Le aziende attive nel mondo della finanza digitale sono sempre più alla ricerca di competenze.
Le Neobank, istituti finanziari completamente digitali che operano esclusivamente online, stanno accelerando la loro espansione in Italia, con una crescita stimata intorno al +50% anno su anno. La diffusione del digital banking è trainata soprattutto dal canale mobile: entro il 2029 il numero di utenti che utilizzeranno servizi di mobile banking potrebbe aumentare quasi del 90%, mentre si ridurranno le visite nelle filiali tradizionali. Sono le stime di Hunters Group, che prevede, nei prossimi mesi, un’intensificarsi della ricerca di sviluppatori, risk specialist e UX/UI designer da parte degli istituti finanziari.
La Lombardia si conferma il cuore della fintech italiana, con Milano che concentra il 54% delle aziende e il 69% degli investimenti totali. La vicinanza alla Borsa Italiana e ai principali istituti bancari europei crea un ecosistema integrato e favorevole, consolidando la città come vero hub nazionale dell’innovazione finanziaria.
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Digital banking: i ruoli più ricercati
Secondo le informazioni elaborate dall’osservatorio di Hunters Group, tra le figure più richieste spiccano:
Sviluppatori software e app developer: sono i protagonisti della trasformazione mobile delle banche digitali; progettano, sviluppano, testano applicazioni e programmi informatici per soddisfare specifiche esigenze degli utenti e delle aziende. La RAL varia a seconda della seniority: si parte dai 28.000-35.000 euro per un profilo junior e si superano anche i 55.000 euro per profili senior;
Compliance e risk specialist: si occupa di assicurare la conformità dell’istituto alle normative vigenti, identificare e mitigare i rischi operativi e finanziari e definire strategie di controllo in ambiente digitale. È un professionista indispensabile per garantire la conformità regolatoria delle fintech e delle neobank. La retribuzione annua lorda oscilla tra 25.000 e 35.000 euro per profili junior e, per le figure manageriali, tra i 70.000 e i 90.000 euro.
UX/UI designer: è una figura essenziale perché le neobank operano quasi esclusivamente via smartphone: si occupa di creare esperienze di navigazione fluide e un’interfaccia visivamente accattivanti. Deve garantire, inoltre, che le operazioni finanziarie, gestite tramite app, siano facili da capire, piacevoli da usare e rispondano efficacemente alle esigenze dell’utente. La RAL media per questa figura è di 35.000 euro per profili Junior e tra i 50.000 e i 70.000 euro per chi ha alle spalle più anni di esperienza.
Digital banking e competenze: Italia ancora indietro
“L’evoluzione dei pagamenti digitali e l’integrazione dell’intelligenza artificiale nei processi di credito – spiega Claudia Meazza, manager della divisione Banking & Insurance di Hunters Group, società di ricerca e selezione di personale qualificato – stanno generando nuove opportunità occupazionali e ridisegnando il mercato del lavoro per questi professionisti. Le aziende del comparto fintech, in questo momento, sono alla ricerca di talenti tech per massimizzare gli investimenti tecnologici e non perdere importanti occasioni di business. Secondo le nostre proiezioni, nei prossimi mesi, aumenteranno del 10% le richieste per i lavoratori altamente specializzati.”
“Nonostante la forte crescita – conclude Claudia Meazza – l’Italia conta ancora una quota di specialisti ICT pari a circa il 4% della forza lavoro, ben al di sotto della media europea. Colmare questo gap formativo, e di conseguenza occupazionale, sarà determinante per sostenere l’espansione del fintech, attrarre investimenti e rispondere alla crescente domanda di professionisti capaci di coniugare competenze in ambito tech, sicurezza e regolamentazione”.





