TECNOLOGIA SOLIDALE

MyEye 2.0: così gli ipovedenti possono tornare a “vedere”

Prodotta dalla azienda israeliana OrCam Technologies, il dispositivo pesa 28 grammi e si applica con clip magnetica alla stanghetta degli occhiali e permette a una persona con disabilità visive di leggere in tempo reale (perché gli vengono letti all’orecchio da MyEye) testi stampati e in formato digitale.

Pubblicato il 16 Apr 2018

MeEye 2.0
Non ho potuto testarlo in esclusiva come Federico Cella del Corriere della Sera ma dalla sua presentazione e dalle altre cose che ho letto in queste settimane direi proprio che “MyEye 2.0” è proprio una tipica innovazione da tecnologia solidale.
Prodotta dalla azienda israeliana OrCam Technologies, MyEye 2.0 è un dispositivo indossabile di 28 grammi, che si applica con clip magnetica alla stanghetta degli occhiali e permette a una persona ipovedente di leggere in tempo reale (perché gli vengono letti all’orecchio da MyEye) testi stampati e in formato digitale, identificare fino a cento volti e duecento prodotti di consumo, attraverso la lettura del codice a barre. Non solo: MyEye traduce in parole e dunque permette di riconoscere colori, banconote e gesti: per esempio, avvicinare il polso nel tipico gesto di chi chiede l’ora fa sì che subito il meccanismo suggerisca data e ora.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima in circa 253 milioni le persone che nel mondo soffrono di disabilità visive. In Italia l’Istat ha “contato” circa un milione e mezzo di ipovedenti. Una platea imponente di persone per le quali una tecnologia così può cambiare in meglio la vita. Oggi ancora non a poco prezzo, poiché “MyEye 2.0” costa 4.500 euro più Iva. Tuttavia alcune Regioni e lo stesso Ministero della Salute praticano dei rimborsi per ausili di questo tipo, però dipendono da caso a caso e dalla Regione in cui si vive. Almeno per ora.

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Antonio Palmieri
Antonio Palmieri

Antonio Palmieri, fondatore e presidente di Fondazione Pensiero Solido. Sposato, due figli, milanese, interista. Dal 1988 si occupa di comunicazione, comunicazione politica, formazione, innovazione digitale e sociale. Già deputato di Forza Italia

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