Start up weekend

Colella: “Puntiamo sui giovani, facilitiamo il loro successo”

Secondo il presidente di Asset Camera è questo l’obiettivo dei tre giorni romani, dal 18 al 20 ottobre. “Dobbiamo aiutare i ragazzi a creare un’azienda da un’idea. In Italia capacità e inventiva non mancano. Ci sono grandi potenzialità. E’ fondamentale però puntare sui giovani, altrimenti rischiamo di perdere il passo con gli altri Paesi”

Pubblicato il 16 Ott 2013

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Massimiliano Colella, presidente di Asset Camera

“Il nostro obiettivo è favorire la diffusione della cultura dell’innovazione nella provincia di Roma”. Lo dice Massimiliano Colella, presidente di Asset Camera, azienda speciale della Camera di Commercio della Capitale che si occupa di comunicazione. Da un paio di anni Asset Camera è impegnata in progetti, fiere ed eventi, come lo Start up weekend delle giornate del 18, 19 e 20 Ottobre, di cui è uno degli organizzatori insieme a Talent Garden.

Un’iniziativa che, come la recente Maker Faire, ha lo scopo di “creare interesse intorno a questo substrato di innovazione. La creatività e il mondo delle start up – continua Colella – non devono rimanere di nicchia, ma vanno aiutate e supportate”. La soluzione per riuscire in questo intento per Asset Camera è proprio investire sui giovani. “La realtà dell’imprenditoria giovanile a Roma è in grande fermento. Basti pensare che risultano registrate nella provincia 101 startup”.

E quando queste realtà incontrano il grande pubblico, la risposta non manca. Come è successo anche in occasione della Maker Faire al palazzo dei Congressi. “La mia più grande soddisfazione – dice Colella – è stata sentire le persone di tutte le età dire ‘ho partecipato a qualcosa di nuovo’”.

E’ questo l’obiettivo che Asset Camera e Talent Garden vogliono raggiungere con lo Start Up Weekend, una tre giorni in cui chiunque voglia, potrà proporre la sua idea innovativa e ricevere consigli su come farla diventare un’impresa.

Perché, spesso, tutto nasce solo da un’idea. “Dobbiamo aiutare i ragazzi a sviluppare da questa creatività un’azienda vera e propria. Altrimenti – continua Colella – rischiamo di perdere il passo con gli altri Paesi, già attenti allo sviluppo di queste realtà imprenditoriali”.

Ma a che punto è il nostro Paese? “In Italia capacità e inventiva non mancano. Ci sono grandi potenzialità”. Quel che manca è il passo successivo: “Da qui a 10-15 anni, queste realtà possono dare grandi soddisfazioni. E’ fondamentale però puntare sui giovani, facilitare il loro successo”.

Per questo, c’è bisogno secondo Colella, di venture capitalists ma anche di esperti che siano in grado di diventare mentors per tutti quei ragazzi che decidono di investire sulle proprie idee, creando start up che sono già piccole imprese. E’ questo il futuro. Non solo a Roma.

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