L’ANALISI

Meno capitale, più visione: come sta cambiando il modo di costruire startup (e perché l’Italia può giocare un ruolo chiave)



Indirizzo copiato

Nell’acceleratore californiano Y Combinator si osserva un fenomeno in controtendenza: le startup stanno raccogliendo meno capitale. Lo fanno volutamente, perché vogliono essere leggere e agili. Ecco come l’ecosistema italiano potrebbe inserirsi efficacemente in questo trend

Pubblicato il 9 mag 2025

Alberto Giusti

Co-founder e General Partner P3Ventures



Perché le startup raccolgono meno capitale?
Perché le startup raccolgono meno capitale?

C’è un cambiamento nell’aria della Silicon Valley. Non lo si percepisce nei titoli dei giornali o nei megadeal miliardari, ma nei dettagli più sottili: nei pitch meno enfatici, nelle slide più essenziali, nelle parole dei founder che iniziano a parlare meno di fundraising e più di prodotto. È come se qualcosa si fosse rotto — o forse si fosse semplicemente concluso. Un ciclo si è chiuso, e un altro si sta aprendo. E come spesso accade, tutto parte dai corridoi di Y Combinator. Fondato a San Francisco nel 2005, Y Combinator è l’acceleratore di startup più noto ambito a livello internazionale, anche perché offre un finanziamento di 500mila dollari. Nei suoi spazi spazi sono nate imprese come Dropbox e Airbnb.

Continua a leggere questo articolo

Articoli correlati

0
Lascia un commento, la tua opinione conta.x