizi integrati come sanità, scuola, welfare e inclusione. #mareAsinistra si integra con strumenti regionali, nazionali e internazionali per massimizzare l’impatto e stimolare la cooperazione.

In questo contesto un riconoscimento importante è arrivato dalla Commissione Europea, che ha selezionato la Puglia come unica regione italiana supportata dal Talent Booster Mechanism, con la piattaforma Harnessing Talent a supporto delle politiche per attrarre, formare e trattenere i talenti.

Un processo partecipativo

“La definizione della strategia è avvenuta attraverso un ampio processo partecipativo” sottolinea la Dirigente. Internamente sono state coinvolte le strutture regionali, le agenzie e le società in house, mentre esternamente oltre 100 eventi hanno coinvolto università, centri di ricerca, imprese, Terzo Settore, startupper, studenti, nomadi digitali e cittadini, secondo il modello della quintupla elica. “Questo approccio partecipativo e circolare – ribadisce – garantisce un aggiornamento costante della strategia, valorizzando le risorse locali e attivando percorsi virtuosi di collaborazione tra pubblico e privato”.

Il risultato concreto di questo percorso è stata la Legge Regionale 6 agosto 2025, n. 13, che istituisce misure per attrarre, valorizzare, mobilitare e trattenere i talenti in Puglia.

L’importanza dell’internazionalizzazione

Le sfide legate all’internazionalizzazione sono centrali nella strategia di sviluppo della Regione, che punta a incrementare la presenza delle PMI pugliesi sui mercati esteri. A questo scopo ha avviato iniziative integrate di promozione economica, partecipando a fiere internazionali e organizzando missioni outgoing e incoming per favorire il networking con operatori esteri.

“L’obiettivo – spiega Berlingerio – è quello di ampliare il posizionamento delle PMI pugliesi sui mercati internazionali, con un occhio di riguardo per i settori ad alto potenziale, e sviluppare nuove opportunità per il sistema produttivo regionale, nonostante il mutato scenario geopolitico internazionale. La Regione Puglia, quindi, non solo sostiene la digitalizzazione del tessuto produttivo, ma la connette anche a una dimensione globale, favorendo l’ingresso delle sue imprese nei mercati più promettenti”.

L’obiettivo finale è quello di essere non solo una regione all’avanguardia, ma anche un laboratorio di opportunità per i talenti e le imprese che desiderano investire nel futuro digitale.

(Contenuto editoriale realizzato in collaborazione con Regione Puglia)

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