La storia

MarketMind: “Dateci la ram dei vostri computer per predire la Borsa”

La start up lanciata da due fratelli porta in Italia l’approccio moderno all’investimento, guidato dall’intelligenza artificiale e non dall’intuito personale. “Fare impresa nel nostro Paese è difficile: burocrazia e mancanza di investimenti non aiutano. Ma c’è ancora voglia di mettersi in gioco”

Pubblicato il 08 Ott 2013

marketmind-131008151045

Certo non si può dire che la Borsa abbia dato grandi soddisfazioni ai risparmiatori negli ultimi anni, eppure mantiene il suo fascino per chi spera di poter dare una svolta alla propria giornata dominando l’azzardo del mercato. “Sempre più persone investono in borsa, anche se in maniera saltuaria” sostiene Fabio Foglia, 26 anni, co-fondatore di MarketMind Research, startup lanciata nel 2010 insieme al fratello Fiorenzo, 35 anni, che ha l’ambizione di portare in Italia l’approccio moderno all’investimento, guidato dall’intelligenza artificiale e non dall’intuito personale. “Far partire un progetto imprenditoriale in Italia partendo da zero è davvero difficile” spiega Fabio che, dopo la laurea in Informatica all’Università degli Studi di Salerno e un master in Project & Information Management alla Bocconi, ha lavorato come consulente in IT Governance per il settore bancario. “La burocrazia e, in generale, la mancanza di investimenti da parte di investitori internazionali rendono le cose molto più difficili. Detto questo, l’Italia ospita moltissimi ricercatori brillanti, che spesso hanno scelto una carriera difficile, spinti da una grande passione per il loro lavoro. Quando è nato MarketMind abbiamo pianificato di coprire subito i mercati internazionali e, al tempo stesso, mantenere un parte importante della nostra attività in Italia. Dopotutto in Italia, specialmente dopo la crisi, ci sono poche risorse, ma molta voglia di ripartire e di mettersi in gioco”.

Attualmente il sito di MarketMind è in fase di beta test, gli utenti sono ancora pochi e le previsioni di fatturato sono piuttosto modeste. E’ stata da poco messa a punto la versione in inglese del sito che punta evidentemente a un’audience web internazionale. Secondo i fondatori, si tratta di “un progetto di ricerca applicata portato avanti con il solo scopo di fornire un servizio di previsioni tecnologicamente avanzato anche a trader part-time e piccoli risparmiatori”. Infatti, è proprio l’intelligenza artificale il tema che appassiona i due fratelli Foglia, entrambi “nerd” evoluti.

“Uno dei vantaggi di essere informatici ed avere al tempo stesso le competenze di business necessarie, è che buona parte del lavoro può essere sviluppato internamente” aggiunge Fabio Foglia. “Mio fratello Fiorenzo ha maturato un’esperienza nel M.A.R.S. (Microgravity Advanced Research and Support Center) e, successivamente, ha fatto il consulente come Analyst Developer. In più molti professionisti hanno deciso di accompagnarci in questa impresa. In questo modo, con moltissimo lavoro e sacrificando spesso il tempo libero, siamo riusciti a sviluppare completamente il servizio senza ricorrere a fondi d’investimento. Le spese principali hanno riguardato la fornitura di dati finanziari, l’hosting e le piccole consulenze che spesso sono indispensabili come quella legale”.

La società è interamente detenuta dai due fratelli Foglia a cui si sono aggiunti un grafico, Dario Di Matteo, e un webmaster, Carmine De Rosa. Agli utenti di MarketMind chiedono di poter usare la potenza di calcolo condivisa dei loro computer per avere in cambio le previsioni di borsa gratis. La maggior parte degli utilizzatori ottiene previsioni, grazie al calcolo distribuito senza pagare nulla, mentre i guadagni per MarketMind provengono dalla percentuale di utenti che decide di acquistare direttamente le previsioni, in questo modo può evitare di dover fare calcolo distribuito.

“Tra 5 anni ci auguriamo di essere una società consolidata con business in tutto il mondo e di fornire un servizio ancora più completo di previsione, sia agli utenti part-time che a quelli professionali e business” conclude Fabio. “C’è ancora molta strada da fare, ma stiamo lavorando ogni giorno per raggiungere questo risultato”.

Le previsioni pubblicate sul loro sito, assicurano i fondatori, hanno una percentuale di affidabilità che si aggira intorno al 65% (in base all’indice previsto e al periodo). Provare per credere, dicono loro. Talmente sicuri da regalare la prima settimana di previsioni, oltre a 500 punti per tutti i nuovi utenti che possono essere spesi per ottenere previsioni gratis.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 4