Vip funding

La moglie di Steve Jobs scommette su una start up all-news

Laurene Powell investe su Ozy Media, sito giornalistico che sarà lanciato a settembre: fornirà a pagamento un numero limitato di notizie puntando sulla qualità. Con lei altri big della Silicon Valley

Pubblicato il 31 Lug 2013

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Laurene Powell Jobs

Laurene Powell Jobs esce dal cono d’ombra del defunto marito e scommette su un nuovo sito giornalistico, Ozy Media.

Solitamente riservata e piuttosto silenziosa, la bionda e bella moglie del fondatore di Apple ha deciso di lanciarsi in questa nuova impresa che comunque è già supportata finanziariamente da diversi big della Silicon Valley.

Il sito, che debutterà ufficialmente a settembre, è una creatura di Carlos Watson, ex giornalista della Msnbc. Ozy, il cui nome è ispirato al sonetto di Percy Bysshe Shelley “Ozymandias” (ma anche a un personaggio del fumetto cult “Watchmen”), punta a diventare un “prodotto premium in grado di attirare le masse” offrendo attraverso un paywall “scrittura di qualità, narrazioni avvincenti e ottimo design”. In pratica poche notizie al giorno, ma buone, e tutte a pagamento. Watson dice che il suo target è la “change generation”, ovvero quella generazione (che in realtà può comprendere persone molto giovani come adulti o anche senior) che non teme il cambiamento, anzi “lo accoglie a braccia aperte”. La sede della redazione sarà, a sorpresa, a Mountain View, California, e non come ci si aspetterebbe da un tradizionale sito giornalistico a New York piuttosto che a Los Angeles.

Già sono sorte alcune critiche sul progetto: in particolare gli esperti di media americani fanno notare che i siti all news funzionano soprattutto sulla quantità di notizie (più news, più accessi) e polemizzano anche sul concetto di “change generation”, ritenuto troppo vago. Ma la signora Jobs è evidentemente di tutt’altro parere. E non è la sola: a finanziare la start up ci sono nomi del calibro di David Drummond, consigliere legale di Google, Ron Conway, un famoso investor angel statunitense, Dan Rosensweig, Ceo della company Chegg.com (noleggio testi) e Larry Sonsini della Wilson Sonsini Goodrich & Rosati.

Erede di una fortuna stimata in 11,5 miliardi di dollari, Laurene Powell Jobs si è tenuta in disparte finché il celebre coniuge era vivo. Ma, senza fare troppo clamore, si è comunque impegnata in attività filantropiche. Secondo una sua amica, Laura Arrillaga-Andreessen, sposata al fondatore di Netscape, Marc Andreessen, “la gente conosce solo l’1% delle attività di beneficenza in cui è coinvolta Laurene”.

Tra queste ci sono i contributi all’Emerson College per borse di studio e quelli al College Track, programma da lei stessa fondato 16 anni fa per garantire una buona istruzione anche agli studenti a basso reddito. Powell Jobs è anche sostenitrice di The Dream Act, legislazione per garantire status legale ai figli degli immigrati, e siede nel consiglio di amministrazione di Conservation International, associazione ambientalista no profit.

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