Finanziamenti

La nautica riparte e arriva il crowdfunding per le imprese del mare

Dopo anni di crisi, il settore torna a crescere e si ritrova a Genova per il Salone Nautico. Per le nuove imprese legate alle tecnologie marine e alla cantieristica sta per essere lanciato Sea-Crowd, la prima piattaforma europea specializzata per trovare finanziamenti online. Ecco il progetto e come funzionerà

Pubblicato il 20 Set 2016

crowd-crowdfunding-nautica-160920124758

Dal 20 al 25 settembre Genova ospita il Salone Nautico Internazionale: giunto alla 56esima edizione, l’evento punta i riflettori sul meglio che il settore può offrire, dai nuovi modelli di barca al business della nautica italiana che, dopo anni di crisi, torna a crescere. E a fare gola a molti imprenditori che guardano al mare con interesse. Fra questi c’è Augusto Vecchi che, entro la fine di settembre, lancerà Sea-Crowd, una piattaforma di raccolta fondi esclusivamente dedicata al mare, ai progetti innovativi legati alla nautica, alle tecnologie marine e alla cantieristica navale. L’imprenditore, già attivo nel settore del crowdfunding per aver lanciato nel 2015 Swiss Crowd, piattaforma svizzera dedicata al settore immobiliare, modello replicato in Italia con Italy-Crowd, ora ci riprova, spostando il business dal mattone al mare.

Crowdfunding, tutte le piattaforme attive in Italia (e come usarle)

Un’idea nata più che dalla passione dai numeri del settore.

IL BUSINESS DEL MARE – L’Italia è il primo produttore mondiale di yacht e mega-yacht. Il fatturato globale dell’industria nautica italiana era di 2,5 miliardi di euro nel 2014, ha avuto una crescita del + 12% nel 2015 e, secondo UCINA, è prevista un’ulteriore crescita del +10% nel 2016. Rispetto allo scorso anno, inoltre, gli ordini di nuovi yacht hanno registrato una crescita del 42%; la Cantieristica cresce oltre il 13%; accessori e componenti del 7%. E non è tutto: il Mediterraneo è l’home port mondiale preferito (56%), una percentuale che sale al 70% quando si parla di vacanze estive. Senza considerare che progetti legati al mare e al settore nautico hanno già realizzato ottime campagne con il crowdfunding: Sailogy, portale di prenotazione imbarcazioni, ha raccolto su SiamoSoci 1,5 milioni di euro in due round; su StarsUp sono stati raccolti 380mila per realizzare uno yacht progettato dal Cantiere di Savona. Non mancano casi di successo internazionali, su Kickstarter (2 milioni di dollari per ripulire la plastica dal mare con il progetto di Boyan Slat) o su OurCrowd (2,5 milioni di dollari per BoatBound portale per il noleggio di imbarcazioni); e ancora su Equitynet (1,7 milioni per una società di charter proprietaria di barche a vela) e su EarlyShares (1,1 milioni per BoatSetter portale per il noleggio di natanti).

In generale, dunque, le previsione legate al settore sono positive: i recenti dati rilasciati da UCINA, CNA, Eurostat, Inocamere e altri enti, indicano una forte ripresa dell’intero comparto nautico, con un trend di crescita del 10% annuo per i prossimi tre anni. Il sistema produttivo nautico italiano impiega 181.276 addetti in 17.752 imprese.

Ecco, nel dettaglio tutti i numeri.

LA PIATTAFORMA SEA-CROWD – Si tratta della prima piattaforma in Europa dedicata esclusivamente al mare, che ospiterà idee e progetti per la nautica, l’ingegneria marina, la cantieristica navale, yacht e brokerage, tecnologia e innovazione, sport e turismo, ittica e tutela dell’ambiente marino. “Fino a quando non otterremo l’iscrizione nell’apposito registro Consob e quindi l’autorizzazione alla raccolta, opereremo come piattaforma ibrida, unendo l’aspetto del Lending Club all’eCommerce, considerato che prevediamo di offrire prevendite di prodotti innovativi ” spiega il founder Vecchi. “È presumibile che ci sarà anche una sezione sulle donazioni, senza scopo di lucro, per sostenere iniziative sociali legate al settore marittimo”

Stimiamo di realizzare campagne di crowdfunding con valori complessivi di 2 milioni di euro entro il 2016, 15 milioni nel 2017 e 30 milioni nel 2018” spiega Vecchi. “Sea Crowd riceverà l’8% sul capitale che riuscirà a far ottenere ai proponenti dei progetti. Inoltre fatturerà i servizi richiesti, dall’analisi e ricerca di mercato alle strategie di web marketing, alla due diligence e roadshow”. Gli uffici di Sea Crowd sono sul Porto di La Spezia. Nel board tecnico del progetto ci sono advisor e Business Angels: “Andrea Bertone

, CEO della Davis & Morgan Merchant Bank, che ci aiuterà nel financial advisory. Mentre Fabio Allegreni e il suo team di Crowd Advisors sono a disposizione per dare consulenze ai proponenti dei progetti inviati telematicamente alla piattaforma qualora lo richiedessero” dice Vecchi. “Sono anche in contatto con alcuni amici e conoscenti, tra questi Stefano Guidotti, Gianluca Dettori, Luca Canepa, che potrebbero aggiungersi come advisor e venture capitals. Paolo Anselmo, il presidente di IBAN (Associazione Italiana degli Investitori informali in Rete) ha sottoscritto un accordo che permetterà ai progetti di Sea Crowd di essere valutati in via prioritaria, prima che parta la campagna di crowdfunding dai loro associati, Business Angels che potrebbero anche entrare a far parte del management delle startup, qualora ce ne fosse occasione”. Prima di essere lanciati in campagne di crowdfunding, i progetti presentati saranno valutati da Massimo Terenziani e Aldo Manna soci di Sea Crowd, professionisti del settore tecnologico e nautico, coaudivati da un board tecnico del quale faranno parte Giuseppe Casalino, docente universitario, Lavinio Gualdesi, ingegnere per 26 anni a Capo del centro ricerca NATO di La Spezia. Un ruolo di primaria importanza spetterà al Distretto Ligure delle Tecnologie Marine (DLTM), un partner che grazie ai suoi contatti e ai propri laboratori di alta tecnologia, ci permetterà di analizzare e valutare anche i progetti più complessi” continua il founder. Che si augura di lanciare campagne per “iniziative a grande contenuto innovativo. La ricerca di partners e fondi potrà avvenire per costruire il prototipo di un ecologico propulsore marino, per lo smaltimento della vetroresina, per il reffitting di uno yacht o per salvaguardare il settore ittico”.

CHI È IL FOUNDER AUGUSTO VECCHI – Classe 1967, editore e imprenditore, Vecchi ha sempre riposto molta attenzione alle nuove tecnologie tanto da essere stato un pioniere di internet. Nel 1997 fonda Librinet.com uno dei primi siti di e-commerce in Italia, nonché la prima libreria virtuale italiana. Di quell’esperienza ricorda: “Ci chiamavano la ‘piccola Amazon italiana’. Nel 1999 mi contattò addirittura Diego Piacentini, già allora vicepresidente di Amazon, fu molto colpito dalla nostra struttura logistica e ci lasciammo che mi avrebbe ricontattato qualora Amazon avesse deciso di entrare nel mercato italiano… purtroppo Amazon arrivò in Italia ben 11 anni dopo, quando ormai Librinet.com viveva

Augusto Vecchi

solo sulle pagine di Wikipedia. Mi rimane un bel ricordo – conclude Vecchi – anche perché Librinet fu oggetto di studio da parte dell’Università di Torino, che analizzò l’azienda tra quelle ritenute “scelta vincente” nel corso “Economia aziendale dell’e-commere, e del Politecnico di Milano.” Per 26 anni Augusto Vecchi lavora nella comunicazione e nel settore editoriale dove ricopre tutti i ruoli della “filiera”: grafico, illustratore, autore, art e creative director, Editor Partner della Rusconi Libri, fino ad arrivare nel 2004 quando fonda la Vecchi Editore Srl e inizia a ritagliarsi fette del mercato internazionale dei libri per ragazzi. Vecchi è uno dei primi editori a realizzare eBook e venderli online (attraverso la piattaforma Simplicissimus, che collega una quarantina di bookstore) e dopo Giunti è il secondo editore italiano a realizzare un App completamente interattiva per l’Apple store.

Nel 2013 decide di iniziare un nuovo capito della sua vita professionale, si trasferisce a Lugano, dove aveva studiato in gioventù, e fonda l’incubatore ABACUS International SA con Arnoldo Coduri (ex Direttore del Dipartimento di finanza ed economia del Canton Ticino, oggi Concelliere dello Stato). Tesse una rete di conoscenze tra professionisti della finanza svizzera e dell’imprenditoria digitale come Fabio Cannavale (Business Angel nonché founder di Lastminute, il suo gruppo è quotato alla Borsa di Zurigo), Stefano Guidotti (CEO di U-Start, socio di Luigi Berlusconi e fam. Moratti), Marc Cottino (CEO di M&A Capital Fund, con quale genera una raccolta di un miliardo di ero l’anno), Matteo Pagani (Studio Fiduciario Pagani che gestisce Residentia, il più grande fondo immobiliare del Ticino quotato in borsa). All’interno di ABACUS prende vita Swiss Crowd, la prima piattaforma di crowdfunding immobiliare Svizzera, che si stacca nel 2015, diventando una società per azioni e che Augusto Vecchi cede ad una cordata di imprenditori e immobiliaristi svizzeri. Il modello di crowdfunding immobiliare è stato importato anche in Italia con la creazione, nel 2015, di Italy-crowd.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 4