Massimo Maccaferri: «Perché abbiamo creato JCube e investiamo in startup»

Il presidente di Eridania e dell’incubatore di Jesi racconta i motivi che hanno spinto il gruppo Maccaferri a puntare sulle nuove imprese e a intervenire anche nell’equity di alcune. «È una grande opportunità: speriamo di creare nuovi posti di lavoro»

Pubblicato il 02 Feb 2015

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Massimo Maccaferri è presidente di Eridania ed è ai vertici di una multinazionale, il Gruppo Maccaferri, che agisce in più settori. che ha deciso di investire nelle startup. Nel 2012, con il suo gruppo, ha dato vita a JCube, un incubatore di 1000 mq a Jesi nato all’interno di un ex zuccherificio.

«Quella di JCube è una storia di successo, da raccontare», dice Maccaferri nella videointervista a EconomyUpTv. «L’idea è stata subito accolta dalle istituzioni pubbliche. Un’area dalla forte tradizione industriale come la Vallesina aveva bisogno di un rilancio e noi ci siamo impegnati a investire fino a un milione di euro per l’avvio e il sostentamento dell’incubatore e delle startup ospitate».

Una delle particolarità delle 15 startup incubate in JCube è che spaziano in più settori: biotech, pharma, green, food. «Il gruppo Maccaferri – spiega il presidente di JCube – si impegna anche a intervenire come venture capital in startup che rientrano nelle linee di ricerca e di business ed è già successo che alcune società siano diventate nostre fornitrici».

Insomma, fare innovazione attraverso le piccole imprese è una pratica che sta contagiando anche i grandi gruppi italiani. «E la speranza maggiore è quella di creare nuovi posti di lavoro».

CLICCA QUI PER GUARDARE LA VIDEOINTERVISTA A MASSIMO MACCAFERRI

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Chiude l’intervista Riccardo Illy con un augurio per il 2015.

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