Due protagonisti storici del software enterprise, tradizionalmente percepiti come concorrenti, oggi condividono una visione comune: quella di portare l’intelligenza artificiale generativa al centro della trasformazione digitale delle imprese. Microsoft e SAP hanno scelto di unire le forze, sviluppando una collaborazione strutturata, strategica e orientata a semplificare la vita delle aziende. Una partnership che non si limita all’interoperabilità tecnologica, ma che punta a creare valore reale per le persone e per i processi.
Indice degli argomenti
Marilena Lorubbio (Microsoft): “L’AI generativa cambia le regole del gioco”
Intervenendo a maggio 2025 all’evento “La GenAI che non ti aspetti. Oltre ogni previsione, dentro ogni innovazione”, promosso da Altea Federation, Altea UP e Alterna con la collaborazione di Microsoft e SAP, Marilena Lorubbio, Channel Sales Lead di Microsoft, ha illustrato la visione dell’azienda sull’AI generativa, presentandola come una leva trasformativa che va ben oltre la tecnologia. “La nostra strategia – ha detto – pone oggi fortemente l’accento sull’intelligenza artificiale generativa e ne fa davvero una leva sistemica, quindi non solo una tecnologia, ma qualcosa che può riscrivere le regole del gioco.”
Microsoft punta su quattro direttrici per guidare le imprese: persone, clienti, processi e innovazione. L’obiettivo è rendere l’AI accessibile a tutte le aziende, comprese le PMI, attraverso soluzioni scalabili e “a consumo”, come spiega Lorubbio, facendo riferimento anche al programma AI Lab, già operativo in Italia con oltre 600 progetti realizzati. “GenAi – ha proseguito – significa incrementare l’attrattività per i giovani e cambiare profondamente il modo di lavorare.”
L’impatto dell’AI non si ferma alla produttività: genera nuove sfide di governance, leadership e competenze, ma anche nuove opportunità per una crescita più inclusiva e sostenibile.
Stefano Arlati (SAP): “L’AI è embedded nei processi e costruita attorno alle persone”
Allo stesso convegno, Stefano Arlati, Cloud ERP & SCM Senior Solution Advisor di SAP, ha spiegato come anche SAP abbia reso la Generative AI parte integrante della propria strategia. Per Arlati, l’AI è tanto un motore tecnico quanto un acceleratore culturale: “L’Artificial Intelligence, anche quella generativa, è un catalizzatore che trasforma il business dal punto di vista tecnico, ma anche culturale.”
SAP basa la propria proposta su tre pilastri: rilevanza, affidabilità, responsabilità. Non sviluppa modelli linguistici generalisti, ma punta su un ecosistema aperto e su una business suite integrata, alimentata da dati armonizzati nella Business Data Cloud. “I dati gestiti da SAP – ha sostenuto Arlati – sono imparagonabili. Sono armonizzati, arricchiti e disponibili come data products.”
Con Joule, il proprio assistente digitale, SAP punta a offrire un’interfaccia utente evoluta, capace di gestire processi complessi dialogando in modo fluido con Copilot di Microsoft: “Joule – ha puntualizzato il manager – è il nostro direttore d’orchestra. Gli agenti AI collaborano, prendono in carico task, semplificano il lavoro.”
Un’alleanza strategica: interoperabilità, flussi integrati e focus sull’esperienza utente
Lorubbio e Arlati hanno ribadito che la collaborazione tra Microsoft e SAP va oltre la compatibilità tecnica: è una vera sinergia culturale e funzionale, pensata per mettere al centro le persone. “Non solo incontriamo i clienti insieme, ma li aiutiamo a trasformarsi insieme” ha detto Lorubbio.
“Due assistenti digitali, Joule e Copilot, che dialogano senza soluzione di continuità. Non importa chi risponde, importa che funzioni” ha aggiunto Arlati.
La comunicazione bidirezionale tra gli assistenti AI garantisce una user experience fluida: l’utente può chiedere informazioni, prenotare riunioni o verificare una nota spese, indipendentemente dalla piattaforma. È l’AI a fare da ponte tra i mondi.
Lorubbio ha ricordato che Microsoft offre strumenti perfettamente integrabili con SAP: da Power Platform a Teams, da Microsoft Fabric ad Azure OpenAI, per un ecosistema di complementarietà e non competizione.
Una collaborazione che guida la trasformazione del Paese
La partnership tra Microsoft e SAP si configura oggi come una leva strategica per la digitalizzazione delle imprese italiane, in particolare nel contesto della diffusione della GenAI. L’obiettivo condiviso è semplice e ambizioso allo stesso tempo: aiutare le aziende a prendere decisioni migliori, più veloci e più informate, attraverso dati completi e strumenti intelligenti. “La domanda non è cosa può fare oggi l’AI, ma cosa possiamo fare noi con l’intelligenza artificiale” ha concluso Marilena Lorubbio. “Assistenti, cloud, piattaforme: lavoriamo insieme con la stessa visione per un futuro migliore” ha ribadito Stefano Arlati.
In un’epoca in cui la produttività si gioca sulla capacità di integrare tecnologie complesse in esperienze semplici e centrali per l’utente, Microsoft e SAP dimostrano che anche i competitor possono diventare alleati strategici, se condividono lo stesso obiettivo: innovare, insieme.