Lovable, startup con sede a Stoccolma, ha annunciato a inizio settembre 2025 di aver raggiunto 100 milioni di dollari di ARR (Annual Recurring Revenue, ricavi ricorrenti annuali) a soli otto mesi dal lancio. Si tratta di un traguardo che, secondo i dati diffusi dall’azienda, le consente di collocarsi davanti a realtà note come OpenAI, Cursor e Wiz per rapidità di crescita. La società del vibe coding (vedi sotto), fondata da Anton Osika e Fabian Hedin e presentata al pubblico durante il festival Slush nel novembre 2024, ha già raccolto una base di oltre 2,3 milioni di utenti attivi.
Inoltre il 2 ottobre 2025 ha annunciato il suo ingresso nel mercato italiano. Il debutto di Lovable in Italia avverrà in occasione del primo Lovable Hackathon italiano, in programma a Milano sabato 18 ottobre.
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Il finanziamento e la valutazione
A sostenere questa espansione è arrivato un round di finanziamento da 170 milioni di euro, guidato dal fondo Accel e con la partecipazione di investitori come 20VC, byFounders, Creandum, Hummingbird e Visionaries Club. La valutazione della società è salita a 1,5 miliardi di euro, rendendo l’operazione una delle Serie A più rilevanti nel panorama europeo. Il dato conferma la forte attenzione del capitale di rischio internazionale verso piattaforme capaci di coniugare l’intelligenza artificiale con l’automazione dello sviluppo software.
Lovable e la sua piattaforma “agentica”
Il prodotto di punta di Lovable è una piattaforma di AI agentica: l’intelligenza artificiale non si limita a generare codice su richiesta, ma è in grado di analizzare problemi, pianificare azioni e intervenire autonomamente su progetti software. Le funzionalità comprendono la ricerca di documentazione online, la possibilità di eseguire debug leggendo i log di sistema, la modifica diretta di file e funzioni, oltre alla generazione di immagini e contenuti utili per le applicazioni. Secondo la società, queste evoluzioni hanno contribuito a ridurre significativamente gli errori e ad ampliare la complessità dei progetti realizzabili.
Cos’è il Vibe Coding
Il vibe coding è la nuova frontiera dello sviluppo software: un approccio in cui applicazioni, siti web e strumenti digitali vengono creati dialogando con l’AI, senza mai toccare direttamente il codice. Nel 2025, grazie all’evoluzione dei Large Language Models (LLM), questo metodo si è diffuso rapidamente, rendendo la creazione di software più veloce e accessibile che mai.
L’idea alla base di Lovable
“Il più grande ostacolo per costruire nuove imprese è la scrittura del codice. La maggior parte delle persone ha idee e capacità imprenditoriali, ma non conosce i linguaggi di programmazione”, ha spiegato Anton Osika, co-fondatore e CEO. L’obiettivo di Lovable è quindi abbassare la soglia di accesso allo sviluppo software, consentendo anche a utenti senza competenze tecniche di passare dall’idea a un prototipo in tempi rapidi. Nei primi mesi di attività sono stati creati oltre 10 milioni di progetti, con una media di 100.000 nuovi sviluppi al giorno.
Tra entusiasmo e cautela: l’ossessione per l’ARR
Il dato sui ricavi ricorrenti annuali ha reso Lovable un caso emblematico. Ma l’ARR è un indicatore che va interpretato con attenzione. Come sottolineato in un recente approfondimento, il modello dei ricavi ricorrenti è diventato centrale per valutare startup e scaleup, perché garantisce prevedibilità e stabilità agli occhi di investitori e mercati. Allo stesso tempo, però, può nascondere criticità: una crescita rapida dell’ARR non sempre riflette la reale sostenibilità economica di un’impresa, soprattutto se accompagnata da alti tassi di abbandono (churn) o da margini troppo bassi. Nel caso di Lovable, l’attenzione sarà quindi rivolta alla capacità di consolidare la base utenti e trasformare l’entusiasmo iniziale in valore duraturo.
Prospettive ed espansione verso le imprese
Dopo aver conquistato una base ampia di utenti individuali, Lovable punta ora al mercato corporate. Con il lancio del Business Plan, l’offerta si arricchisce di strumenti dedicati alle imprese, come sistemi di gestione degli accessi (Single Sign-On), la possibilità di mantenere progetti privati, modelli riutilizzabili e opzioni di sicurezza avanzate. Tra i primi clienti ci sono aziende come Klarna, HubSpot e Photoroom, che hanno iniziato a utilizzare la piattaforma per sviluppare applicazioni interne. Questa evoluzione evidenzia come Lovable stia cercando di affiancare al modello consumer un percorso di consolidamento nel segmento enterprise, dove la competizione con i grandi player globali sarà più diretta.
Ottobre 2025: il debutto in Italia
Lovable sbarcherà in Italia in occasione del primo Lovable Hackathon italiano, in programma a Milano sabato 18 ottobre presso Caravaggio 37, un evento che riunirà oltre 80 talenti da tutta Europa tra fondatori di startup, studenti e professionisti dell’AI. Durante la giornata, i partecipanti si sfideranno nella creazione di applicazioni e prodotti digitali attraverso la piattaforma Lovable, utilizzando il linguaggio naturale.
L’evento è organizzato in collaborazione tra Yellow Tech, Veliu, lastminute.com, Pillar, Volta, Whatwapp, e la stessa Lovable. Che ha scelto di entrare nel mercato italiano puntando su un ecosistema di player locali che condividono la stessa visione di innovazione accessibile e inclusiva.
“Siamo davvero entusiasti di questa collaborazione, che contribuisce a innescare nuove ondate di innovazione in tutta Europa. L’Italia è un mercato chiave per noi, poiché portiamo avanti la missione di Lovable di democratizzare la creazione di software e dare a quante più persone possibile l’opportunità di costruire con il vibe coding”, afferma Sophia Nabil Gustafsson, Community & Growth di Lovable, che sarà presente come speaker e giudice durante la cerimonia di apertura dell’hackathon.
Come segnale forte di questa alleanza, Lovable ha scelto Antonio Pisante, CEO di Yellow Tech, come primo ambassador italiano del brand. “L’arrivo di Lovable in Italia rappresenta un punto di svolta per il nostro ecosistema,” commenta Pisante. “Il vibe coding ha il potenziale di democratizzare la creazione di software, abbattendo le barriere tecniche e aprendo nuove opportunità per startup, aziende e singoli creatori. Milano è la città ideale per dare vita a questa nuova community di innovatori.”
“L’AI sta aprendo una nuova fase per chi crea e lavora: non solo strumenti diversi, ma anche nuovi ruoli e approcci che trasformano le organizzazioni. Con il Vibe Coding, le nuove generazioni portano energie e visioni che si intrecciano con l’esperienza esistente, accelerando l’innovazione e il cambiamento culturale”, è il commento di Gianmaria Monteleone, Founder e CEO di Veliu.
(Articolo aggiornato al 02/10/2025)





