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“Accordi per l’innovazione”: torna la misura del MIMIT per progetti di ricerca ad alto impatto tecnologico



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“Accordi per l’innovazione”, misura riproposta periodicamente, è uno degli strumenti più importanti per le aziende impegnate in innovazione tecnologica. L’edizione 2025 prevede una dotazione di 731 milioni di euro. Termine per presentare le domande: 18 febbraio 2026. I dettagli

Pubblicato il 24 nov 2025

Fabio Pasquazi

Associate Partner ICTLAB PA



Accordi per l’innovazione
Accordi per l'innovazione

Una nuova edizione della misura “Accordi per l’Innovazione” del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) sta per essere avviata. Si tratta di uno strumento chiave volto a sostenere progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale con un elevato impatto tecnologico.

L’edizione 2025 prevede una dotazione complessiva estremamente consistente (731 milioni di euro) ed è atta a supportare la valorizzazione economica dell’innovazione attraverso la sperimentazione e l’adozione di soluzioni altamente innovative, promuovendo la competitività tecnologica nazionale, in particolare nei settori della transizione digitale e verde.

I progetti presentati dovranno prevedere un significativo investimento (almeno 5 milioni di euro) e verranno finanziati “a graduatoria” in base a specifici criteri di valutazione.

Il termine per la presentazione delle domande è il 18 febbraio 2026.

Accordi per l’Innovazione”: in cosa consiste la misura

“Accordi per l’innovazione” è una misura che viene riproposta periodicamente e costituisce uno degli strumenti più importanti per le aziende impegnate in innovazione tecnologica. Viene gestita da Invitalia attraverso l’apposita piattaforma su cui dovranno essere presentate le richieste.

La dotazione finanziaria della misura è estremamente interessante, con complessivi 731 milioni di euro suddivisi sul Comparto Manifatturiero (530 milioni) e sul Settore Digitale e delle Telecomunicazioni (201 milioni).

Focus su 6 tecnologie

La misura è ristretta a 6 specifiche tecnologie abilitanti fondamentali (KETs): Materiali avanzati e nanotecnologia, Fotonica e micro/nano elettronica, Sistemi avanzati di produzione, Tecnologie delle scienze della vita, Intelligenza artificiale, Connessione e sicurezza digitale.

Per le due aree strategiche indirizzate si fa riferimento alle seguenti aree di intervento:

  • Automotive e competitività industriale, materiali avanzati, robotica, semiconduttori per il Comparto Manifatturiero
  • tecnologie quantistiche, reti di telecomunicazione, cavi sottomarini, realtà virtuale e aumentata per il Settore Digitale e delle Telecomunicazioni

Come si partecipa, quando, chi può partecipare

Le domande di agevolazione possono essere presentate dalle ore 10:00 del 14 gennaio 2026 fino alle ore 18:00 del 18 febbraio 2026.

Possono usufruire del finanziamento Imprese di qualsiasi dimensione, Centri e Organismi di ricerca. I progetti possono essere presentati in forma singola o aggregata (fino a un massimo di cinque soggetti).

L’investimento ammissibile è molto elevato, parte infatti da un minimo di 5 milioni e può arrivare ad un massimo di 40 milioni di euro.

I progetti devono essere realizzati in una o più unità produttive ubicate nel territorio nazionale e devono avere una durata compresa tra 18 e 36 mesi (prorogabile fino a 12 mesi).

Spese ammissibili

Tutte le spese ammissibili a contributo devono essere sostenute successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione e sono quelle tipiche che vengono considerate per i progetti di Ricerca e Sviluppo:

  • Personale effettivamente impiegati nel progetto valorizzato a “costo standard”
  • Strumentazione e attrezzature per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto.
  • Ricerca contrattuale, conoscenze, brevetti e servizi di consulenza
  • Spese generali supplementari calcolati in misura forfettaria pari al 25% della somma dei costi relativi al personale rendicontato
  • Costi per l’audit contabile (certificazione della spesa), fino a un massimo di 15.000 euro.

Agevolazioni concedibili

Le agevolazioni sono concesse tramite una combinazione di contributo diretto alla spesa (fondo perduto) e, solo per le imprese, finanziamento agevolato. Nello specifico il contributo diretto alla spesa è pari al 45% per le Piccole Imprese, 35% per le Medie imprese e 25% per le Grandi Imprese. Per gli Organismi di Ricerca è previsto invece un 50% per la Ricerca Industriale e 25% per lo Sviluppo Sperimentale.

Il finanziamento agevolato può essere richiesto, come detto, dalle sole imprese per un importo massimo pari al 20% dei costi ammissibili.

L’intensità del finanziamento a “fondo perduto” aiuto può essere incrementata di 15 punti percentuali in caso di:

  • collaborazione effettiva tra imprese (con almeno una PMI) o tra imprese e Organismi di Ricerca.
  • progetti realizzati interamente nelle regioni meno sviluppate del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).

Elementi da tener presente nel presentare una richiesta di finanziamento

L’assegnazione dei finanziamenti “a graduatoria” apre una autentica competizione a presentare proposte rilevanti atte a soddisfare adeguatamente i seguenti criteri di valutazione cui viene assegnato uno specifico punteggio:

  • Qualità tecnica, originalità e innovatività del progetto (metodologie, strumenti e risultati attesi)
  • Sostenibilità economico-finanziaria del soggetto proponente, adeguatezza del piano di investimenti e coerenza dei costi.
  • Contributo del progetto alla transizione digitale e/o verde e impatto atteso sui settori strategici nazionali.
  • Composizione e governance del partenariato (se presente), impatto occupazionale e potenziale di crescita tecnologica e produttiva.

Questi criteri intendono assicurare che i progetti selezionati siano non solo tecnicamente validi, ma anche economicamente sostenibili e allineati agli obiettivi strategici di transizione digitale e verde.

Importanza strategica della misura

“Accordi per l’Innovazione” è una importante misura che nelle precedenti edizioni (2022 e 2023) ha visto 243 progetti ammessi a finanziamento per circa 975 milioni di euro di contributi concessi complessivamente.

Il suo valore strategico va ben oltre il semplice sostegno finanziario, posizionandosi come uno strumento cruciale per la politica industriale e tecnologica italiana. La misura è un acceleratore dell’innovazione strutturale, essenziale per affrontare le sfide globali della doppia transizione (digitale e verde) e per posizionare l’Italia su segmenti ad alto valore aggiunto.

L’obiettivo è di concentrare le risorse su ambiti ad alto potenziale di crescita e impatto competitivo. Il focus sui settori della transizione digitale e verde mira a colmare i gap tecnologici rispetto ai leader globali e a garantire in modo sostenibile la sovranità tecnologica in componenti e processi cruciali.

Viene inoltre promossa l’aggregazione di Imprese e Organismi di Ricerca, stimolando il trasferimento tecnologico dal mondo accademico a quello produttivo. Questo crea ecosistemi virtuosi capaci di gestire progetti complessi e a lungo termine.

I progetti proposti devono portare alla realizzazione di nuove tecnologie e all’introduzione di nuovi prodotti/servizi sul mercato, aumentando strutturalmente la competitività delle imprese beneficiarie a livello internazionale. Investendo in attività di R&S ad alta specializzazione, la misura contribuisce inoltre mantenere e attrarre talenti in Italia, creando nuova occupazione qualificata (ricercatori, tecnici, ingegneri) e migliorando le competenze digitali e ambientali della forza lavoro.

Scheda sintetica del bando

Per una scheda sintetica del bando si rimanda al sito ictlabpa.it alla sezione bandi e nello specififico al seguente link:

https://www.ictlabpa.it/wp-content/uploads/2025/11/MIMIT_Accordi-per-linnovazione_2026.pdf

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