FULL SELF-DRIVING

Guida autonoma, il primo test su strada di Tesla in Francia: come è andata



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Tesla ha sperimentato il suo sistema di guida autonoma a Place de l’Étoile a Parigi. Il veicolo ha affrontato traffico urbano complesso usando solo telecamere e AI. Il test punta all’omologazione UE, che richiede requisiti severi. Il video

Pubblicato il 20 mag 2025



video tesla
Tesla a parigi

Tesla ha avviato una sperimentazione su strada del proprio sistema di guida autonoma Full Self-Driving (FSD) in Francia, scegliendo come scenario di test la complessa rotatoria della Place de l’Étoile a Parigi. L’iniziativa, svoltasi il 16 maggio 2025, rientra in un percorso più ampio volto a valutare la capacità del software di adattarsi al contesto urbano europeo, in vista di una possibile approvazione regolatoria prevista, in forma parziale, per settembre 2025.

Tesla a Parigi: un contesto urbano ad alta complessità

La scelta della Place de l’Étoile non è casuale. Si tratta di una delle intersezioni più trafficate e difficili d’Europa, priva di segnaletica orizzontale e con dodici corsie convergenti. Durante il test, un veicolo Model 3 ha attraversato la rotatoria in modalità autonoma, gestendo manovre di inserimento nel traffico, sorpasso da sinistra e rispetto delle precedenze. Non sono state comunicate eventuali correzioni manuali da parte del conducente o anomalie occorse durante la prova.

La tecnologia: una visione basata su telecamere e AI

Il sistema FSD di Tesla si distingue nel panorama dei veicoli autonomi per l’approccio esclusivamente basato su visione artificiale. A differenza di altri costruttori che integrano sensori lidar e radar, Tesla si affida a una rete di otto telecamere, supportata da algoritmi di intelligenza artificiale capaci di elaborare in tempo reale le informazioni raccolte.

Principali caratteristiche tecniche del sistema:

CaratteristicaDescrizioneImpatto sulla guida
Visione a 360°Rete di otto telecamere distribuite sul veicoloPercezione completa dell’ambiente circostante
Elaborazione AIElaborazione edge in tempo reale tramite hardware internoReazioni dinamiche a cambiamenti del traffico
Addestramento su scalaAlgoritmi basati su miliardi di chilometri percorsi a livello globaleMiglioramento continuo del comportamento predittivo

L’obiettivo dichiarato da Tesla è quello di raggiungere la piena autonomia attraverso una progressiva ottimizzazione software, escludendo l’uso di sensori alternativi. Tale strategia ha sollevato dibattiti nel settore, specialmente in merito alla robustezza del sistema in condizioni meteo o di illuminazione sfavorevoli.

Prospettive regolatorie in Europa

Il test di Tesla a Parigi rappresenta un passo preparatorio per l’eventuale approvazione del sistema FSD da parte delle autorità europee. Le normative UE richiedono standard più elevati in materia di sicurezza funzionale rispetto a quelli vigenti negli Stati Uniti. Al momento, Tesla ha ottenuto solo autorizzazioni limitate in ambito urbano e autostradale, e resta sotto osservazione da parte delle autorità per la sicurezza stradale.

La dimostrazione ha come obiettivo la validazione del sistema in ambienti ad alta densità e complessità, condizioni tipiche dei contesti urbani europei. In parallelo, continuano i test in altri scenari metropolitani per misurare la stabilità del comportamento veicolare autonomo in situazioni reali.

Il quadro normativo europeo

L’omologazione dei veicoli a guida autonoma nell’Unione Europea è regolata principalmente dal Regolamento UE 2019/2144, noto come General Safety Regulation, entrato in vigore nel luglio 2022 e applicabile obbligatoriamente a partire da luglio 2024 per le nuove omologazioni. Questo regolamento prevede requisiti obbligatori per i sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) e pone le basi giuridiche per l’ammissione alla circolazione di sistemi di automazione di livello 3 e superiori, secondo la classificazione SAE.

Parallelamente, è attivo il processo di definizione di requisiti tecnici a livello UNECE (Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite), cui l’UE aderisce, attraverso normative come la UN Regulation No. 157 sul sistema di guida automatizzata fino a 60 km/h, oggi già applicata ad alcuni casi specifici come la guida in autostrada.

Ogni nuova funzione autonoma deve essere sottoposta a una valutazione tecnica da parte di enti notificati (es. TÜV, UTAC, Applus+) e dimostrare conformità a requisiti di sicurezza funzionale, cybersecurity e gestione del rischio, compreso un piano di sorveglianza post-vendita. L’autorizzazione definitiva dipende infine dalle singole autorità nazionali dei Paesi membri, con la Germania e la Francia in prima linea per l’introduzione di corridoi di sperimentazione controllata.


Il contesto globale: sperimentazioni già avviate negli USA e in Cina

A livello internazionale, la sperimentazione di veicoli a guida completamente autonoma è già in fase avanzata in diversi mercati. Negli Stati Uniti, aziende come Waymo (Google) e Cruise (GM) conducono test operativi in città come San Francisco e Phoenix, dove sono autorizzate a offrire servizi di robotaxi senza conducente a bordo. In Cina, Baidu e AutoX hanno avviato servizi analoghi a Pechino e Shenzhen, supportati da infrastrutture urbane ottimizzate per l’automazione.

Questi progetti si basano generalmente su un’integrazione di lidar, radar e visione computerizzata, combinati con mappe ad alta definizione e infrastrutture di rete 5G. Al contrario, la strategia software-centrica di Tesla rappresenta una traiettoria alternativa, tuttora in fase di validazione sul campo.

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