L’applicazione dell’intelligenza artificiale generativa nelle aziende può portare a straordinari cambiamenti dal punto di vista organizzativo, gestionale e, più in generale, nella cultura aziendale. Chi sta implementando la GenAI può già vederne i benefici: il riordino di processi che spesso, per loro natura, sono soggetti al caos; la possibilità di delegare alla macchina i compiti non complessi mentre gli umani si dedicano ad attività a maggior valore aggiunto; l’opportunità di ridurre asimmetrie informative e criticità di vario genere. Di questo e di molto altro si è parlato all’evento “La GenAI che non ti aspetti. Oltre ogni previsione, dentro ogni innovazione”, promosso da Altea Federation, Altea UP e Alterna con la collaborazione di Microsoft e SAP. La conferenza, che si è tenuta il 14 maggio 2025 presso Spazio Gessi di Milano, era dedicata appunto all’esplorazione delle potenzialità dell’Intelligenza Artificiale: non soltanto una tecnologia emergente, ma l’opportunità di un cambio di paradigma.
Durante l’incontro sono stati presentati Business Use Case concreti e da subito applicabili in azienda, che integrano SAP Joule e Microsoft Copilot. E qui una prima novità: due organizzazioni tradizionalmente in competizione tra di loro hanno unito le forze per ottenere nuovo valore.
Indice degli argomenti
Microsoft e l’AI : una leva per cambiare le aziende e il Paese
“Microsoft ha una strategia che pone l’accento sull’AI generativa e ne fa una leva sistemica per cambiare il sistema Paese” ha detto Marilena Lorubbio, Channel Sales Lead di Microsoft. “Le sfide di oggi sono le competenze, la governance e il cambio di leadership. E già si parla di Agent Boss, i leader che in azienda devono guidare sia gli umani sia l’AI”.
Lorubbio ha poi citato i dati IDC (International Data Corporation) del 2024, secondo i quali le aziende che hanno integrato l’intelligenza artificiale generativa rappresentano il 75%, contro il 55% registrato nel 2023, con investimenti nel settore passati da 19 a 44 miliardi di dollari e un ROI di 3,7 dollari per ogni dollaro investito. Anche in Italia, secondo la recente ricerca di Ambrosetti AI 4 Italy, l’AI generativa è una tecnologia dalla portata rivoluzionaria che, nel nostro Paese, può generare, a parità di ore lavorate, fino a 312 miliardi di euro di valore aggiunto annuo, pari al 18% del PIL italiano.
Tuttavia, ad oggi, il 59% delle aziende dichiara di non avere ancora il know-how per adottare l’intelligenza artificiale. Servono nuove competenze e un paradigma di governance rinnovato. A questo scopo Microsoft ha creato l’AI Lab, che ha già coinvolto 400 clienti, 600 progetti e 35 partner.
SAP e la GenAI: la trasformazione della cultura aziendale
Per attrezzarsi alle nuove sfide della GenAI, Microsoft e SAP hanno scelto di allearsi. “Per la nostra azienda l’AI è un catalizzatore che trasforma il business da un punto di vista culturale” ha detto Stefano Arlati, Cloud ERP & SCM Senior Solution Advisor di SAP. “I nostri tre pillar sono la rilevanza, l’affidabilità e l’essere responsabili. Nulla di veramente inedito, dato che il codice etico di Sap risale al 2018. Noi oggi mettiamo a terra la strategia con un ecosistema di partner. In un contesto storico in cui si parla ormai di Agentic AI, Joule è il nostro Digital Assistant e vuole essere una nuova interfaccia”.
Come funziona la partnership Microsoft – SAP
“Le meccaniche di integrazione sono tantissime, l’obiettivo finale è servire i clienti in continuità: vogliamo creare una cultura sempre più ‘amichevole’ dell’AI” afferma Marilena Lorubbio. “Con due assistenti digitali, tutti gli utenti di business possono trovare la soluzione per compiti quotidiani. Per chi è più orientato al processo c’è Joule, per chi è orientato alla produttività CoPilot” aggiunge Stefano Arlati.
Gli Use Case
Si è poi passati al focus sull’applicazione concreta dell’AI generativa nel processo di vendita, con Massimo Barocci, CTO di Alterna e Alessandro Martignoni, Innovation Strategic Service Manager di Altea UP, che hanno descritto una situazione reale: un cliente industriale attivo nella produzione di vernici, in un’azienda caratterizzata da un turnover elevato nella forza commerciale e da una dispersione delle informazioni tra fonti eterogenee e non strutturate.
GenAi per le vendite
Barocci ha spiegato come, grazie alla combinazione di strumenti come Copilot e Joule, sia stato possibile costruire un agente intelligente capace di assistere in tempo reale un venditore poco esperto. L’agente, sviluppato in ambiente Copilot Studio – una piattaforma completamente cloud e priva di esigenze infrastrutturali locali – è stato addestrato su un ampio insieme di documenti aziendali (PDF, Excel, Word, e-mail), integrando informazioni precedentemente frammentate.
Durante la dimostrazione, l’agente ha supportato un venditore nell’identificare la vernice più adatta a un ambiente umido per interni, restituendo in pochi secondi i prodotti pertinenti con descrizioni, codici articolo e motivazioni tecniche (ad esempio, traspirabilità e composizione chimica). Il sistema è stato inoltre in grado di recuperare, in tempo reale, informazioni da SAP come disponibilità di stock, cronologia degli ordini e valore economico delle vendite precedenti.
“Da tempo – ha detto Massimo Barocci – incoraggiamo i nostri clienti a organizzare le informazioni all’interno di un contesto strutturato, definito Modern Workplace, concetto promosso da Microsoft. Con l’avvento dell’intelligenza artificiale generativa, si concretizza una soluzione efficace al problema del disordine informativo aziendale. Queste tecnologie permettono di estrarre informazioni rilevanti dai molteplici documenti e fonti presenti all’interno dell’impresa – dalle email alle brochure, dai fogli Excel alle FAQ – rendendo disponibili i dati corretti alle persone giuste. Si tratta di un supporto tangibile al processo decisionale, come se ogni decision maker avesse sempre al fianco un collega esperto pronto a fornire risposte”.
“La forza della Generative AI – ha commentato Martignoni – risiede nella capacità di eliminare le asimmetrie informative. La nostra esperienza sul campo ci ha mostrato che spesso gli utenti non dispongono di tutte le informazioni necessarie per prendere decisioni ottimali. Gli strumenti come i copilot, siano essi di SAP o Microsoft, sono concepiti per colmare questi gap informativi. Se a questi si aggiungono le funzionalità predittive dell’AI prescrittiva, l’evoluzione verso la gestione a servizi e il paradigma dell’impresa componibile, emergono chiaramente tutti gli elementi per costruire organizzazioni capaci di apprendere dai dati e sostenibili nel lungo periodo”.
GenAI per la pianificazione
Altea ha sviluppato anche una soluzione di intelligenza artificiale prescrittiva specificamente progettata per supportare la pianificazione della produzione, illustrata al convegno da Stefano Solano, Cloud Solution Manager di Altea UP.
A differenza dell’intelligenza artificiale generativa – che si presenta con un’interfaccia conversazionale più immediata e attrattiva – la componente prescrittiva opera silenziosamente, attraverso modelli matematici intelligenti, con l’obiettivo di proporre scenari ottimali.
Questi modelli sono in grado di analizzare milioni di scenari produttivi multi-obiettivo, superando di gran lunga la capacità umana, che si limita solitamente a poche centinaia di combinazioni. In questo contesto, l’AI prescrittiva fornisce all’operatore la soluzione ottimale per il problema sottoposto, migliorando sensibilmente l’efficienza decisionale.
La piattaforma permette anche di simulare scenari alternativi sulla base di ipotesi diverse, che possono essere confrontate visivamente o con strumenti di analisi, per determinare quale opzione sia la più efficiente nel contesto attuale. Gli scenari ritenuti validi possono poi essere esportati verso il sistema ERP per essere trasformati in piani operativi concreti da inviare alla produzione.
“Le soluzioni intelligenti – ha spiegato Stefano Solano – stanno progressivamente modificando le aspettative delle persone all’interno dell’organizzazione. Queste tecnologie consentiranno ai lavoratori di dedicarsi ad attività a maggior valore aggiunto, avvicinandosi al concetto di knowledge worker, ovvero il professionista dotato di competenze e conoscenze in grado di prendere decisioni autonome e informate. Le operazioni a basso valore, come la ricerca documentale o l’analisi di materiali, potranno essere automatizzate mediante l’intelligenza artificiale, come dimostrato nei casi presentati”.
GenAI per la logistica
Alessandro Martignoni, ha poi fornito una dimostrazione dinamica della capacità delle soluzioni SAP di gestire in modo integrato e predittivo la supply chain internazionale, con particolare riferimento a scenari complessi che coinvolgono logistica intercontinentale, tracciamento in tempo reale, analisi dei rischi e risposta automatizzata agli imprevisti.
Martignoni e Solano hanno navigato tra diverse componenti della suite SAP, in particolare quelle dedicate alla logistica, simulando uno scenario reale: un processo di approvvigionamento da un fornitore dell’Est asiatico destinato alla produzione europea. Attraverso il monitoraggio IoT integrato, il sistema ha segnalato un ritardo nella navigazione di una nave partita da Bangkok e diretta al porto di Salonicco, in Grecia. L’analisi ha individuato un rischio medio di ritardo, localizzato lungo il Canale di Suez, punto critico spesso soggetto a congestioni.
La piattaforma SAP ha consentito di visualizzare, con una mappa interattiva, la posizione attuale della nave e il relativo ordine di trasporto, evidenziando l’interconnessione tra le varie tratte logistiche. In particolare, è stato mostrato come il ritardo abbia un impatto diretto non solo sulla consegna a Salonicco, ma anche sulla successiva tratta verso Bucarest, sede della produzione finale.
A questo punto è intervenuto il modulo di AI generativa Joule, che ha fornito una proposta di risoluzione del problema in modalità proattiva, senza necessità di una richiesta esplicita da parte dell’utente.
La parola ai CEO
A trarre le fila di una giornata di riflessioni e dibattito sono stati Roberto Gemma, AD di AlteaUP, e Giuseppe Mascoli, AD di Alterna. Ecco cosa hanno detto.
Roberto Gemma – Amministratore Delegato, Altea UP
“Siamo ancora agli inizi dell’applicazione dell’intelligenza artificiale generativa in azienda. Ci troviamo nella fase in cui si ipotizza il potenziale sviluppo, ma nella realtà concreta siamo ancora fermi a sperimentazioni limitate. L’obiettivo dell’evento di oggi nasce dalla necessità di far comprendere che non esiste una sola forma di AI generativa, bensì diverse tipologie di intelligenze artificiali che possono essere impiegate nei contesti aziendali, ognuna con le proprie peculiarità.
Il nostro intento era mostrare l’interazione tra due player rilevanti come SAP, storicamente radicata nei processi e nelle applicazioni aziendali, e Microsoft, che ha ampliato il proprio raggio d’azione includendo anche l’intelligenza artificiale generativa tramite il copilot. Questa interazione dimostra come sia possibile semplificare le attività aziendali mantenendo intatto il valore delle azioni svolte, migliorando l’interazione uomo-macchina.
La giornata nasce dunque dalla volontà di suscitare interesse e stimolare l’avvio di progettualità concrete, con benefici tangibili per le aziende clienti”.
Giuseppe Mascoli – Amministratore Delegato, Alterna
“Il ruolo del system integrator si conferma come partner strategico, con una competenza che oggi si arricchisce ulteriormente. È nostro compito combinare la profonda conoscenza dei processi aziendali con la capacità di governare la tecnologia, per favorire una vera trasformazione presso i clienti.
Le esperienze condivise durante l’evento evidenziano una gestione differente dei processi rispetto al passato, con un significativo risparmio in termini di tempo ed efficienza operativa. Come già sottolineato, si tratta di “decomplicare” i processi, generando un valore aggiunto attraverso un ritorno sull’investimento concreto.
Attualmente utilizziamo quotidianamente strumenti basati su AI, ma l’uso non è ancora assimilabile a una vera adozione. Il nostro obiettivo deve essere quello di favorire una diffusione pervasiva dell’intelligenza artificiale all’interno dell’azienda, per ottenere i vantaggi auspicati”.
La democratizzazione dell’AI
Concludendo, oggi più che mai tutte le aziende possono trarre vantaggio dall’intelligenza artificiale generativa. Siamo solo agli inizi, ma la democratizzazione dell’AI è già una realtà. Grazie agli strumenti di Platform as a Service, è possibile accedere a tecnologie evolute senza necessità di infrastrutture complesse. È questa accessibilità che rende l’adozione dell’intelligenza artificiale non solo possibile, ma necessaria per qualsiasi organizzazione.