Dopo alcuni anni di sostanziale stabilità, il mercato PC sta tornando movimentato. Il 2024 ha visto affacciarsi i primi prodotti predisposti per l’intelligenza artificiale destinati a varie fasce di utenza finale, ma non si tratta dell’unica novità all’orizzonte. La competizione fra le diverse architetture, per esempio, ma anche la complessità della situazione geopolitica, fanno intravedere uno scenario di particolare fermento nel prossimo futuro.
Giampaolo Parravicini, Category manager Digital & Managed di HP Italy, racconta cosa sta cambiando nel mondo della vendita dei computer: “La democratizzazione dell’IA è un vantaggio ovvio, ma, come ogni innovazione, porta anche nuovi rischi: non mancano attori senza scrupoli che la sfruttano, come hanno sempre sfruttato ogni nuova tecnologia, con fini criminali”. Questo riassume, in poche parole, tutte le tendenze più vicine. Si tratta, fondamentalmente, di cogliere le opportunità mantenendo la giusta attenzione sul rischio.
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Mercato dei PC: le nuove tendenze
In termini generali, la tendenza nel medio e breve termine sarà guidata dall’aumento della potenza di calcolo, ma anche da una sempre maggiore attenzione all’efficienza energetica: l’onda lunga dell’adozione dell’intelligenza artificiale, infatti, spingerà anche il mercato dei computer. Vediamo alcune delle principali tendenze, di mercato e di scenario, per il prossimo futuro.
Gli AI PC diventeranno la normalità, a partire dalla fascia media
Secondo alcune previsioni, entro il 2025 più di metà dei computer con un prezzo da 800 dollari in su saranno AI-Capable, cioè capaci di elaborare autonomamente operazioni basate sull’intelligenza artificiale. Questo significa un sostanziale aumento nella proposta e nella richiesta di computer dotati di NPU, Neural Processing Unit, le unità di calcolo capaci di effettuare questi calcoli. Lo sviluppo di nuove tecnologie ha una diretta correlazione con un altro trend.
La concorrenza fra architetture è destinata a intensificarsi
Lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche riaccende la competizione fra i produttori di hardware, in particolare, si prevede che Intel concentrerà gli sforzi sull’architettura X86 per portare nuove innovazioni e arginare la competizione da parte di AMD e Qualcomm. Da segnalare come l’architettura ARM stia entrando nei giochi, anche grazie al tema dell’efficienza energetica.
Cresce l’attenzione a consumi ed efficienza energetica
Soprattutto a causa della presenza sempre maggiore dell’Intelligenza Artificiale, particolarmente energivora, consumatori e aziende inizieranno a domandare soluzioni più efficienti e a consumo ridotto. Le NPU rispondono già a questo requisito, il che potrebbe portare alcuni utenti a una rapida adozione. Da segnalare che anche Gartner indica l’efficient computing come una tendenza in crescita per il 2025.
La fine del supporto a Windows 10 potrebbe riaccendere il mercato
Molti analisti prevedono che la fine del supporto a Microsoft Windows 10 potrebbe essere un driver importante per il mercato dei PC nella seconda metà dell’anno. Il supporto a questo sistema operativo terminerà a ottobre 2025 ed è legittimo aspettarsi una crescita delle vendite, soprattutto da parte di privati e aziende che hanno la necessità di soddisfare specifici criteri di compliance.
Minacce informatiche sempre più evolute cambiano lo scenario della sicurezza
La presenza di minacce informatiche sempre più complesse guiderà utenti e aziende verso nuove soluzioni. Anche se non si tratta di un trend strettamente legato al mercato PC, va segnalato che molti dei sistemi di protezione più evoluti, anche per quanto riguarda gli endpoint, si basano su Intelligenza artificiale, il che li porta ad essere più efficienti sull’hardware di nuova generazione. Parravicini lo spiega così: “vista la capacità della IA generativa di simulare il comportamento umano nella creazione di codice e testi, stiamo assistendo a un proliferare di campagne di phishing, sempre più evoluti e raffinati, per esempio con mail e landing page personalizzate: il click incauto sta aumentando la pericolosità. Inoltre, la capacità di generare codice funzionante in poco tempo ha creato una sorta di democratizzazione del malware, che oggi risulta più semplice da creare e distribuire”.
L’importanza dell’intelligenza artificiale nella sicurezza informatica
Il legame fra IA e cybersecurity è sempre stato stretto: molti strumenti usano già da anni modelli di analisi basati su machine learning e deep learning per aumentare l’efficienza e la proattività della difesa. Dal momento che però l’IA è sempre più utilizzata anche dagli attaccanti, anche le contromisure si devono adeguare. Sia a livello di protezione aziendale, in cui l’IA può fare molto anche a livello strategico, sia a livello di singolo dispositivo.
L’aspetto interessante è che in questo secondo caso gli strumenti di sicurezza devono essere il più trasparenti possibile per l’utente finale, che spesso non dispone di una preparazione informatica specifica. L’intelligenza Artificiale in questo caso svolge il ruolo di agente / assistente che identifica e previene le minacce con poco o nullo intervento. Anche in questo caso, perché questa condizione si verifichi, è necessaria una dotazione hardware sufficientemente potente e moderna.
Parravicini spiega l’interpretazione che HP ha dato a questa tendenza: “L’IA aumenta la capacità della sicurezza per rilevamento; questo è un fatto già noto, ma è possibile usarla anche in modo più smart ed efficace. HP ha creato una tecnologia proprietaria che, ogni volta che l’utente tenta di accedere a un contenuto proveniente da una fonte potenzialmente non affidabile isola quell’oggetto, senza che l’esperienza utente ne risenta.” Per esempio, se l’utente prova ad aprire un documento allegato a una mail esterna all’organizzazione, il documento viene aperto in una sorta di sandbox isolata dal sistema e in cui le operazioni critiche sono bloccate. “Abbiamo creato un sistema di microvirtualizzazione, ripensata per impattare pochissimo sulle performance del computer e poter essere usata in modo trasparente. L’aspetto interessante è che sfrutta la prerogativa della difficile comunicazione fra le macchine virtuali per alzare le difese” spiega Parravicini.
Ma ci sono ulteriori rischi su cui accendere i riflettori: “è un dato di fatto che oggi moltissimi sviluppatori usano LLM o SLM per aiutarsi nella scrittura del codice. Tuttavia, anche qui si possono nascondere problemi di sicurezza – spiega Parravicini – Per esempio, uno sviluppatore potrebbe inserire per errore difetti di codice che possono tradursi in backdoor o vulnerabilità”. Anche il codice prodotto dall’IA, insomma, ha bisogno di essere revisionato. Per garantire la sicurezza anche in questo campo, HP ha stretto una partnership con l’azienda Galileo, che offre uno strumento per il controllo del codice. La filosofia, spiega Parravicini, è quella di estendere il concetto di security by design anche alle filiere e ai prodotti collegati all’IA, sempre conservando semplicità e fruibilità per tutte le categorie di utenti, anche data scientist o sviluppatori.
Prospettive future per il mercato dei PC con AI e sicurezza avanzata
Ampliando l’orizzonte temporale delle previsioni, esperti e analisti confermano sostanzialmente le tendenze già elencate per il 2025. Secondo alcune stime, i computer AI-Capable diventeranno la normalità entro il 2027, in cui potrebbero arrivare a costituire il 60% del venduto. Un altro tema molto interessante è quello della riduzione della dipendenza dal Cloud. Anche in questo caso l’Intelligenza artificiale è protagonista a più livelli: nello spingere il mercato in questa direzione, a causa dei costi di consumo particolarmente elevati, e nel fornire la soluzione, attraverso computer sempre più capaci di farsi carico di una parte dell’elaborazione. Anche questo è un trend già identificato da Gartner, che potrebbe guadagnare slancio nei prossimi anni. Dal punto di vista della sicurezza, infine, prenderà sempre più piede l’adozione della Chip-Level Security, misure di sicurezza a livello hardware capaci di proteggere i dispositivi, e i dati al loro interno, già al livello dell’hardware. “HP dota tutti i dispositivi business con un chip dedicato alla sicurezza, il primo al mondo certificato Post-quantum criptography protocol – spiega Parravicini – in grado di sopportare attacchi da parte dei computer quantistici”.
Mercato PC: le opportunità per chi guarda al futuro
Si tratta, insomma, di un momento storico in cui le opportunità nel mercato dei PC per chi guarda al futuro sono molto interessanti, che vedono nell’Intelligenza Artificiale il fattore comune e trainante, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza ma anche in altri contesti come l’efficienza energetica. Scegliere già oggi partner che, con i loro prodotti, guardano con attenzione a questo futuro significa poterle cogliere nel breve termine, e gettare le basi per concretizzarle nel medio e lungo periodo.