Il progetto

Lavoro, una piattaforma europea per le competenze digitali dei giovani

La Fondazione Human Age Institute di ManpowerGroup lancia PowerU Digital, un portale per preparare le nuove generazioni di 16 paesi europei (oltre 6 milioni di persone) in ambito digitale entro il 2020. Nell’offerta, contenuti e-learning in inglese e apprendimento delle 8 skill chiave delineate dalla Commissione europea

Pubblicato il 14 Nov 2016

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La conferenza di lancio di PowerU Digital

Una piattaforma online per formare al digitale oltre 6 milioni di giovani europei entro il 2020. Nasce con questo obiettivo PowerU Digital, progetto lanciato dalla Fondazione Human Age Institute di ManpowerGroup per dare una risposta concreta al talent shortage, la carenza di talenti e di skill, in particolare digitali, sul mercato del lavoro.

Da un’indagine di Manpowergroup condotta su un campione di 42mila responsabili delle risorse umane di 42 paesi, emerge infatti che in Italia, 3 aziende italiane su 10 (il 31%), faticano a reperire le competenze lavorative di cui hanno bisogno, mentre a livello europeo la situazione è ancora più grave: in media, il 36% delle imprese non riesce a trovare i talenti che cerca.

La formazione quindi si rende sempre più necessaria, e PowerU Digital, iniziativa nata in collaborazione con Deloitte e Intesa Sanpaolo e con il patrocinio di Confindustria Digitale e Miur, mira proprio a creare una cultura digitale più forte tra le giovani generazioni in vista di un ingresso più facile nel mondo del lavoro.

“Con PowerU Digital puntiamo a supportare le nuove generazioni nella comprensione dello scenario globale del lavoro e sviluppare nei giovani le competenze core del 2020 unitamente a quelle digitali e dare un’opportunità concreta di spenderle nel mondo del lavoro. L’obiettivo è di arrivare a 6 milioni di giovani nei prossimi 3 anni”, ha affermato Stefano Scabbio, Presidente per l’Area Mediterranea e l’Europa Orientale di ManpowerGroup, durante il dibattito di presentazione dell’iniziativa, moderato da Dario Di Vico, editorialista del Corriere della Sera.

L’iniziativa punta a formare e certificare le digital skill dei talenti delle principali scuole e università in Europa. I 16 paesi coinvolti sono all’interno dell’Unione europea (Italia, Spagna, Portogallo, Austria, Grecia, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Ungheria) ma anche al di fuori (Israele, Svizzera, Turchia, Serbia).

PowerU Digital si presenta come un portale (ancora non online) con contenuti e-learning in lingua inglese e consentirà ai giovani studenti di imparare formandosi e apprendendo le 8 competenze chiave (tra cui spiccano appunto la competenza in ambito digitale e lo spirito imprenditoriale) delineate dalla Commissione europea per integrare la formazione scolastica con le skill richieste dal lavoro.

Le 8 competenze (oltre a digital skill e senso di iniziativa votato all’imprenditorialità, ci sono anche comunicazione nella madrelingua, comunicazione in lingue straniere, competenza matematica e competenze di base in ambito scientifico e tecnologico, predisposizione all’apprendimento, competenze sociali e civiche, consapevolezza dell’importanza dell’espressione creativa di idee) saranno certificate attraverso un percorso a tappe e con una valutazione finale. Il certificato open badge permetterà ai partecipanti di condividere le certificazioni ottenute in rete, sui profili social, sul proprio cv digitale. Tra i pilastri di PowerU Digital c’è anche il reverse mentoring, in base al quale i migliori talenti entreranno a far parte di una Faculty Internazionale di Junior Digital Mentors e potranno vivere esperienze lavorative in azienda di tutta Europa supportando professionisti e manager nella creazione di una cultura digitale ampia e diffusa. Il programma è già stato testato da alcuni giovani studenti delle principali Università di Milano.

Intesa Sanpaolo e Deloitte saranno i primi ad impegnarsi nel concreto sostegno ai giovani nel loro ingresso nel mondo del lavoro in un’ottica di reverse mentoring. “Sono diversi i motivi di apprezzamento per il progetto PowerU Digital che ci hanno convinto a sostenerlo”, ha dichiarato Vittorio Meloni, Direttore Relazioni Esterne Intesa Sanpaolo. “L’iniziativa coniuga tre elementi – giovani, formazione e digitale – la cui combinazione rappresenta il senso dell’impegno quotidiano di Intesa Sanpaolo per l’innovazione. Rendere disponibile ai giovani una piattaforma dove acquisire competenze digitali e soft significa offrire loro l’opportunità di migliorarsi e competere con i talenti europei. Questo programma, destinato anche a chi gestirà le imprese nei prossimi anni, costituisce una leva abilitante per tutto il sistema. Al contempo, può contribuire a creare uno straordinario vivaio di persone preparate alle sfide della vita e del lavoro a cui attingere”.

“Alle imprese – gli ha fatto eco Andrea Poggi, Strategy e Innovation Leader Deloitte – è posta la sfida e l’opportunità di avvicinarsi al mondo delle giovani leve e della scuola e di garantire la formazione continua in ambito professionale, in particolare agendo sulle occasioni di contatto con le stesse scuole, sul potenziamento della partnership con i centri di ricerca e dei programmi di formazione continua in azienda”.

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