Finanziamenti

Leaf Space, un milione di euro alla startup dello spazio

Entrano nuovi soci nella giovane società lombarda nata per semplificare l’accesso allo spazio agli operatori di microsatelliti: RedSeed Ventures è lead investor con un pool di investitori privati e istituzionali tra cui Como Venture, Key Capital e PoliHub

Pubblicato il 07 Lug 2016

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Il team di Leaf Space

Un milione di euro per Leaf Space, startup dello spazio. La giovane società lombarda che si propone di favorire l’accesso allo spazio da parte degli operatori di microsatelliti annuncia l’ingresso di nuovi soci: RedSeed Ventures, in qualità di lead investor, con un pool di investitori privati e istituzionali (tra cui Como Venture, Key Capital e PoliHub).

Complessivamente entra un milione di euro nelle casse della società costituita da Jonata Puglia, Michele Messina, Giovanni Pandolfi, Matteo Boiocchi e Caterina Siclari. I nuovi capitali verranno utilizzati per lanciare sul mercato Leaf Line, il primo servizio di telecomunicazioni interamente dedicato agli operatori di microsatelliti.

“Siamo molto soddisfatti dell’operazione appena conclusa – ha affermato Roberto Zanco, partner di RedSeed Ventures – il mercato aerospaziale e dei microsatelliti in particolare è in grande espansione. L’Italia può vantare di essere la terza più importante industria spaziale europea e la settima a livello mondiale. Il team di Leaf Space è formato da ingegneri aerospaziali che hanno già dato dimostrazione delle loro capacità tecniche ed imprenditoriali, siamo convinti che la partnership appena conclusa con noi possa dare quella spinta necessaria per la creazione di un campione italiano di grande successo”.

Leaf Space nasce nel 2014 con lo scopo di semplificare l’accesso allo spazio agli operatori di microsatelliti. L’azienda è attualmente impegnata nella realizzazione del progetto Leaf Line: un innovativo servizio centralizzato di telecomunicazione satellitare che garantisce l’accesso ai dati spaziali in maniera molto più semplice, veloce ed economica rispetto alle soluzioni oggi disponibili. Leaf Line è solo il primo di una pipeline di servizi che l’azienda ha in programma di sviluppare per semplificare sempre di più l’accesso allo spazio agli operatori satellitari privati.

Dal punto di vista della tecnologia, il settore aerospaziale italiano conta già alcuni campioni nazionali come il gruppo Leonardo (Finmeccanica), il gruppo Thales Alenia Space e Avio, nonché alcuna startup di successo come D-Orbit. Il settore dei microsatelliti è in forte crescita, utilizzati per lo più per erogare servizi basati su immagini della Terra quali ad esempio: tracciamento navale (commerciale, turistico e militare), controllo della deforestazione, agricoltura di precisione, previsioni meteo, controllo delle catastrofi (incendi, terremoti, maremoti), monitoraggio dell’inquinamento atmosferico, controllo degli sversamenti illegali in mare e attività di search and rescue nei mari.

“Siamo orgogliosi di aver trovato una realtà tutta italiana che sostiene il progetto e la crescita aziendale” ha dichiarato Jonata Puglia, Ceo di Leaf Space. “I nostri investitori ci stanno già supportando nello sviluppo del business e nella strutturazione dell’azienda. Abbiamo installato la prima antenna del network vicino a Milano e stiamo già ricevendo i primi dati dallo spazio. Operatori di microsatelliti da tutto il mondo ci hanno contattato e hanno già dimostrato un forte interesse verso il nostro servizio di telecomunicazione. Stiamo lavorando per garantire un accesso sempre più semplice e meno costoso alle informazioni provenienti dallo Spazio” .

Leaf Space – ha aggiunto Stefano Mainetti, Consigliere Delegato PoliHub – è un esempio del supporto che il Politecnico di Milano e PoliHub offrono per avviare un’ambiziosa iniziativa imprenditoriale: al team è stato affiancato un servizio di mentoring svolto da professionisti di provata esperienza industriale, in grado di offrire quegli elementi di verifica della fattibilità industriale che rendono Leaf Space un’iniziativa ad alto potenziale”.

“Le competenze dei due Politecnici – spiega Marco Cantamessa, presidente di I3P – costituiscono l’ambiente ideale per lo sviluppo di iniziative come questa. Siamo lieti di essere al fianco di Leaf Space, startup nella quale ci ha colpito la forza imprenditoriale e la maturità con cui il team, giovanissimo, ha strutturato un piano capace di attirare capitali di entità significativa”.

In occasione di Expo 2015, Leaf Space è stata riconosciuta come una delle migliori startup lombarde, è entrata nel programma di incubazione di I3P nel 2015, contestualmente all’apertura di una sede operativa a Torino, e grazie al Premio Marzotto ha beneficiato di un periodo di incubazione presso il PoliHub, lo startup district&incubator della Fondazione-Politecnico di Milano che ne è poi diventato socio. Inoltre ha ottenuto un finanziamento dalla Comunità Europea nell’ambito del programma Horizon 2020 destinato alle PMI.

RedSeed Ventures, lead investor dell’operazione, è la realtà di investimento di venture capital fondata e gestita dai due Managing Partners Elisa Schembari e Roberto Zanco. La società, nata da meno di tre anni, è al quinto investimento in start-up innovative. Tutte le aziende del portafoglio operano in settori altamente tecnologici, sono italiane ma servono mercati globali (oltre a quello aerospaziale, quello delle innovazioni industriali, dell’economia digitale e dei medical devices). (L.M.)

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