“Alle imprese non serve un altro chatbot: servono agenti che sappiano quando chiedere aiuto, imparino dagli esperti e migliorino in modo continuo“. Così Giorgio Barnabò, 32 anni, CEO e co-founder di Syllotips, spiega a EconomyUp l’idea alla base della startup romana che ha appena raccolto un round da 4,2 milioni di euro. L’obiettivo finale di questa realtà innovativa è infatti trasformare l’ingente sapere delle aziende (anche quello tacito, che è nella testa delle persone e non è rintracciabile nei documenti o nei fogli Excel) in un patrimonio digitale condiviso e vivo, in grado di far crescere giorno dopo giorno l’intelligenza artificiale. Ma vediamo meglio come è nata questa giovane società che è presto riuscita ad attrarre l’interesse di investitori di alto profilo, come Vento, il venture capital della famiglia Agnelli, e a inserire nel proprio board figure di rilievo come il CEO di Microsoft Italia, Vincenzo Esposito.
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Syllotips, round da 4,2 milioni: così la startup romana fa addestrare l’AI dai dipendenti più esperti
Il software di Syllotips, integrato in Microsoft Teams, permette alle aziende di automatizzare la gestione dei propri centri di competenza grazie ad agenti AI che imparano dai dipendenti senior. Il prodotto, i clienti, la differenza con i competitor
Giornalista

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