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Sanità digitale, come crescerà fino al 2022

L’e-health, inteso come l’insieme di risorse e tecnologie informatiche applicate alla salute e all’assistenza attirerà investimenti per 46 miliardi di euro, pari al 3,3% del Pil italiano, e avrà una crescita media annua di 6 miliardi

Pubblicato il 23 Giu 2014

Sanità digitale, come crescerà fino al 2022

Il mercato della sanità digitale italiana vale investimenti per 46 miliardi di euro fino al 2022. È quanto emerge lo studio su grandezza del mercato e trend futuri della salute e dell’assistenza condotto da UpCare, la divisione di StageUp Consulting che detiene l’omonima soluzione di telecontrollo e telemedicina per anziani e soggetti fragili.

L’e-health, ovvero l’insieme di risorse, soluzioni e tecnologie informatiche applicate a salute e sanità, attirerà quindi investimenti per una somma pari al 3,3% del Pil italiano, con una crescita media di 6 miliardi annui nei prossimi otto anni. In questo mercato si distingueranno cinque macro-aree: telecontrollo, telemedicina, wellness tracking, auto check-up, stampa 3D biomedicale.

Il telecontrollo, inteso come le soluzioni informatiche collegate ad apparati con sensori per l’assistenza in remoto a persone anziane e fragili, sarà la prima area di investimento con 12 miliardi di euro (27% sul totale). La telemedicina, ovvero le tecniche mediche ed informatiche che consentono l’erogazione di servizi sanitari per la cura di pazienti a distanza, si attesterà al secondo posto con investimenti per almeno 11 miliardi (23%). Sul terzo gradino del podio, con almeno 9 miliardi di investimenti (20%), c’è il wellness tracking, ossia gli strumenti e i software per il monitoraggio delle attività fisiche e di allenamento.

In quarta posizione c’è l’auto check-up, l’insieme di apparecchi e soluzioni per il monitoraggio della propria salute in modo autonomo senza il supporto medico: si stima che da qui al 2022 varrà almeno 8 miliardi (16%). Chiude la stampa 3D biomedicale, ovvero la riproduzione di organi umani per i trapianti, che inciderà per il 14% del mercato con almeno 6 miliardi.

Secondo Giovanni Palazzi, presidente di StageUp, “telecontrollo e telemedicina, espressione delle nuove tecniche informatiche dell’Internet of Things, miglioreranno la vita delle persone, la loro felicità e al tempo stesso permetteranno sviluppo economico”. Ed è in questa prospettiva che l’azienda ha messo a punto UpCare, una soluzione che permette agli assistiti e alle loro famiglie di continuare a vivere un’esistenza autonoma presso la propria abitazione, godendo di servizi di assistenza e medicina a distanza.

Ecco il report con l’analisi di UpCare.

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rafbern
rafbern
11 anni fa

Si parla continuamente di sanità digitale e di telemedicina, ma le cose in Italia non vanno avanti tranne alcuni progetti “a macchia di leopardo” in qualche regione.
Le disposizioni legislative che sono state approvate in Italia precisano che per la sanità digitale e la telemedicina non possono esservi risorse a carico della finanza pubblica e quindi ogni regione, se ne ha i mezzi, deve provvedere con le proprie risorse.

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