C’è tempo fino all’8 dicembre per partecipare a D’Annunzio 2050, il concorso di idee under 25 che invita giovani, classi e startup a ripensare il Vittoriale degli Italiani come un laboratorio di cultura e innovazione.
La call, nata grazie a un bando di Regione Lombardia, punta a ridefinire il rapporto tra il patrimonio culturale italiano e le generazioni digitali, favorendo l’incontro fra tradizione e innovazione. «La tradizione dannunziana non è solo storia, è energia viva come il Vittoriale è un libro di pietre vive”, dice il presidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri. “Dal mito della velocità alle intuizioni visionarie, l’eredità del Vate diventa oggi il fondamento per nuove sperimentazioni, creando un ponte dinamico tra passato e futuro».
Dalla casa-museo di Gabriele d’Annunzio, affacciata sul lago di Garda, parte così una chiamata rivolta a giovani e startup di tutta Italia: portare nuovi linguaggi, tecnologie digitali e visione imprenditoriale al servizio del patrimonio culturale.
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D’Annunzio 2050, cos’è il concorso under 25
“D’Annunzio 2050 – Cultura, innovazione e imprenditorialità per il Vittoriale 2.0” è un concorso di idee che nasce per avvicinare i giovani ai beni culturali, sperimentando nuovi modi di raccontarli e viverli. La partecipazione è gratuita, aperta a tutto il territorio nazionale e pensata per valorizzare non solo il patrimonio del Vittoriale, ma più in generale il rapporto tra cultura e generazioni digitali.
Il bando invita a presentare progetti in grado di unire creatività, strumenti tecnologici e visione imprenditoriale: non solo “bei contenuti”, ma idee che possano trasformarsi in servizi, esperienze e iniziative durature, capaci di parlare ai coetanei con linguaggi contemporanei.
Chi può partecipare a D’Annunzio 2050
Il concorso è rivolto ai ragazzi tra i 16 e i 25 anni, che possono candidarsi singolarmente o in gruppo fino a un massimo di sei persone, ma anche a classi e gruppi scolastici o universitari, oltre che alle startup con almeno un fondatore under 25. La partecipazione è gratuita e aperta a tutta Italia, con una particolare attenzione ai progetti che nascono o si sviluppano in Lombardia.
La partecipazione è accessibile da ogni regione d’Italia e, per i minorenni, è richiesto il consenso dei genitori. L’idea può nascere in una classe, in un gruppo di amici, in un collettivo creativo o in una realtà già attiva sul territorio: ciò che conta è la capacità di costruire proposte concrete, scalabili e con una ricaduta chiara sulla fruizione della cultura da parte dei giovani.
Le cinque aree di progetto della call D’Annunzio 2050
Per orientare le candidature, il bando individua cinque grandi aree di progetto, all’interno delle quali sviluppare la propria idea. L’intento è dare una cornice chiara, senza soffocare la libertà creativa: ogni progetto può infatti combinare più elementi e immaginare soluzioni ibride.
Tecnologie digitali per la cultura
Una prima area riguarda le tecnologie digitali per la cultura : dalla realtà aumentata e virtuale per la visita alle app e piattaforme gamificate, fino agli strumenti di analisi dati per capire e coinvolgere meglio i giovani . Si cercano soluzioni che usino il digitale non come semplice “gadget”, ma come leva per rendere il Vittoriale più accessibile, interattivo e vicino ai linguaggi dei nativi digitali.
Creatività e nuovi linguaggi
La seconda area è dedicata a contenuti per social, video, podcast e live, oltre a progetti artistici come illustrazioni, musica, graphic novel. Qui l’obiettivo è tradurre l’immaginario dannunziano in format contemporanei, capaci di dialogare con i ragazzi sulle piattaforme che usano ogni giorno.
Imprenditorialità giovanile
La terza area guarda all’imprenditorialità giovanile: micro-imprese culturali, servizi, prodotti e merchandising, ma anche progetti replicabili in altri musei e istituzioni culturali. Si punta a idee che possano trasformarsi in attività sostenibili nel tempo, generando valore economico e sociale.
Accessibilità e inclusione
La quarta area è dedicata ad accessibilità e inclusione: dal design universale, con LIS, sottotitoli e linguaggio semplice, alle soluzioni per la fruizione a distanza del Vittoriale da parte di chi non può visitarlo di persona. L’obiettivo è abbattere le barriere – fisiche, cognitive, economiche – che ancora limitano l’accesso alla cultura.
Scuola e formazione
Chiude il quadro l’area “Scuola e formazione” che invita a progettare percorsi per scuole e università e strumenti di gioco e intrattenimento per la formazione. Qui il Vittoriale diventa un laboratorio didattico a cielo aperto, con attività pensate per studenti e docenti, in aula e online.
Premi di D’Annunzio 2050 e finale al Vittoriale
Per rendere ancora più concreta la sfida, D’Annunzio 2050 mette in palio 1.500 euro per la migliore idea presentata da giovani o gruppi di giovani e 3.000 euro per la migliore startup. I progetti vincitori saranno selezionati da una giuria di esperti di cultura, innovazione e impresa e verranno premiati al Vittoriale degli Italiani nel gennaio 2026, nel corso di un evento dedicato ai finalisti in calendario il 17 gennaio 2026.
Oltre al contributo economico, i progetti selezionati avranno la possibilità di essere sperimentati insieme alla Fondazione Il Vittoriale, entrando in un percorso di collaborazione che guarda oltre il semplice bando. L’idea è usare il concorso come trampolino per trasformare alcune intuizioni in iniziative reali, testate sul campo con il pubblico del Vittoriale.
Come candidarsi a D’Annunzio 2050
Per partecipare a D’Annunzio 2050 è necessario compilare il modulo online disponibile sul sito ufficiale del Vittoriale, allegando una descrizione sintetica del progetto e il materiale utile a raccontarlo (presentazioni, mockup, video, prototipi). La compilazione richiede pochi passaggi, ma è fondamentale rispettare i formati e i limiti indicati nel regolamento allegato al bando.
Le iscrizioni sono state prorogate fino all’8 dicembre, offrendo qualche giorno in più per rifinire le proposte e completare la candidatura. Per dubbi o chiarimenti è attiva una segreteria dedicata, contattabile via email attraverso i riferimenti pubblicati sul sito della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani.




