Quando si parla di mobilità elettrica, si pensa solitamente alle automobili o agli autobus. Ma le città europee stanno iniziando a guardare anche ai fiumi come vie di trasporto sostenibile. A inaugurare questa nuova fase è Vilnius, capitale della Lituania, dove ha debuttato il primo battello elettrico pubblico d’Europa. Silenzioso e privo di emissioni, può trasportare una trentina di passeggeri ed è stato pensato per diventare parte integrante del sistema di trasporto urbano.
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Battelli fluviali ancora legati al diesel
In Europa i battelli fluviali tradizionali sono quasi sempre alimentati con motori diesel, proprio come gli autobus o i traghetti marittimi. Questo vale sia per le imbarcazioni dedicate al trasporto passeggeri (navette urbane, crociere turistiche, battelli panoramici) sia per quelle destinate al trasporto merci.
Negli ultimi anni però ci sono stati alcuni tentativi di sperimentazione con tecnologie più sostenibili:
- Elettrico a batteria: progetti pilota come, appunto, questo di Vilnius o di alcune città del Nord Europa (es. Oslo e Amsterdam) hanno introdotto battelli elettrici per brevi percorrenze.
- Ibrido diesel-elettrico: diffuso soprattutto per le crociere fluviali, consente di ridurre consumi e inquinamento nelle aree urbane.
- Idrogeno: ancora raro, ma già in sperimentazione in Germania, Francia e Paesi Bassi.
I precedenti di Norvegia e Olanda
Come accennato sopra, in effetti esistono già battelli elettrici in Europa.
- Ad Amsterdam da alcuni anni si utilizzano imbarcazioni elettriche, soprattutto per le crociere turistiche nei canali. Ci sono anche progetti per elettrificare la flotta dei traghetti comunali.
- A Oslo nel 2021 è stato introdotto un traghetto elettrico per passeggeri nella baia del porto.
La differenza con il battello di Vilnius, come spiega questo articolo di Euronews, sta nella funzione: è il primo battello elettrico destinato esclusivamente a servizio di trasporto pubblico regolare su un fiume.
Gli altri esempi erano finora legati soprattutto a traghetti portuali o al turismo fluviale.
In altre parole: non è il primo battello elettrico in assoluto, ma il primo concepito come parte stabile del sistema di mobilità urbana fluviale europea.
Mobilità elettrica sul fiume: un progetto che cambia prospettiva
Non si tratta soltanto di un’innovazione tecnica, ma di un cambio di mentalità. Finora il fiume che attraversa la capitale lituana era considerato soprattutto uno spazio ricreativo. Ora le autorità cittadine puntano a trasformarlo in una vera arteria di mobilità quotidiana, a disposizione di studenti, pendolari e turisti. Se l’esperimento prenderà piede, potrà ridurre traffico e smog in città.
L’esperimento di Vilnius si inserisce in una riflessione più ampia: anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha recentemente annunciato l’intenzione di rendere il Tevere navigabile.
Durante l’Expo di Osaka, Gualtieri ha rilanciato il suo progetto per il Tevere, promettendo che entro cinque anni il fiume diventerà persino balneabile. Al di là della suggestione, la vera sfida per la Capitale resta però quella della navigabilità: trasformare il Tevere in un corridoio di mobilità urbana significherebbe ridurre traffico e smog, restituendo ai cittadini un legame vivo con il loro fiume.
I vantaggi ambientali ed economici
Il battello elettrico porta con sé benefici tangibili: minori emissioni di CO₂, meno inquinamento acustico e costi operativi ridotti rispetto alle imbarcazioni tradizionali. Il progetto è sostenuto anche da fondi europei dedicati alla mobilità sostenibile, con l’obiettivo di incentivare soluzioni innovative che possano essere replicate in altre città attraversate da corsi d’acqua.
Le incognite dell’adozione
La sfida principale sarà convincere i cittadini a utilizzare davvero il servizio. Frequenza delle corse, integrazione con autobus e tram e affidabilità operativa faranno la differenza. Solo se riuscirà a entrare nelle abitudini quotidiane dei passeggeri, l’esperimento di Vilnius potrà diventare un modello europeo per una mobilità urbana sempre più elettrica e intermodale.




