Investimenti

Chef Dovunque: 1,2 milioni per la cucina italiana

La start up del food che ha brevettato i primi piatti della cucina nostrana bio, predosati e confezionati in un comodo kit, ha ricevuto un importante investimento da Vertis Capital e tre Business Angel. Spaghetti aglio, olio e peperoncino, spaghetti pomodoro e basilico e pennette all’arrabbiata oggi valgono milioni di euro

Pubblicato il 21 Ott 2013

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Spaghetti aglio, olio e peperoncino, spaghetti pomodoro e basilico e pennette all’arrabbiata, tutte e tre anche nella versione integrale. E poi spaghetti cacio e pepe e fettuccine al tartufo nero. Le classiche ricette dei primi piatti della cucina italiana sono state reinterpretate da Chef Dovunque, start up dedicata al food che, selezionando ingredienti artigianali e biologici, ha deciso di confezionare e distribuire queste ricette in kit predosati, in porzioni per due o tre persone. Un’idea senza precedenti che ha guadagnato un investimento di 1,2 milioni di euro con Vertis Venture, il fondo di venture capital di Vertis Sgr, e un gruppo di angel investor, tra cui WithFouders, holding di partecipazioni privata specializzata in investimenti seed (start up senza fatturato).

Chef Dovunque nasce dall’intuizione di Antonio Ranaldo, un manager con la passione per la cucina, che nei suoi viaggi di lavoro si rende conto di quanto sia complicato acquistare all’estero gli ingredienti giusti per preparare un classico piatto di pasta della cucina italiana. Il primo passo è la registrazione del brevetto e del marchio, poi inizia a selezionare in tutta Italia ingredienti artigianali e provenienti da agricoltura biologica, per cui ottiene la certificazione ICEA, l’Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale con 28 uffici nel mondo, 300 tecnici valutatori e 13.000 aziende controllate. Dopo avere individuato le ricette che coniugano al meglio la semplicità della tradizione contadina e la genuinità della dieta mediterranea, studia il packaging, una scatola riciclabile che contiene tutti gli ingredienti predosati e che può essere stoccata e trasportata facilmente. Presenta il suo progetto a degli investitori istituzionali che credono in lui e nella sua idea: viene costituita la newco Chef Dovunque srl, Vertis entra nel capitale con un investimento di 800 mila euro insieme a tre angel investor che partecipano all’operazione con altri 400 mila euro.

“Quello in Chef Dovunque è il nostro primo investimento nel food” – commenta Amedeo Giurazza, AD di Vertis Sgr – “Crediamo molto in questo progetto imprenditoriale perché nasce da un’idea tanto semplice quanto innovativa e perché ha importanti prospettive di crescita, in Italia e soprattutto all’estero. I kit predosati di Chef Dovunque sono un prodotto nuovo, non esiste niente del genere sul mercato. In più, con il nostro investimento, vogliamo anche sostenere lo sviluppo e l’utilizzo di piattaforme e tecnologie digitali che rafforzino e rendano ancora più innovativa e internazionale l’offerta di Chef Dovunque”.

In Italia la strategia commerciale di Chef Dovunque prevede la distribuzione dei kit di primi piatti predosati nella GDO e nella DO. Le ricette sono quelle della tradizione, in porzioni per due o tre persone: spaghetti aglio, olio e peperoncino, spaghetti pomodoro e basilico e pennette all’arrabbiata, tutte e tre anche nella versione “integrale”, spaghetti cacio e pepe e fettuccine al tartufo nero. La strategia di internazionalizzazione punta invece su Europa, Stati Uniti, Australia, Cina e Giappone.

“Con l’ingresso dei nuovi soci quest’idea può finalmente diventare un’ impresa” – dichiara Antonio Ranaldo, Presidente e fondatore di Chef Dovunque – “Il mercato dei cibi pronti è in continua crescita e solo in Italia vale oltre 1 miliardo di euro, con un target che supera il 38% della popolazione italiana, concentrato al nord e nei centri medi e grandi del centro-sud. All’estero, oltre alla crescente domanda di prodotti che fanno risparmiare tempo in cucina, l’agroalimentare italiano piace sempre di più ed è sinonimo di qualità e di mangiare sano. Il nostro obiettivo nel medio periodo è di superare i 20 milioni di euro di fatturato. Con queste premesse e con questa squadra sono sicuro che riusciremo a realizzarlo.”

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Redazione EconomyUp
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